Le forme liberate. L'artista presenta in mostra una serie di disegni e dipinti insieme a numerose sculture in bronzo. Anche il giardino esterno al castello, antistante le stanze espositive di LariArte, sara' teatro di questa manifestazione con la presenza di quattro opere scultoree in vetroresina di grandi dimensioni.
A cura di Filippo Lotti
Si inaugura domenica 25 luglio alle ore 18.00, nelle stanze di LariArte, la mostra personale di Franco Franchi dal titolo “Le forme liberate”. Una nuova mostra curata da Filippo Lotti, direttore artistico di LariArte, dove possiamo ammirare circa quaranta lavori tra disegni e sculture che testimoniano l’importanza del serio lavoro compiuto dall’artista livornese nel corso dell’ultimo periodo, dal livello artistico alla qualità che contraddistingue, indistintamente, ogni sua opera. Il lavoro artistico di quello che, dai critici, è considerato uno dei maggiori scultori italiani.
Una mostra personale di grande spessore quella di Franco Franchi che presenterà una serie di disegni e dipinti insieme a numerose sculture in bronzo. Anche il giardino esterno al castello, antistante le stanze espositive di LariArte, sarà teatro di questa manifestazione con la presenza di quattro opere scultoree in vetroresina di grandi dimensioni.
Franco Mauro Franchi nasce a Castiglioncello (Li) nel 1951, vive e lavora a Rosignano Solvay (Li). Ha compiuto gli studi artistici presso l'Istituto Statale d'Arte di Lucca e l'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida degli scultori Vitaliano De Angelis e Oscar Gallo, maestri fondamentali nella sua formazione tecnica e linguistica. A Cecina (Li) conosce il pittore Sirio Bandini, nella cui galleria espone ripetutamente instaurando un rapporto di profonda amicizia e stima che li porterà spesso a condividere un'intensa attività espositiva ed iniziative culturali. Nel 1976 diventa assistente all’Accademia di Belle Arti di Firenze e vi resterà fino al 1989, anno in cui vince il concorso nazionale a Cattedre e gi viene così assegnata la cattedra di Scultura e insegna per un anno all’Accademia di Belle Arti di Foggia. Dall’anno successivo fino al 2001 insegna presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Nello stesso anno ottiene il trasferimento all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove tuttora svolge il suo magistero. Ha partecipato ad importanti rassegne, come la Quadriennale di Roma, e allestito personali in Italia e all’estero, come al Museo Fondation Gianadda di Martigny (Svizzera), al Fort Barraux Grenoble (Francia), alla Belle Usine di Fully (Svizzera), al Museo Archeologico di Firenze, alla Villa Medicea di Cerreto Guidi (Fi), alla Casa Frabboni di San Pietro in Casale (Bo). Ha eseguito opere monumentali, come la Fontana di piazza della Libertà a Cecina nel 1978, per spazi pubblici e privati in Italia, Svizzera, Giappone e Stati Uniti.
Lavora con eguale partecipazione la pietra e il bronzo esprimendo un senso della forma ampia e solare che aspira a rappresentare nell’immagine predominante della donna, la forza vitale che pervade l’universo. Donne giunoniche di una leggerezza infinita, affascinanti e misteriose.
Il volume corporeo e la forma voluttuosa nella loro pienezza sono come forme dilatate di dimensioni insolite, apparentemente irreali, ma solo apparentemente perché i grandi volumi vivono e convivono armoniosamente col mondo. Forme del nudo femminile, che caratterizzano in modo assoluto ed indiscutibile i suoi soggetti e la sua iconografia, tanto da essere il tema ricorrente nella sua produzione artistica.
Il realismo artistico d'una donna in soprappeso e la rotondità dei volumi sono una sfida ai canoni convenzionali di bellezza ma che ne esaltano, senza ombra di dubbio, l’eleganza e la staticità.
Il tenore dei dipinti è pressoché lo stesso della scultura, dove la tensione si scioglie e le figure acquistano leggerezza, anche se può sembrare paradossale.
Per questo possiamo dire che disegno e scultura, per Franchi, sono le due facce di una stessa medaglia. Nel disegno, la figura in sé rimane piatta ma Franchi usa il chiaro scuro e l’ombreggiatura per dare l’illusione della rotondità ossia di una profondità di cui sente incessante bisogno.
La realizzazione di questa ennesima esposizione è stata possibile grazie alla sinergia tra le diverse associazioni e gli sponsor privati – primo fra tutti l’Antica Osteria al Castello di Lari - che affiancano da tempo le esposizioni larigiane e che, con il loro contributo rendono attuabili e realizzabili le varie iniziative artistiche. Patrocinata dal Comune di Lari e dalla Provincia di Pisa, la mostra è fatta in collaborazione con la Galleria Nozzoli, referente per le opere del maestro Franchi. L’inaugurazione sarà ripresa da Toscana Tv di Firenze per la trasmissione “Incontri con l’Arte”, il programma ideato e condotto da Fabrizio Borghini.
Catalogo a cura di Filippo Lotti
In collaborazione con: Galleria d’arte Nozzoli ׀ Associazione Culturale “Il Castello” ׀ Associazione Turistica “ViviLari” ׀ Associazione Culturale “La Ruga” | FuoriLuogo – Arte Contemporanea | Periodico “Arte a Livorno e oltre confine”
Con il patrocinio di: Comune di Lari ׀ Provincia di Pisa
Con il contributo di: Antica Osteria al Castello – Lari ׀ Europroget – Ponsacco | PanAuto - Perignano
Info: Valerio Bartoli tel. 333 31 97 384 lariarte@live.it
Inaugurazione domenica 25 luglio ore 18.00
Castello dei Vicari
via del castello, Lari (PI)
Orario: dal Martedì al Venerdì ore 16.00 - 19.00
Sabato, Domenica e festivi ore 10.30 - 12.30 e 16.00 – 19.30
Chiuso il Lunedì
ingresso libero