Installazione di Massimo Scolari che evoca il ponte con cui Giulio Cesare varco' il Reno nel 55 a.C. durante le guerre di Gallia. L'installazione di Scolari e' realizzata in concomitanza con la mostra 'John Soane i ponti in legno svizzeri. Architettura e cultura tecnica da Palladio ai Grubenmann' - in corso nel Museo Palladio sino al 3 novembre prossimo.
Da sabato 7 settembre a domenica 3 novembre, nella corte del Museo Palladio in
palazzo Barbaran da Porto a Vicenza, è presente l'installazione di Massimo
Scolari che evoca il ponte con cui Giulio Cesare varcò il Reno nel 55 a.C.
durante le guerre di Gallia.
L'installazione di Scolari è realizzata in concomitanza con la mostra "John
Soane i ponti in legno svizzeri. Architettura e cultura tecnica da Palladio ai
Grubenmann" - in corso nel Museo Palladio sino al 3 novembre prossimo - che
dedica un'intera sezione all'interesse degli uomini del Rinascimento per il
leggendario ponte di Cesare. È lo stesso Cesare a descrivere la particolaritÃ
della grande struttura, nelle pagine del De Bello Gallico: un sistema di
incastro di travi e piloni, capace di serrarsi al crescere della pressione della
corrente del fiume. Dopo due secoli di studi e tentativi di ricostruzione - da
Leon Battista Alberti a Girolamo Cardano - è Andrea Palladio a ricostruire
esattamente il funzionamento del ponte, come dimostra uno schizzo ritrovato da
Howard Burns fra i disegni palladiani di Londra, che mostra il giunto delle
travi in tensione proprio per l'inflettersi della struttura sotto i carichi.
Disegnata da Palladio in una pagina famosa del suo trattato I Quattro Libri
dell'Architettura (Venezia, 1570), la ricostruzione palladiana del ponte di
Cesare è stata restituita da Massimo Scolari che ha deciso di realizzarne in
legno la parte fondamentale: il sistema delle due fibule che sotto la pressione
dell'acqua serrano insieme piloni e architrave. A integrazione
dell'illustrazione dei Quattro Libri, Scolari ha messo in tensione le fibule
legandole con funi secondo una tecnica antichissima nota come "nodo spagnolo".
Nella foto :Disegno mpreparatorio alla realizzazione del ponte di Cesare
Per rappresentare la grandiosità della costruzione di Cesare - il ponte, lungo
quasi cinquecento metri, fu costruito in dieci giorni - Scolari ha deciso di
raddoppiare le dimensioni degli elementi rispetto a quelle originali, e
proseguendo con l'architrave oltre il muro di fondo del cortile, ha lasciato
all'immaginazione di ognuno l'ideale completamento della gigantesca opera. La
rielaborazione dei disegni palladiani è a cura del Centro Internazionale di
Studi di Architettura Andrea Palladio con l'Azienda Municipalizzata
Conservazione Patrimonio e Servizi di Vicenza. La realizzazione è di HABITAT
LEGNO spa di Edolo (Bs), con la consulenza tecnica di Franco Laner.
Pittore e studioso della rappresentazione, docente universitario fra Europa e
Stati Uniti, Massimo Scolari è autore di famose installazioni come l'"Arca"
(XVII Triennale di Milano, 1986), la camera ottica "Oltre il Cielo" alla
Biennale di Venezia del 1984 o le grandi "Ali" per la Biennale del 1991. Una sua
mostra personale di olii e acquarelli si è appena conclusa a Mosca, al Museo di
Belle Arti Puskin.
Venerdì 13 settembre, alle ore 20.30, nel Museo Palladio si inaugurerà la mostra
degli studi preparatori e dei disegni di Massimo Scolari per la realizzazione
vicentina.
Con l'installazione di Scolari, il Museo Palladio di palazzo Barbaran da Porto
si conferma come luogo dove la riflessione sul passato è capace di generare
interventi contemporanei. Come già nel 2000 con l'intervento di Juan Navarro
Baldeweg, ciò è stato reso possibile grazie al sostegno di Dainese spa.
Per informazioni:
Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio
Tel. +39 (0)444 323014 Fax +39 (0)444 322869
Uffico Stampa:
Studio ESSECI - Sergio Campagnolo
Tel. +39 (0)49 663499 Fax +39 (0)49 655098
Museo Palladio
Palazzo Barbaran da Porto
Contra' Porti 11
Vicenza