Galleria laRinascente
Padova
piazza Garibaldi
049 8204528
WEB
Tracce
dal 8/9/2010 al 29/10/2010
mar - sab 10-20, lun 13-20
049 8204522
WEB
Segnalato da

Settore Attivita' Culturali-Servizio Mostre




 
calendario eventi  :: 




8/9/2010

Tracce

Galleria laRinascente, Padova

Una mostra collettiva che unisce e mette a confronto due aspetti: una documentazione delle tracce sconosciute della Padova trecentesca e la ricerca di tracce quotidiane della citta' odierna. Da una parte ci sono fotografie e incisioni che raffigurano luoghi del passato: una facciata, un arco, uno stemma, una colonna... dall'altra una serie di opere pittoriche, fotografie e libri d'artista.


comunicato stampa

L’Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’Associazione Culturale XEARTE, inaugura presso la Galleria laRinascente giovedì 9 settembre alle ore 18.30, la mostra collettiva "TRACCE. Trecento sconosciuto e contemporaneità" curata da Andreas Kramer.

"Tracce" racconta un viaggio tra la storia e il presente.
È una mostra che unisce e mette a confronto due aspetti: una documentazione delle tracce sconosciute della Padova trecentesca e la ricerca di tracce quotidiane della Padova odierna e contemporanea. Da una parte ci sono fotografie e incisioni che raffigurano vari luoghi e particolari del Trecento a Padova: una facciata, un arco, uno stemma, una colonna... dall’altra una serie di opere pittoriche, fotografie e libri d’artista, che s'ispirano a esperienze reali della Padova contemporanea: vissuti personali, segni particolari, elementi che possono sfuggire ai nostri occhi, distratti dal vivere frenetico dell’oggi.

Per questo, "Tracce" è una mostra non solo da guardare ma anche "da leggere". Ogni artista presenta infatti non solo le proprie opere ma anche il progetto, l’idea, l’ispirazione da cui è partito, per raccontare il proprio rapporto con la città e le sue atmosfere. Attraverso le parole degli artisti dunque, si possono meglio cogliere le varie sfaccettature di cui si compone l’intera esposizione.

Le incisioni di Vanna Verdi, alla ricerca della Padova trecentesca, ci parlano dell’«opera medioevale più significativa di Padova: il Palazzo della Ragione che, recentemente restaurato, splende in ogni suo particolare...(e di) tracce di un trecento architettonico minor , che sfugge ai più... fregi, capitelli, portici e abitazioni con ancora l'impronta medioevale...»

Così pure, le incisioni di Elettra d ́Agnolo ci riportano ai «...particolari di affreschi di tre personalità-chiave della cultura figurativa di quel secolo, soprattutto i relazion ai Carraresi: Guariento, Giusto de’ Menabuoi e Jacopo da Verona... e ai particolari architettonici che spesso sfuggono a chi è attirato dai monumenti più significativi... per rileggere con occhi più attenti le antiche vie cittadine... e acquisire maggior consapevolezza della nostra Storia.»

La parte di documentazione medioevale viene completata da una serie di fotografie realizzate dagli artisti Daniela Antonello, Pierluigi Fornasier e Bruno Maran che fissano in un "colpo d’occhio" e danno visibilità a particolari sfuggenti, angoli bui, archi e cornicioni nascosti, sinopie dimenticate..., e dalle xilografie di Annalisa Pancera che rivede e reinterpreta il noto stemma dei Carraresi dandogli nuova vita.

Le tracce della Padova contemporanea prendono forma attraverso le più disparate tecniche: pittura con acrilici, acquerelli, collage, fotografia... fino al libro d'artista. Si incontrano tanti linguaggi espressivi diversi eppure, tutti allo stesso modo autentici e originali. I vari luoghi della città vengono rivisitati in modo inconsueto, dal Prato della Valle, alle piazze, al parcheggio del centro commerciale... alle storie molto personali che legano ciascun artista a Padova.

Racconta Paola Gamba: «...Padova è la città dei miei studi universitari, delle mie fatiche, ansie e soddisfazioni. La città della mia maturazione come persona e della mia crescita artistica. Nella mia mente e poi nei miei quadri l’elemento pittorico si fonde con le tracce dei luoghi raccolte nel tempo, magari sulla strada percorsa quotidianamente o sui muri vecchi e cadenti, sugli angoli del cortile del Palazzo Liviano o passeggiando nei giardini dell’Arena. Ho raccolto rifiuti di una città che, per me, sono diventati parole nuove capaci di dar voce alla mia espressione pittorica. Tracce invisibili, che posso rendere visibili...»

In forma poetica, parlando dei Centri Commerciali, aggiunge Paolo Taglisacchi: «lucenti e attraenti, amplificatori di eventi; moderni castelli sfarzosi e imponenti tristemente assediati da mille metalli/ caldi rifugi o freschi sollievi risorti come nuove fenici su ceneri di vecchie presenze/ora vocianti ora silenti mi chiamano mi invitano con proposte suadenti come tante sirene in un mare di asfalto/cavalli di Ulisse in attesa di entrare a volte mi chiedo l’inganno dov’è; può essere solo un semplice scambio?...»

Così si presenta Daniela Antonello che dice: «Aggirarmi libera nella ‘mia’ città, sentirne il respiro antico, gustare ogni piccolo particolare tramandato dalle rughe del tempo e scovare, tra le pieghe del risaputo e del quotidiano, il pulsare vivo e ritmato dell’oggi... Assaggiare, ad occhi socchiusi, il gusto delle piazze, del loro rumoroso profumo, del viavai cadenzato dagli imbonitori di frutta, verdura, vestiti, spezie...; ininterrotto brusìo che si perde nella notte dei tempi. Sedermi sugli scalini del Palazzo, scaldata da un raggio di sole, che sottolinea le eterne busìe scambiate tra i banchi di merce preziosa per moneta sonante... Sentire così tanto impastata l’anima mia di queste calde facciate... da volermi dissolvere come un riflesso rosaceo, al tramonto, sotto gli occhi irridenti del Sipario de pièra».

Silvia Brigenti invece rivela: «Padova, la mia città. Qui sono nata e cresciuta, sotto questo cielo, sovente grigio, sono nati e vivono i miei figli, vivono le mie sorelle, mia nipote e i miei affetti più cari. Questi legami forti e profondi sono descritti nei miei quadri come fili sottili e sospesi, certezze alle quali so di potermi aggrappare quando la vita si fa dura. So che, agganciata saldamente a loro, posso volare senza rete e non perdermi, sicurezze quindi indispensabili ma anche lacci che mi tengono legata a questi luoghi trattenendomi in qualche modo dall’andare altrove...»

Mariangela Stocco lavora sul tema del cinema e del ricordo: "Il legame con il cinema risale alla mia prima infanzia...rappresenta l’espressione evidente del rapporto esclusivo con mio padre nella condivisione di una passione... mi ha aiutato a sentirmi libera da impedimenti fisici, permettendomi di viaggiare con la fantasia senza il bisogno di muovermi... Una quarantina d’anni fa, per noi ragazze di provincia, venire al cinema a Padova rappresentava un vero e proprio viaggio verso una visione più aperta, una vita più libera da condizionamenti e pregiudizi, più stimolante per le proposte culturali e le possibilità relazionali."

Annamaria Malaguti parla di «...città di quadri e di amici (che) mi accoglie con pareti e muri segnati da manifesti, graffiti e insegne...in un gioco di trasparenze, sovrapposizioni, fusioni...creando un dialogo tra epoche...»; Daniela Radighieri riflette sugli anni dei sui studi a Padova e sulla memoria rappresentata simbolicamente "dalla conchiglia inchiodata dal tempo nella pietra calpestata, immobile nella teca della corte del Bo’... quindi emblema dell’Università... l’ammonite-simbolo diviene viva uscendo dalla pietra, legame superiore, un innesco tra il passato e il presente.."; Titti di Pumpo cerca il confronto con la città attraverso texture contemporanee, "Il gusto tattile di toccare mi fa bambina, curiosa ed irrequieta, un muro che porta la patina del tempo mi fa avvertire una vibrazione, ripensare alla vita influenzata dalla memoria. Una vera gioia per gli occhi e l'anima che, leggera, colora il quotidiano."

Raffaella e Pierluigi Fornasier completano questa mostra con i loro foto-collage che colgono momenti emotivi particolari legati ai cambiamenti della città. Pierluigi ci offre una suggestione della "Città d’acque e di terra" e Raffaella focalizza la sua attenzione sulle nuove grandi strutture per la viabilità mettendole in relazione con la frenesia della vita attuale e la "spersonalizzazione" dell’individuo.

Immagine: opera di Paolo Tagliasacchi

Per informazioni: Servizio Mostre e Attività Culturali, tel 049 8204522

Inaugurazione giovedì 9 settembre alle ore 18.30

Galleria laRinascente
piazza Garibaldi Padova
La mostra è aperta con orario mar - sab 10-20, lun 13-20
Ingresso gratuito.

IN ARCHIVIO [16]
Sonia Strukul
dal 28/10/2014 al 7/12/2014

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede