La petite mort. In mostra ritratti femminili ammalianti e inquietanti, femme fatale sospese in equilibrio tra seduzione e oscurita', erotismo e tragedia.
a cura di Francesco Paolo Del Re
Due artisti per una galleria di ritratti femminili ammalianti e inquietanti, femme fatale sospese in equilibrio tra seduzione e oscurità, erotismo e tragedia. LA PETITE MORT, formula eufemistica usata nel linguaggio comune per indicare l’orgasmo in francese, è il titolo della doppia personale di Riot Queer e Marco Rea, a cura di Francesco Paolo Del Re, ospitata a Roma presso lo spazio Degli Zingari Art & Brand Temporary Gallery (via degli Zingari 54), ex fabbrica di bottoni nel cuore del vivace e creativo rione Monti, di fronte allo storico Angelo Mai, trasformata in vetrina espositiva.
La mostra inaugura giovedì 8 luglio, a partire dalle ore 19.00, e sarà visitabile fino al 15 luglio.
“Meno imperiosa di una droga e più suadente di un afrodisiaco, la formula chimica di LA PETITE MORT cattura gli sguardi dei visitatori con la stessa persuasività del profumo sprigionato da una stanza chiusa, nel sogno di una notte d’amore - scrive il curatore Francesco Paolo Del Re.
Con un allestimento che spalanca le porte su una galleria di un altro secolo, su un boudoir stregato o sul gabinetto di ossessioni di un collezionista folle, tra feticismi, stati allucinatori e un vago retrogusto necrofilo, la mostra mescola atmosfera retrò e dissoluzioni identitarie contemporanee.
Le figure femminili protagoniste delle opere di Riot Queer e Marco Rea uniscono ipotesi di introspezione psicologica a un certo teatrale senso di fatalità, articolando la metrica di un discorso sulla seduzione che si tinge delle tinte del pericolo e della dannazione”.
Influenzato dal fumetto underground, dal tatuaggio e dal punk rock, Riot Queer (Roma, 1982) è autore di immagini disturbanti, in cui si mescolano elementi orrorifici ed erotici. Pin up dal look aggressivo, vestite con capi d’abbigliamento fetish e ornate di tatuaggi e piercing. Sull’esempio delle Suicide Girls, che hanno rivoluzionato l’erotismo softcore ispirandosi allo stile dark, punk, indie e alternativo, Riot Queer è diventato il propugnatore di un nuovo tipo di bellezza ribelle e irregolare, che sa essere allo stesso tempo conturbante e pericolosa, macabra e seducente. Fondatore, nel 2005, del movimento Punk Surrelism, Riot Queer ha disegnato loghi e illustrazioni per t-shirt e locandine di gruppi punk, hardcore e rockabilly italiani e statunitensi, per pubblicazioni e fanzine, ha lavorato come tatuatore ed esposto in Italia, Francia, Germania, Stati Uniti e su Second Life.
Marco Rea (Roma, 1975) unisce una formazione di stampo storico-artistico a uno studio sui linguaggi del fumetto, con un lavoro che spazia dalla pittura alla scenografia, dal writing all'illustrazione. I suoi soggetti prediletti sono donne colte nella loro intimità, perse in pensieri, sogni, esplorazioni psicologiche, prigioniere dei loro rassicuranti spazi mentali. I lavori sono frutto della reinterpretazione di immagini preesistenti, come foto pubblicitarie, trasformate e alterate fino a perdere quasi del tutto la forma originale, svelando un’anima segreta, buia e inquietante. Ha esposto in note gallerie Italiane, europee e statunitensi (Strychnin Gallery - Berlino, Genuine Artikle Gallery - California, L’art de rien Gallery - Parigi, Kaneko’s Gallery - New York, Mondo Pop Gallery - Roma) e le sue opere sono state pubblicate su riviste e cataloghi sia in Italia che all'estero.
Francesco Paolo Del Re
cell. 320.0823405
rancescopaolo.delre@gmail.com
Inaugurazione giovedì 8 luglio 2010, ore 19
Degli Zingari Art & Brand Temporary Gallery
via degli Zingari 54, Roma
Orari: dalle 11:00 alle 13:30 dalle 16:00 alle 19:30
Ingresso libero