Colore=Energia=Intelligenza. Quasi un'antologica. I lavori selezionati per questa mostra e suddivisi in quattro sezioni, grazie anche all'articolata struttura dello spazio che li ospita e che permette lo sviluppo su altrettanti livelli, costituiscono parte integrante di un'unica ricerca.
Colore=Energia=Intelligenza
a cura di Adelinda Allegretti
Testo desunto dal catalogo:
"Quasi un'antologica. I lavori selezionati per questa mostra e suddivisi in
quattro sezioni, grazie anche all'articolata struttura dello spazio che li
ospita e che permette lo sviluppo su altrettanti livelli, costituiscono parte
integrante di un'unica ricerca. La terra, Il cielo, L'armonia nell'asimmetria e
Colore=Energia=Intelligenza, apparentemente cicli indipendenti l'uno dall'altro,
complici tecniche di esecuzione e linguaggi diversi, in realtà acquistano forza
e valore proprio nel momento in cui la lettura si fa comparata.
Punto di partenza, ideale e fisico -in quanto è da qui che prende il via il
percorso espositivo-, della ricerca di Mellà è La terra (1994-1996). Dominata
dal senso di dualismo, inteso come perenne lotta tra Bene e Male, ma anche come
mente e corpo, spirito e materia, questa prima serie è caratterizzata dall'uso
di tecniche miste e da una lettura, spesso ironica e provocatoria, del mondo che
ci circonda. Pas sembra essere un monito alla scelta della giusta via: metÃ
della superficie pittorica è bianca, l'altra metà nera. Un invito a non
lasciarsi ingannare o attrarre dal grigio, inteso come forza deviante. In
Belloschifo! l'omonima scritta che, su uno sfondo nero, domina gran parte della
tela, ha la valenza di un vero e proprio grido di sdegno rivolto ad una societÃ
che, sebbene in grado di innalzare grattacieli, di certo non riesce a costruire
una realtà edificante. Sono grandi verità dispensate con ironia e fiducia
attraverso giochi di parole ed un'iconografia spesso desunta da un linguaggio
infantile, ingenuo e genuino, sinonimo di trasparenza d'animo. Piccoli input che
accendono un barlume di luce nella coscienza dello spettatore. È come se Mellà ,
in questo primo ciclo, sollevasse quello che Schopenhauer ha definito il "velo
di Maja".
Con Il cielo (1996-1999) subentra l'idea del cambiamento. In Verso il futuro una
forza sembra intervenire dall'alto, potente ed inarrestabile, per operare una
trasformazione. Mellà non dà un nome a tale forza: potrebbe essere il Dio
cristiano, l'Uno, la Forza Motore, ma la sua essenza non cambia. È una forza che
governa l'Universo, un'energia che non solo ci circonda, ma della quale siamo
parte integrante, e dalla quale non potremmo separarci in alcun modo, neanche
dopo la morte.
Ed è qui che subentra il terzo ciclo di questa mostra: L'armonia nell'asimmetria
(2001). Se anche l'oggetto più insulso e l'essere più microscopico contengono in
sé, così come l'uomo, una seppur minima quantità dell'energia di cui si compone
l'Universo, allora l'armonia non è più un'utopia. All'uomo, in quanto essere
pensante, ma soprattutto perché dotato di libero arbitrio, il compito di
compiere quel salto di qualità che lo metterà in comunione con il Tutto. Nella
ricerca di Mellà ciò si identifica con una serie di opere realizzate in
acrilico, in cui la pennellata, ora larga, a costituire quasi dei tasselli
cromatici, ora più fluida, lasciata libera di scorrere sull'ampia superficie
pittorica, diviene protagonista indiscussa. Tralasciato qualsiasi riferimento
iconografico, il colore assume ormai il pieno controllo del dipinto.
Siamo arrivati al punto cruciale dell'intero ciclo: Colore=Energia=Intelligenza
(1999-2002). Il simbolo = parla chiaro: colore, energia ed Intelligenza si
equivalgono, cambia soltanto il grado di consapevolezza. Ma consapevolezza di
cosa? Della propria forza creatrice. Il colore equivale a quel Dio di cui sopra
non abbiamo voluto dare una definizione; il colore è pensante, ha il potere di
trasformare continuamente se stesso in qualcosa di diverso. È la vibrazione, col
suo movimento, che consente al colore di operare la trasformazione. Ecco perché
per questa serie Mellà predilige il pastello: rarefatto, caldo, anche se
sovrapposto in più tonalità l'ultima stesura non cancella mai le precedenti, ma
vi si amalgama. Inoltre è con il pastello che i bambini cominciano a
scarabocchiare i primi fogli e pertanto assume qui un ulteriore significato di
purezza. La vibrazione del pastello comporta quindi l'idea dell'energia. Dai
filamenti estesi, quasi lineari che caratterizzano i lavori di questo ciclo
pittorico, disposti in logica sequenza, si giunge, in un sempre più complicato
groviglio di linee spezzate e sovrapposte, all'Intelligenza. Da intendersi come
ultimo processo di tale evoluzione, Essa non ha altro fine che la creazione."
Adelinda Allegretti
Immagine: Mellà , L'armonia nell'asimmetria (2001)
Venerdì 13 settembre 2002 - alle ore 17
Sarà presente l'Artista
Orari: 16-19; venerdì 16-19/20,30-22,30; domenica 10,30-13/16-19; chiuso lunedì
e martedì.
Per informazioni: ad.allegretti@inwind.it
La Torre della Filanda,
Via al Castello, 8 - Rivoli (TO)
Tel. 011-9589313