Centro Culturale ''Le Cappuccine''
Bagnacavallo (RA)
via Vittorio Veneto, 1
0545 280911, 0545 280913 FAX 0545 280921
WEB
Edgardo Saporetti
dal 16/9/2010 al 27/11/2010
tutti i giorni 10-12 e 15-10, chiuso lunedi' e post-festivi

Segnalato da

Monica Facchini




 
calendario eventi  :: 




16/9/2010

Edgardo Saporetti

Centro Culturale ''Le Cappuccine'', Bagnacavallo (RA)

Sguardo sul tramonto dell'Ottocento. Il percorso espositivo, costituito da una sessantina di opere provenienti dall'Italia e dall'estero, ripercorre la breve ma straordinariamente intensa carriera del pittore, che tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento ha attraversato alcune tra le piu' importanti scuole pittoriche d'Europa.


comunicato stampa

Sarà inaugurata venerdì 17 settembre alle 21 la mostra Edgardo Saporetti. Sguardo sul tramonto dell’Ottocento, allestita presso il Museo Civico delle Cappuccine a cura del conservatore del museo, Diego Galizzi, con il supporto dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Il Museo Civico delle Cappuccine, da qualche anno impegnato in un programma di recupero e valorizzazione di alcune personalità artistiche native o che hanno operato a Bagnacavallo, dopo la fortunata esposizione antologica dedicata al pittore Giuseppe Rambelli, svoltasi nell’autunno 2009, presenta ora al pubblico una grande mostra di ricerca finalizzata al recupero e alla valorizzazione dell’attività artistica di un altro pittore di origini bagnacavallesi: Edgardo Saporetti (Bagnacavallo 1865 – Bellaria 1909). L’intenzione è quella di proseguire l’esperienza di eventi espositivi che illustrino al pubblico i risultati delle ricerche svolte dal museo su pittori o, più in generale, su fenomeni artistici che sono espressione di questo territorio e che lo qualificano come territorio a vocazione e di alta tradizione artistico-culturale.
La mostra giunge esattamente un secolo dopo l’ultima rassegna antologica dedicata al pittore, quella di Firenze del 1910. Il percorso espositivo, fatto di una cinquantina di opere provenienti da tutta Italia e dall’estero, ripercorre la breve ma straordinariamente intensa carriera del pittore, che tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento ha attraversato alcune tra le più importanti scuole pittoriche d’Italia e d’Europa, operando e ottenendo riconoscimenti in varie città, come Roma, Napoli, Firenze e Londra. Si tratta di una mostra di grande interesse, da cui emerge una personalità decisamente complessa, in cui convivono un forte talento artistico e una costante inquietudine professionale e personale, che lo condurrà a intraprendere un’esistenza travagliata, segnata dalla continua ricerca di nuovi stimoli, nuovi progetti, nuove avventure. Accanto a ciò spicca un’indole decisamente geniale che si manifesta anche al di fuori del campo strettamente artistico.

Figura fino a oggi quasi sconosciuta quella del Saporetti, nonostante si possano ammirare pochi apprezzati frammenti della sua attività pittorica in alcuni musei italiani, dal Museo d’Arte della Città di Ravenna al Museo Civico Filangieri di Napoli.
Edgardo Saporetti nacque a Bagnacavallo nel 1865, figlio di Pietro Saporetti, pittore e docente all’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Figlio d’arte, dunque, e infatti la sua parabola artistica iniziò molto precocemente, prima sotto gli insegnamenti impartiti dal padre, poi con la brillante frequentazione dell’Accademia ravennate, dove ottenne premi e riconoscimenti.
Presumibilmente per impulso del padre, che certamente godeva di numerose amicizie negli ambienti artistici nazionali, Edgardo uscì ben presto dalla dimensione locale per esplorare con entusiasmo alcune delle scuole pittoriche più attive dell’epoca. Poco più che quindicenne lo ritroviamo a Roma, presso il pittore Cesare Mariani, già “pittore ufficiale” di Pio IX e direttore dell’Accademia di San Luca, poi a Napoli, dove avrà modo di frequentare in privato lo studio di Domenico Morelli, inserendosi a tutti gli effetti in quella schiera di pittori che aderirono agli insegnamenti del caposcuola della pittura napoletana del secondo Ottocento. Nella luminosità del golfo partenopeo Edgardo troverà una felice stagione artistica, che lo porterà a realizzare svariate scene di genere in chiave verista e diversi ritratti, anche per la più alta aristocrazia partenopea.
In seguito lo svolgersi della sua carriera si fa sempre più inquieto e burrascoso, ricco di frequentazioni ad alti livelli (sappiamo che ebbe modo di realizzare i ritratti di re Umberto I, della regina Margherita e dell’allora principe Vittorio Emanuele III), ma anche di fallimenti e di coinvolgimenti in affari e relazioni “pericolose” che lo indussero ben presto a lasciare il Paese per alcuni anni e tentare la fortuna a Londra. Passata la burrasca, al suo rientro in Italia ebbe l’incarico di professore aggiunto di pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze (1903) ed ebbe alcuni incarichi di prestigio: tra questi alcune realizzazioni per Vittorio Alinari, dalle illustrazioni della “Divina Commedia” edita nel 1903 a uno splendido ciclo di Via Crucis. Saporetti morirà prematuramente a 44 anni, lasciando incompiute alcune opere ma soprattutto una carriera in parte ancora inespressa, che avrebbe certamente raggiunto altri pregevoli traguardi.

Inaugurazione venerdì 17 settembre, alle 21.00. Per l'occasione sarà presentato il riallestimento della Pinacoteca Antica.

Museo Civico delle Cappuccine
via Vittorio Veneto, 1a
Bagnacavallo (RA)
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 10
chiusa il lunedì e i post-festivi.
Durante la festa di San Michele, 24, 27, 28 settembre, ore 10.00 - 12.00, 15.00 - 18.00 e 20.00 - 23.30; 25, 26, 29 settembre, ore 10.00 - 12.00 e 15.00 - 23.30.
ingresso libero

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