Teo De Palma
Francesco Guerrieri
Lucia Pescador
Mirella Saluzzo
Salvatore Anelli
Dario Carmentano
Marcello Diotallevi
Anna Lambardi
Antonio Pugliese
Giuseppe Salvatori
Caterina Arcuri
Lucilla Catania
Mavi Ferrando
Felice Levini
Giulio Telarico
Antonio Baglivo
Antonio Pujia Veneziano
Franco Flaccavento
Ruggero Maggi
Fiorella Rizzo
Armanda Verdirame
Cesare Berlingeri
Mariangela De Maria
Rosanna Forino
Lucio Perna
Martina Roberts
Antonio Violetta
Maria Amalia Cangiano
Giulio De Mitri
Mimma Pasqua
Franco Gordano
Arte per la legalita'. In un viaggio collettivo che critici, organizzatori e artisti compiono insieme, Itaca diviene simbolo della Calabria e del Sud. Durante il finissage asta delle opere in favore dell'associazione Libera. Mostra a cura di Mimma Pasqua e Franco Gordano.
a cura di Mimma Pasqua e Franco Gordano
mostra organizzata da Vertigo Arte Cosenza
Perché Tornare @ Itaca ?
La domanda è da porsi su due livelli.
Uno è quello semantico in cui la preposizione a si trasforma nella @ simbolo della posta elettronica.
L’altro è quello esistenziale.
Tornare a Itaca tout court suggerisce il concetto del ritorno come desiderio, senso di nostalgia con la
connotazione negativa della chiusura verso il mondo e lo sguardo rivolto al passato.
Tornare @ Itaca ha un significato più complesso, poiché il ritorno è visto come il ripensare il passato per
cercarvi un senso che unisca in un unicum i frammenti di un’esistenza al fine di progettare il futuro. Questo
è simboleggiato dalla tecnologia, da internet che ha cambiato la nostra vita e le nostre coordinate
spazio/temporali.
Itaca, nell’ambito di questa rassegna che è ormai al suo quarto anno, è la Calabria, la terra dell’emigrazione
per antonomasia.
Chi nasce in Calabria sa che nella maggior parte dei casi è destinato ad andarsene. Ad emigrare. E’ sempre
stato così e sempre sarà così. Fino a quando?.
Le risposte possono essere molte.
Una di queste è fino a quando non si debellerà la ‘ndrangheta che soffoca sul nascere qualsiasi tentativo di
cambiamento.
La terapia non potrà essere morbida, ma mutilante, chirurgica.
Eppure..., il senso della ragione suggerisce ipotesi, prospetta terapie a lungo raggio. La prevenzione, per
esempio. Le discussioni franche ed aperte nelle scuole, nelle piazze, nelle strade. Sui giornali. Le
testimonianze. Gli esempi da non seguire della microillegalità diffusa, ottimo terreno di coltura, e di quella
macroscopica.
Abitudini da ripensare – Il coraggio di un’autocritica, di una visione storica che non sia sempre e solo
assolutoria e pretesto di immobilismo. Una possibile proposta di soluzione quella dell’Associazione “Libera”
che nella Valle del Marro (presso Gioia Tauro) ha costituito una cooperativa di giovani che lavorano sui terreni
confiscati alla ‘ndrangheta.
I loro prodotti biologici di alta qualità cominciano a diffondersi in Italia.
Giovani che lavorano insieme, che rifiutano la logica dell’emigrazione restando nella loro regione per
cambiare le cose. Un esempio da incoraggiare e da seguire.
Che senso ha una mostra in tutto questo?
Tornare @ Itaca è testimonianza della volontà di cambiamento, infatti, ha per sottotitolo “Arte per la legalità”.
E non è solo il contributo economico che si spera di poter dare all’associazione Libera della Valle del Marro,
mettendo in vendita le opere, è anche veicolare un messaggio di legalità attraverso l’arte.
Artisti di tutte le regioni d’Italia hanno dato il loro contributo con opere che associano il tema del ritorno a
quello della legalità. Modalità espressive diverse unite da un tema che è sentito come elemento fondante di
ogni cambiamento.
Una mostra collettiva, inoltre, ha un’importante finalità intrinseca, poiché permette agli artisti il confronto
necessario alla loro ricerca e al pubblico una panoramica, per quanto ridotta, dell’arte contemporanea.
Risponde al bisogno di cultura che è amore e rispetto per l’esistente, per l’eredità del passato, per
l’ambiente.
L’arte da sempre rifiuta di venire racchiusa nel territorio angusto del cosiddetto mondo dell’arte per aprirsi
alla società.
L’arte oggi si contamina e si appropria del mondo per diventare mondo essa stessa.
A questo punto è necessario qualche cenno storico sulla mostra.
Tornare @ Itaca nasce quattro anni fa a Grimaldi in Calabria, piccolo paese di duemila anime, 25 Km circa a
sud di Cosenza.
E’ un’esigenza personale che si traduce in un’esperienza collettiva e diventa un contributo dell’emigrante alla
sua terra.
Da Grimaldi a Cosenza, alla Galleria Vertigo Arte, organizzatrice della rassegna, al Museo dei Brettii e degli
Enotri (museo archeologico della città, simbolico recupero del passato), a Milano. La rotta dell’emigrazione.
E quest’anno alla Fondazione Mudima con entusiasmo e passione.
Voglia di farcela, di mostrare al mondo che la Calabria non è solo ‘ndrangheta, ma arte, poesia, ricerca.
Cultura. Voglia di legalità.
Mimma Pasqua
Il 14 settembre serata di performances "Segni Sonori", a partire dalle 19.00
Le opere interattive di Alfredo Rapetti dialogano con le performances sonore dell'artista inglese Andrew Leslie Hooker e del musicista eritreo Paolo Djago. L"apertura del codice linguistici è da sempre la caratteristica del lavoro pittorico di Alfredo Rapetti: sulla superficie della tela parole e suoni si raddensano in un meta-testo in cui i germi della scrittura si fondono alle sonorità dell'ambiente.
Il 16 settembre, durante la serata di chiusura dalle ore 19.30 si terrà un finissage con alcuni degli artisti partecipanti e l’asta finale delle opere in favore dell'associazione Libera.
Immagine: Felice Levini
Inaugurazione 9 Settembre 2010 dalle ore 18,30
Fondazione Mudima
via Tadino, 26 - Milano
L’esposizione resterà aperta dalle 15,00 alle ore 19,30 e su appuntamento
ingresso libero