Teatrino di Villa Gonzaga
Olgiate Olona (VA)
via L. Greppi, 4
0331 640369 FAX 0331 640369

Franco Bianchetti
dal 16/9/2010 al 2/10/2010
348 5510909

Segnalato da

Fermo Stucchi



approfondimenti

Franco Bianchetti



 
calendario eventi  :: 




16/9/2010

Franco Bianchetti

Teatrino di Villa Gonzaga, Olgiate Olona (VA)

Suono e segno. Lo spazio Danseei presenta una concerto e una mostra di pittura contemporanea, entrambi dedicati al compositore americano Morton Feldman, (1926-1987).


comunicato stampa

Venerdì 17 settembre 2010, ore 20.45, nell'ambito di “Suono e Segno”, lo spazio danseei presenta musica e pittura contemporanea, dedicato al compositore americano Morton Feldman, (1926-1987) e personale di Franco Bianchetti “Contrappunti”. I concerti e la personale avranno luogo presso il Teatrino di Villa Gonzaga, via Luigia Greppi 4, in Olgiate Olona (VA)

“Noi siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni e la nostra breve vita è cinta di sonno”.
W. Shakespeare “ La Tempesta”

La crescita artistica di Morton Feldman ( nato nel 1926 morto nel 1987) è certamente legata agli in segnamenti ricevuti, ma sopratutto alle polemiche che ebbe coi suoi maestri che gli permisero di chiarire i suoi propositi. É tuttavia negli anni '50 dopo l'incontro con John Cage e con gli artisti( poeti, scrittori, pittori...) della sua epoca, che Feldman abbandona i canoni di composizione precedenti per sperimentare di nuovi lasciando talvolta l'interprete o al Caso la libera scelta delle altezze dell'esecuzione. In seguito mutò nuovamente indirizzo per evitare qualsiasi rischio di improvvisazione e inducesse frequentemente ripetizioni tanto da essere considerato precursore del minimalismo.

E' sopratutto dal lavoro dei soui amici pittori che l'Artista trae ispirazione così che la sua composizione tuttora più famosa è quella dedicata al pittore Rothko, intitolata Rothko Chapel. Nel 1977 compose la sua unica opera intitolata “Neither” su testo di Samuel Beckett. Dalla riflessione sul tempo e sulla sua “durata”,come direbbe il filosofo Bergson, Morton Feldman trae alimento per nuovi generi di composizione; movimenti unici, dilatati,espansi come sospesi al di là dello spazio e prevalentemente intessuti di suoni di bassa intensità quasi a mantenere gli spettatori e gli escutori entro un'atmosfera di sogno. Per tali ragioni Feldman a noi appare vero interprete dello Shakespeare della “Tempesta”

''Contrappunti”

Franco Bianchetti è un pittore e uno scultore del vetro.
La sua materia prima è la luce, considerata non come entità sfuggevole ed evanescente, bensì quale corpo, materia, grumo di sostanza e di colore. E' una luce che stenta farsi strada tra le ombre del reale e dell'uomo, finchè non trova uno spiraglio, una scorza da infrangere, una maglia rotta cui da scaturire.E' quanto racconta il trittico esposto al Teatrino di Villa Gonzaga a Olgiate Olona, dove nei due pannelli laterali si assiste all'instancabile lotta della luce, che faticosamente traccia il suo segno sulla trama di tenebre, fino ad esplodere in tutto il suo chiarore nell'opera centrale. Qui l'intera superfice è plasmata dalla corposità dei gialli e dei bianchi, che sottraggono alla luce stessa il suo aspetto etereo, per donarle una fisicità tangibile ed esperibile. Dalla tavola essa pervade il mondo, avvolge l'osservatore, offrendo loro la possibilità di lasciarsi trasfigurare, redimere, salvare dal buio e dal dolore. Al trittico fa eco un'altra opera, dipinta su carta vetrata, supporto che del colore accentua la densità, la ruvidezza, la grumosità e unitamente rimanda alla vocazione primaria di Bianchetti verso il vetro.

Le asperità della superfice, percorsa da segni potenti e decisi, rimandano a quelle dell'esistenza, dove si perpetra la lotta luce-
tenebre qui in atto. I colori sono solo una traccia sotto le pennellate vibranti, ma non vengono sopraffatti fino a scomparire; la forza della rappresentazione è affidata sopratutto al segno, che crea una struttura essenziale, nuda. L'opera instaura un continuo dialogo con il trittico creando uno spazio in cui il riguardante si trova totalmente immerso.Risulta, così, compreso nell'azione continua luce-colore e condotto nel suo punto focale al centro del trittico, dove essa si manifesta in tutta la sua carica salvifica
Franco Bianchetti, è nato nel 1956 a Capriolo, (BS)

Dopo gli studi al Liceo Artistico di Bergamo e al DAMS di Bologna, dà vita, negli anni Ottanta, all'Officina Santhomè in collaborazione con Riccardo Casati e Renato Roberti. artendo dalla tradizione della vetrata, sviluppa una ricerca innovativa verso soluzioni plastiche e più libere che si concretizza in numerose realizzazioni in Musei, in edifici pubblici e privati, in esposizione in Italia e all'Estero. Dal 2003 inizia a esporre i suoi lavori pittorici. Nel 2004 partecipa alla Biennale del disegno di Pilsen (Rep. Ceca): Nel 2006 vince un concorso internazionale per la realizzazione di 10 sculture in vetro per il Monastero di Mariahilf a Passau ( Germania ). Nello stesso anno partecipa alla mostra Laboratorio Italia curata da Philippe Daverio per il Premio Michetti a Francavilla al Mare. Queste sono solo alcune delle personali di Franco Bianchetti.

“Suono e Segno” programma

Venerdì 17 settembre ore 20.45
Personale, di Franco Bianchetti. “Contrappunti”

Venerdì 17 settembre ore 21.15
al pianoforte, M.o Fausto Bongelli

Venerdì 24 settembre ore 21.15
al pianoforte, M.o Alfonso Alberti

Venerdì 01 ottobre ore 21.15
Trio Albatro Ensemble
al violino M.o Francesco Parrino
al flauto M.o Stefano Parrino
al Pianoforte M.o Alessandro Marangoni

Inaugurazione e concerto Venerdì 17 settembre 2010, ore 20.45

Teatrino di Villa Gonzaga
via L. Greppi, 4 - Olgiate Olona (VA)

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