Third Floor. Il giovane artista americano presenta una serie di lavori ad olio e una di acquerelli che, attraverso uno stile che richiama la Bad Painting e l'Espressionismo tedesco, riflettono il travaglio dell'uomo contemporaneo.
Dal 16 settembre al 6 novembre il giovane artista americano presenterà una serie di lavori ad olio e una di acquerelli che, attraverso uno stile che richiama la Bad Painting e l’espressionismo tedesco, riflettono il travaglio dell’uomo contemporaneo. Nei lavori di Ajerman l’inquietudine e la solitudine dei personaggi si rispecchiano, come in Edward Hopper, negli spazi architettonici che li circondano. Al contrario della casa-nido pascoliana, l’universo domestico in cui sono ambientati molti dei lavori in mostra è un luogo in cui i gesti quotidiani (leggere in poltrona, farsi una doccia, giocare con il cane, affacciarsi alla finestra) perdono ogni serenità.
Scrive Stefano Castelli, autore del catalogo della mostra,: “Scene d’interni e ritratti sono da sempre il tratto distintivo della pittura di Ajerman. Nei suoi dipinti, la veemenza del segno pittorico è mediata da una luce diffusa che interviene sulle persone e sugli oggetti, producendo una trasfigurazione che è perturbante e poetica allo stesso tempo. In quelle che appaiono come normali situazioni quotidiane, luci e colori sensuali e quasi morbosi instillano il dubbio: si tratta davvero di momenti neutri e inerti, oppure qualcosa di carnale, delittuoso, preoccupante sta per verificarsi? Proprio l’ambiguità tra la calma e il potenziale turbamento dona alle opere di Ajerman una singolare capacità di rappresentare l’individuo di oggi, sospeso tra messa in scena di sé, identità multiple e volontà di fuga”.
Michael Ajerman è nato nel 1977 a New York. Oggi vive e lavora a Londra dove nel 2003 ha concluso i propri studi artistici vincendo il British Institute Royal Academy Award. Da oltre dieci anni espone in numerose gallerie londinesi e newyorkesi. Fuori dalla sua patria natia e da quella adottiva, Ajerman ha riscontrato successo in Cina, con una collettiva all’Old Ladies House Art Spaces di Macao nel 2006 e in Israele con la personale The Good, the Bad and The Ugly presso la Rotschild Fine Art di Tel Aviv nel 2009. Dal 2007 è rappresentato in Italia dal gruppo Marco Rossi Artecontemporanea (con sedi a Milano, Monza, Pietrasanta e Verona) e dalla galleria Eventinove Artecontemporanea.
Inaugurazione 16 settembre ore 18.30
Galleria Eventinove (nuova sede)
via della Rocca, 36 - Torino
Orario: mart-sab 13-19,30
Ingresso libero