I Wish I Were Blind. Le due artiste svizzere presenteano un progetto congiunto che contrappone sensi e ragione - immediatezza del sentire e sforzo d'intelletto.
Progetto con Sabina Baumann e Katia Bassanini presso il Laboratorio KUNSTHALLE Lugano
“I Wish I Were Blind” (“Vorrei essere cieco....) si rifà alla canzone di Bruce Springsteen (1992, Album “Human Touch”).... Amo vedere i primi fiori di primavera, amo vedere i tuoi capelli scintillare nella lunga luce estiva, e benché il mondo sia colmo della grazia e della bellezza della mano di Dio, ... vorrei essere cieco, quando ti vedo con il tuo uomo...
Che cosa desideriamo percepire e cosa no, dove si colloca il limite del sopportabile nell’ambiente che ci circonda, sovraccarico di informazioni trasmesse dai massmedia? Fino a che punto possiamo essere noi a decidere se ciò che percepiamo è davvero importante? È un confronto con eventi decisivi e sentimenti profondi, solo in parte controllabili dal nostro volere e dal nostro senso della realtà.
Negli spazi del Laboratorio KUNSTHALLE Lugano le due artiste svizzere presenteranno un progetto congiunto, che contrappone sensi e ragione – immediatezza del sentire e sforzo d’intelletto.
*Sabina Baumann (CH Zug *1962)
Vive e lavora a Zurigo.
Artista e docente alla F+F e alla ZHdK di Zurigo.
Sabina Baumann si serve del disegno e dell’installazione per indagare categorie quali sesso e sessualità, età, estrazione sociale, moda e identità. Con approccio critico, coglie e mette in discussione stereotipi legati alla storia della cultura, alla pubblicità e all’arte in genere.
*Katia Bassanini (CH Lugano *1969 - 2010)
Viveva e lavorava fra New York e Lugano.
Katia Bassanini utilizza tecniche diverse nei modi più disparati. Le sue opere sono permeate da una leggera ironia che penetra in profondità nello spettatore e ne tocca i sensi. Bassanini interpreta il mondo come un grande, scoordinato spettacolo teatrale, una commedia.
Il corpo, nel suo aspetto interno ed esterno, è tema centrale in un lavoro che volentieri mette a fuoco rituali, regole sociali e simboli strettamente intrecciati fra loro. ''Nel delineare il proprio ritratto del mondo Katia Bassanini si avvaleva di un linguaggio crudo e grottesco, a volte ai limiti dello scurrile, rifiutando l'eufemistica ipocrisia del politically correct. Ed è proprio questa capacità di smascherare la realtà mascherandola a costituire l'aspetto più importante del suo lavoro e il motivo per cui ci mancherà. Elio Schenini“
Désirée Vringer
Inaugurazione 11 settembre ore 17
Saranno presenti Eros ed Erica Bassanini e Sabina Baumann
Marisa Natascha Trinchera, flauto traverso: ‘Elegie’ per Katia Bassanini
Laboratorio Kunsthalle Lugano
Salita Chiattone 18 - Lugano
Giovedì e venerdì ore 14.00-19.00
Sabato ore 13.00-16.00