In mostra un insieme di opere dell'artista, tutte realizzate negli anni '90, che ben definiscono la poetica dei suoi primi lavori. I lavori di Miller formulano un concetto di figurazione che va oltre le definizioni convenzionali.
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In occasione della sua prima personale alla Galleria Alessandro De March, l'artista berlinese Gerold Miller presenta un insieme di opere, tutte realizzate negli anni novanta, che ben definiscono la poetica dei suoi primi lavori. Le sue installazioni Anlagen, fatte di alluminio e lacca o smalto industriale non sono riferibili al concetto puro di forma e colore, ma definiscono uno spazio, quello interno e quello esterno, cercando di scandagliare, con mezzi minimali, dove lo spazio scultoreo finisce e dove inizia quello della pittura. Oscillando tra disegno, rilievo, scultura e architettura, essi non sono più riconducibili ad un preciso genere.
Il lavoro fotografico concettuale Amazing (1997), che consiste di quattro sigarette spente disposte in un quadrato, descrive uno spazio reale e ideale al tempo stesso.
I lavori di Gerold Miller formulano un concetto di figurazione che va oltre le definizioni convenzionali. L'artista non offre all'osservatore "il quadro" o la "scultura" in senso tradizionale, ma quanto afferisce alle sue premesse: uno spazio che si va formando in senso scultoreo e uno spazio costituito da superfici proiettive per le immagini.
Questo "aspetto attivo" è in contraddizione con le teorie tradizionali dell'immagine, che la definiscono come un oggetto statico, ma è grazie ad esso che i suoi lavori sperimantano un’espansione concettuale e processuale in cui la vera e propria scoperta dell'immagine deve essere fatta da chi guarda.
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For his first individual exhibition at the Alessandro de March Gallery in Milan, Berlin-born artist Gerold Miller presents a number of his early works from the Nineties. His Anlagen in aluminium and lacquer, whose form and colour have been reduced to the bare essentials, re-elaborate the interior and exterior space, seeking to decipher, with minimal means, where the sculptural space ends and where the pictorial one begins. Wavering between drawing, relief, sculpture and architecture, they can no longer be definitely linked to any of the traditional genres.
The conceptual photographic work Amazing (1997), consisting of four downtrodden cigarettes, arranged to form a square, defines a both real and ideal space. Gerold Miller’s works formulate a concept of the image which transcends the conventional definitions. The artist no longer presents the onlooker with a “painting” or “sculpture” in the traditional sense, but with their premises: sculptural spaces in the making and surfaces on which to project images, through which the works undergo a conceptual and processual amplification, where the actual creation of the image must be accomplished by the spectator himself. This “action element” stands in contrast to the traditional theories of the image, which define it as a static object.
Inaugurazione giovedi 16 settembre ore 18
Galleria Alessandro de March
via Massimiano 25, Milano
Orario di apertura - Opening times martedi - venerdi 12 - 19
sabato 14 - 19, e su appuntamento
ingresso libero