Carl Andre presenta una nuova grande scultura: 243 identiche lastre d'acciaio laminato a caldo generano un'opera di forma rettangolare con due dei quattro lati a contatto con i muri, che si estende per tutta la lunghezza della galleria occupando cosi' quasi tutto lo spazio disponibile. La seconda mostra proposta nel neo Project Space della galleria e' dedicata al duo Gioberto Noro con una serie di fotografie.
La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l'inaugurazione della mostra personale di Carl Andre giovedì 16 settembre 2010 alle ore 19,30
Il lavoro di Carl Andre incontra ancora una volta quello della galleria Alfonso Artiaco con la presentazione di una nuova grande scultura che suggerisce una differente lettura dello spazio espositivo da parte dell’artista americano rispetto ai suoi precedenti interventi (1995, 1998, 2006, 2008). Le 243 identiche lastre d’acciaio laminato a caldo generano un’opera di forma rettangolare con due dei quattro lati a contatto con i muri, che si estende per tutta la lunghezza della galleria occupando così quasi tutto lo spazio disponibile.
Carl Andre lavora da oltre 40 anni sul concetto di scultura moderna. Il costante approccio innovativo di Andre, riconosciuto in seguito con l’appellativo di ‘minimalista’, ha impresso un nuovo significato alla scultura della seconda metà del XX secolo, concentrandosi non tanto sull’oggetto in se quanto sullo spazio che lo circonda. Le combinazioni di identiche unità di materiale prefabbricato poste sul pavimento in linee, talvolta con l’alternanza di rilievi e di piani, abolendo il concetto tradizionale di volume, hanno sancito una distanza con la convenzionale nozione di scultura. Le opere di Andre creano luoghi in cui lo spettatore è invitato ad entrare e a vivere un’esperienza fisica captando l’energia nascosta in esse e la sensitiva esperienza dell’artista di maneggiare i materiali. Gli interventi di Carl Andre si differenziano così di volta in volta grazie alla combinazione tra il ‘luogo’ - inteso come spazio, tempo e storia - e la ‘possibilità’ da parte dello spettatore di poter fruire di quel determinato lavoro. (Eva Meyer-Hermann)
Andre, nato nel 1935 a Quincy, Massachusetts, vive e lavora a New York. Dal 1951 al 1953 frequenta la Phillips Academy di Andover, dove incontra Frank Stella, con il quale collabora nel 1958 e 1959. La prima personale si tiene nel 1965, alla Tibor de Nagy Gallery di New York, dalla quale scaturisce una veloce carriera con ripetute partecipazioni a Documenta di Kassel, alla leggendaria mostra collettica curata da Harald Szeemann nel 1969 alla Kunsthalle Bern‘Live in your head: when attitude becomes form’, e nel 1970 il Guggenheim Museum di New York gli dedica una personale. Oggi i lavori di Carl Andre sono esposti nella più prestigiose collezioni pubbliche e private.
Carl Andre ha recentemente ottenuto il premio 2011 dalla Fondazione Roswitha Haftmann come riconoscimento al suo innovativo risultato artistico.
GIOBERTO NORO
Alfonso Artiaco Project Space
La galleria Alfonso Artiaco è lieta di annunciare l'inaugurazione della mostra personale della coppia di artisti Gioberto Noro giovedì 16 settembre 2010 alle ore 19,30, in presenza degli artisti.
La seconda mostra proposta nel neo Project Space della galleria Alfonso Artiaco è dedicata al duo Gioberto Noro. Sergio Gioberto e Marilena Noro, entrambi fotografi professionisti e allievi/assistenti di Frank Hovart, decidono nel 2005 di firmare unitamente le loro opere.
La fotografia, medium prescelto, è vista dagli artisti sia come massima espressione dell’alienazione dell’occidente sia come possibilità di recupero della realtà fisica. I lavori che Gioberto Noro hanno scelto di esporre in questa occasione appartengono alla trilogia “Sguardi ad Occidente”, 2002/2008. La relazione con la cultura occidentale è chiaramente espressa già dal titolo, ma ad essere indagato è quel pensiero che per proteggere la mente dalle incursioni dell’irrazionale ha eretto dei muri al proprio interno che hanno infine paralizzato lo sguardo del mondo. Così nasce la prima parte di questa trilogia: Camera, dove Camera #7, 2008 è esposta in mostra. Il titolo di questa iniziale riflessione di Gioberto Noro racchiude la doppia accezione di unità abitativa e l’abbreviazione della parola inglese ‘photocamera’. Le fotografie Camera sono immagini costituite da modelli di ambienti realizzati in scala ridotta rivestiti con superfici di cemento fotografati in scala reale. Queste installazioni, assemblate con pannelli in fibra di legno, sono appoggiate su carrelli e spostate in modo casuale nello studio sino ad intercettare le luci che le identificano.
‘In questi lavori viene indagata la natura stessa dell’ispirazione e dell’esercizio fotografico che si muove tra fisicità e interiorità, naturalità e artificialità; tra una razionalità necessaria e uno psichismo emotivamente riconducibile ai temi della possessione divina’ (Fabrizio Parachini).
Nel 2006 segue la seconda parte della trilogia: Civilization, anche questa presente in mostra con Limes ed Echoes, entrambe del 2010. Questa serie di lavori esplora i paradossi messi in scena dagli interventi umani nell’ambiente. L’assemblaggio di riprese diverse, adesso, fa incontrare la vegetazione spontanea con quinte di cemento. Queste immagini, meno astratte e più articolate, intendono mostrare la peculiarità del paesaggio come teatro: luogo di dialogo tra le pulsioni e le costrizioni celate di questi siti.
Gioberto Noro, come coppia, hanno partecipato alle seguenti mostre collettive: Cento anni di creatività in Piemonte, Novi Ligure (a cura di Marisa Vescovo) (2008); Sguardo consapevole, Palafuksas, Torino (a cura di Anna d'Agostino) (2007); Il Filtro dell'immagine, Varallo Pombia (a cura di Fabrizio Parachini) (2005).
Immagine: Carl Andre
Inaugurazione giovedì 16 settembre 2010
Alfonso Artiaco
P.za dei Martiri 58, I-80121 Napoli
Orario: Lun-sab 10-13.30-14-20
ingresso libero