Ufficio Stampa CLP Relazioni Pubbliche
Una doppia personale di Gabriele Basilico e Salvo. Oltre centocinquanta fotografie di Gabriele Basilico e cento dipinti di Salvo per una mostra che si propone di documentare come la sensibilita' contemporanea percepisca il paesaggio. Nella Project Room, per la quale gli artisti sono invitati a concepire un'opera inedita, Sislej Xhafa presenta Heavy Metal.
Una doppia personale di Gabriele Basilico e Salvo apre l'autunno di mostre della Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Sislej Xhafa nello spazio "Project room Eldorado".
Inaugurazioni: 16 settembre 2002 alle ore 18
GABRIELE BASILICO E SALVO
Dal 17 settembre al 17 novembre 2002, oltre centocinquanta fotografie di Gabriele Basilico e cento dipinti di Salvo per una mostra che si propone di documentare come la sensibilità contemporanea percepisca il paesaggio.
Le immagini di Gabriele Basilico e i dipinti di Salvo saranno i protagonisti della mostra PAESAGGIO CONTEMPORANEO. Dialoghi tra fotografia e pittura in programma dal 17 settembre al 17 novembre 2002 alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Questa doppia personale, curata dal direttore della GAMeC Giacinto Di Pietrantonio, realizzata in collaborazione con IVAM (Institut Valencià d'Art Modern) e il sostegno di A.C.E.B., offre al pubblico la possibilità di un confronto ravvicinato tra fotografia e pittura sullo stesso tema: il paesaggio contemporaneo visto attraverso la luce, quella zenitale, metallica e contrastata di Basilico, e quella aurorale, del tramonto e notturna di Salvo. Due diversi approcci ad uno stesso soggetto, il paesaggio appunto, e i modi con cui l'uomo lo percepisce, lo immagina, lo abita e lo modifica.
Gabriele Basilico (Milano, 1944) è da anni intento alla rappresentazione rigorosamente in bianco e nero del paesaggio moderno fotografato "non attraverso l'esemplarità della grande architettura dei maestri del modernismo - sottolinea Di Pietrantonio - ma, piuttosto, tramite un'azione documentaria della realtà urbana ed extraurbana di quei luoghi dove l'architettura ortogonale del moderno si è fatta anonima, disegnando non l'unicità ma la generalità del paesaggio del nostro tempo".
Di questa produzione sterminata saranno esposte una serie di fotografie relative alle città di Berlino, Milano e Valencia, provenienti dalla collezione dell'IVAM (Istituto Valenciano de Arte Moderna) di Valencia a cui si aggiungono quelle che Basilico ha realizzato a Bergamo su commissione dell'ACEB (Associazione Costruttori Edili Bergamo), queste ultime visibili per la prima volta.
"Di Salvo (Leonforte, Enna, 1947), della sua pittura rigorosamente a colori forti, acidi e psichedelici ho scelto - continua il curatore - solo la produzione relativa ai paesaggi con architetture: rovine classiche, moschee, chiese, stazioni, bar, paesi e città che dimostrano l'attenzione dedicata dall'artista alla possibilità di poter ancora rappresentare in pittura il paesaggio, di poterne dare una nuova immagine, di dare forma all'idea di un luogo".
La ricerca sull'architettura e l'urbanistica di Gabriele Basilico inizia al termine degli anni '70 e incontra i primi riconoscimenti internazionali alla metà del decennio successivo. Commissioni pubbliche, lavori in
collaborazione con enti e istituti di ricerca si combinano con una riflessione autonoma che lo porta ad essere premiato con l'Osella d'oro alla Biennale di Venezia del 1996 come miglior fotografo nel campo dell'architettura e ad esporre in sedi prestigiose come la Kunsthaus di Zurigo e il Centro Cultural de Belèm di Lisbona (1996), la Biennale di Kwanju (Korea, 1997), l'IVAM di Valencia, il Museo d'Arte Moderna di Buenos Aires. Sue opere sono presenti, tra le altre, nelle collezioni del Centre Georges Pompidou, della Fondation Cartier e della Maison Europeénne de la Photographie (Parigi), dello Stedelijk Museum (Amsterdam), del Museo d'Arte Moderna di Trento e Rovereto e del Museo National Centro de Arte Reina Sofia (Madrid).
Salvo, attivo fin dagli anni '70, ha operato un precocissimo "ritorno alla pittura" dopo aver lavorato, nella prima metà di quel decennio, ad un'indagine di stampo concettuale sulle tematiche della storia, dell'immagine e della memoria attraverso fotografie, scritte, neon e incisioni su marmo. La mostra documenta, invece, il lavoro eminentemente pittorico sul quale l'artista si concentra a partire dal 1973. Oltre ad aver preso parte a Documenta 5 di Kassel (1972), alla XLI Biennale di Venezia (1984), l'artista ha avuto personali alla GAM di Bologna (1998), al Museo Boyamns van Beuningen di Rotterdam e al Museo d'Arte Contemporanea di Nîmes (entrambe nel 1988), al Kunstmuseum di Lucerna (1983) e al Museo Wolfgang di Essen (1977).
GABRIELE BASILICO e SALVO
PAESAGGIO CONTEMPORANEO. Dialoghi tra fotografia e pittura
Inaugurazione: 16 settembre 2002 alle ore 18
Biglietti: interi 3 euro
gratuiti: bambini, studenti delle scuole elementari, medie e superiori, studenti universitari delle Facoltà di Lettere e Filosofia, Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, DAMS, Scienze della Comunicazione, Accademie di Belle Arti, Scuole di Design e Comunicazione Visiva.
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SISLEJ XHAFA NELLO SPAZIO "PROJECT ROOM ELDORADO"
L'artista si è ispirato alla tragedia americana dell'11 settembre 2001.
La GAMeC apre le porte agli esponenti più interessanti e promettenti della giovane scena artistica internazionale attraverso il ciclo di personali ospitate nello spazio della Project Room ELDORADO, per il quale gli artisti sono invitati a concepire un'opera inedita. Dopo aver accolto gli interventi di Daniele Puppi, Vedovamazzei e Adrian Paci, ELDORADO presenta, dal 17 settembre al 17 novembre 2002, la mostra personale di Sislej Xhafa dal titolo Heavy Metal.
Nella prima sala si trova Opposite 1, una teca in cristallo che protegge e conserva la prima pagina di un quotidiano cinese del 12 settembre 2001 con la fotografia del profilo di New York, immerso nel fumo e nella polvere, mutilato dal crollo delle torri gemelle.
Nella seconda sala una video-proiezione dal titolo Radio Maria trasmette le riprese di una camera fissa puntata sull'ingresso di un ospedale, con le porte a vetro scorrevoli che si aprono per accogliere i pazienti, i loro amici e parenti. Ad accompagnare queste immagini, il sonoro registrato delle trasmissioni dell'emittente Radio Maria.
Sislej Xhafa (Peja, Kosovo 1970 - vive e lavora a New York) è uno degli artisti più significativi nel panorama internazionale e una delle voci più provocatorie nel dibattito artistico su multiculturalità e globalizzazione. Fotografia, video, installazione, performance e interventi pubblici sono gli strumenti di cui l'artista si serve per mettere in questione luoghi comuni e stereotipi del vivere contemporaneo: il suo lavoro, infatti, indaga i conflitti tra le culture, il tema della clandestinità e la dimensione politica dell'arte e dell'estetica sempre attraverso i mezzi dell'ironia e dello spiazzamento delle convenzioni. A partire dal "Padiglione Clandestino Albanese" alla Biennale di Venezia del 1997 fino ai più recenti riconoscimenti internazionali, il lavoro di Sislej Xhafa svela con estrema lucidità i paradossi della civiltà occidentale contemporanea, i conflitti tra l'Est e l'Ovest e il Sud e il Nord del mondo, il rapporto tra media, spettacolo e pregiudizi.
Sue mostre personali sono state allestite alla Kunsthalle di Berna (2001), all'Istituto di Cultura Svizzero di New York (2001), alla Shugo Arts/Rice Gallery di Tokyo e alla galleria Deitch Project di New York (entrambe nel 2002). Tra le molte esposizioni collettive cui ha preso parte ricordiamo: Casino 2001 (2002) e Over the Edges (2001) entrambe allo SMAK Museum di Gent (Belgio), le Biennali di Kwanju (Corea) e BIG Torino (entrambe 2002), la mostra di apertura del Palais de Tokyo (Parigi, 2002), la Biennale di Istanbul del 2001, Uniform al PS1 di New York (2001), Manifesta 3 (Lubljana, 2000). Nel 2000 ha ricevuto il Premio Querini Stampalia - Furla per la giovane arte italiana.
SISLEJ XHAFA, Heavy Metal
PROJECT ROOM ELDORADO
Inaugurazione: 16 settembre 2002 alle ore 18
Ingresso gratuito
GAMeC
Informazioni e prenotazioni visite guidate: tel. 035 399 528
Sezione didattica: responsabile Giovanna Brambilla Ranise, tel. 035 399 529
Orari: mar. - dom. ore 10-19, gio. ore 10-22, lunedì chiuso
Immagine: Salvo, UNA SERA, 1999, olio su tela
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