Arnold Holzknecht
Wilma Kammerer
Philipp Messner
Gerald Moroder
Peter Senoner
Chiara Canali
La Biennale Gherdeina, che si svolge presso la zona pedonale di Ortisei, vede la partecipazione di 5 noti artisti della Val Gardena: Arnold Holzknecht, Wilma Kammerer, Philipp Messner, Gerald Moroder e Peter Senoner. Dal 26 Luglio l'Esposizione di Arte Contemporanea della Galleria Artforum, presentera' una collettiva che avra' come tema centrale il confronto tra l'arte dei grandi artisti del '900, come Pomodoro, Mastroianni e Messina, e quella degli artisti Ladini.
A cura di Chiara Canali
Il mese di luglio in Val Gardena sarà all’insegna di due importanti eventi legati al mondo dell’arte: la Biennale Gherdëina (19 luglio / 1 ottobre 2010) e l’Esposizione di Arte Contemporanea (dal 26 luglio / al 21 agosto 2010). La Biennale Gherdëina si svolgerà presso la zona pedonale di Ortisei (vernissage: lunedì 19 luglio, alle ore 18.00), e sarà organizzata dall’Associazione Turistica Ortisei, in collaborazione con il Comune, e dedicata alla scultura contemporanea in tutte le sue forme e tecniche espressive.
In questa edizione della Biennale Gherdëina, appuntamento biennale di arte contemporanea dedicato alla scultura in tutte le sue forme e tecniche espressive, sono stati selezionati cinque protagonisti locali, già riconosciuti e affermati in ambito italiano e internazionale per la qualità del lavoro e per la rilevanza del percorso espositivo.
Le opere degli artisti, appositamente ideate per l’occasione, saranno collocate nella zona pedonale del centro storico di Ortisei, in rapporto diretto con l’ambientazione e i punti di vista della vallata. Un itinerario che tiene conto da un lato della natura e del paesaggio come sfondi originari della scultura, dall’altro delle architetture e delle costruzioni come linee essenziali con cui si relaziona.
Le sculture di grande formato e di notevoli dimensioni – in legno, bronzo, pietra, ferro o alluminio – realizzate dagli artisti non si lasciano condizionare dal peso fisico della materia, ma sono in grado di mettere in mostra un linguaggio libero, fluente, aerodinamico, capace di smaterializzare la forte compattezza del tutto con la capacità di irradiare flussi e stimoli visivi.
Nella Biennale Gherdëina la scultura contemporanea, non più debitrice di una tecnica o di una materia tradizionale, si confronta con una ricchezza di soluzioni riconducibili all’efficacia di ciascun materiale, mettendo in gioco una varietà di significati estetici, emotivi e intellettuali connessi con la sfera esistenziale dell’uomo e, contemporaneamente, stigmatizzando un repertorio di metafore, allusioni e rituali che caratterizzano l’attualità.
Da queste premesse può prendere avvio una breve panoramica degli autori e delle opere che caratterizzeranno l’itinerario scultoreo di questa Biennale Gherdëina.
Apre il percorso Arnold Holzknecht (nato nel 1960 a Bressanone; vive e lavora a Ortisei) con la scultura in scala monumentale del “Giocattolo della Val Gardena”. La tipica bambola intagliata in legno, prodotta dai gardenesi a partire dalla metà del Settecento, viene ripresa e ingigantita dallo scultore mantenendone intatti sia i tratti realistici sia le articolazioni snodate. Nella concezione dell’artista non è importante inventare figure nuove ma riproporre le forme esistenti in modo diverso. Una ripetizione differente che sia esemplificativa di un mutato corso delle cose.
Le due Ape Piaggio montate una sull’altra di Wilma Kammerer (nata a San Lorenzo (BZ), dove vive e lavora) presentano interni rivestiti in stoffa di broccato rosso cardinale su cui siedono sculture in legno che simulano i guidatori. L’artista, rappresentando la versione “luxury” di questo veicolo, ridicolizza ed esagera l’attitudine a truccarne il motore e modificarne lo scarico fino a dar forma a un innesto meccanico che non conserva più nulla della matrice originale. L’Ape Piaggio si è trasformata nel suo doppio nella foga di adeguarsi allo stereotipo di una macchina sempre più funzionale e prestigiosa.
“The rising star” di Philipp Messner (nato nel 1975 a Ortisei; vive e lavora a Monaco), collocata sul manto erboso di un giardino, fa parte di un gruppo di lavori assemblati con lastre di alluminio ossidato che prende in prestito forme semplici, simboliche e archetipiche, in questo caso una stella. Come nella maggior parte della sua produzione, Messner vuol riflettere sull’immagine e sulla sua collocazione nello spazio, sfidando i meccanismi della percezione visiva nel processo di decostruzione bidimensionale e ricostruzione tridimensionale. Le superfici specchianti e riflettenti dei suoi lavori introducono lo spettatore in questo flusso di relazioni spaziali che caratterizzano la percezione dell’opera, includendone all’interno la presenza fisica e corporea.
Le sculture sottili e smaterializzate di Gerald Moroder (nato nel 1972 a Milano; vive e lavora a Ortisei) sono costituite della stessa roccia rossa di porfido del Monte Rasciesa, alle cui pendici sorge Ortisei. In un ideale vortice circolare, le figure magre e longilinee modellate dall’artista sono dei fotogrammi dello stesso uomo colto in fasi successive di smaterializzazione corporea che vuole approdare a una forma di levità, di dissolvenza, di intangibilità dell’essere. La frantumazione della materia si oppone alle leggi della gravità, la torsione del corpo si riflette in un fremito verso l’alto, traducendo l’anelito verso un’entità superiore.
Chiude la sequenza di opere il lunghissimo scivolo in pendenza di Peter Senoner (nato nel 1970 a Bolzano; vive e lavora a Laion) sulla cui cima si staglia, in controluce nell’immensità del paesaggio, la statua in bronzo di COR, corridore messaggero che discende dalla mitologia. Figura ibrida e asessuata, cyborg a metà strada tra l’umano e il divino, il corpo di COR rappresenta un prototipo visionario in cui sono state trapiantate protesi artificiali. Come proiettato in un ponte virtuale che connette la realtà fisica e naturale del regno primordiale con la dimensione avveniristica e tecnologica di un cosmo “plastico-metaforico”, la struttura di Senoner subisce l’ “attacco parassitario” di un tentacolo attorcigliato che la tiene, ancora per un po’, ancorata alla terra.
In occasione dell’apertura della Biennale Gherdëina verrà edito un catalogo con testi critici della curatrice Chiara Canali e immagini delle opere allestite.
Esposizione di Arte Contemporanea a Ortisei (26 luglio / 21 agosto)
Il secondo evento in programma sarà l'Esposizione di Arte Contemporanea della Galleria Artforum, che presenterà una collettiva di scultura dedicata ai talenti emergenti della Val Gardena. La mostra si svolgerà presso la sala Luis Trenker della casa di Cultura di Ortisei e avrà come tema centrale il confronto tra l’arte dei grandi maestri del ‘900, come Pomodoro, Mastroianni e Messina, e quella degli artisti Ladini.
L’evento si propone di valorizzare e promuovere l’originalità della scultura gardenese, evidenziando il lavoro degli scultori emergenti più interessanti come P. Demetz, B. Walpoth, H. Mussner, J. Kostner, H. J. Runggaldier ed altri ancora.
Tutti i giovani artisti esalteranno con le loro opere la nobiltà di materiali differenti e, in particolare, del legno, grazie a una tecnica sviluppata attraverso due secoli di esperienza e pratica.
Infine, durante l’estate saranno organizzati corsi per chiunque abbia il piacere di cimentarsi nell’affascinante mondo della scultura in legno.
Per informazioni http://www.valgardena.it
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Inaugurazione lunedì 19 luglio, alle ore 18
sedi:
Sala Luis Trenker della casa di Cultura di Ortisei (dal 26 luglio al 21 agosto)
Zona pedonale di Ortisei (BZ)