Quintocortile
Milano
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Evelina Schatz
dal 20/9/2010 al 4/10/2010
mart-giov 17-19

Segnalato da

Quintocortile




 
calendario eventi  :: 




20/9/2010

Evelina Schatz

Quintocortile, Milano

Capriccio del cerchio. In esposizione opere in legno, ceramica, specchio, carta, metallo, vetro, tela. Comun denominatore il tondo e la consueta ironia che caratterizza le opere dell'artista russa. A cura di Donatella Airoldi e Mavi Ferrando.


comunicato stampa

a cura di Donatella Airoldi, Mavi Ferrando

Opere in legno, ceramica, specchio, carta, metallo, vetro, tela.
Comun denominatore il tondo e la consueta ironia che caratterizza le opere dell'artista russa.

Del cerchio
“L’avventura del cerchio, ovvero il punto fermo.
Intuirono allora i pitagorici. Perché il cielo si muove con un movimento circolare? chiede Plotino; perché imita l'intelligenza è la sua risposta. Come un astrofisico contemporaneo, scrive il poeta Omar Khayyam: poiché la Ruota del cielo non ha mai girato secondo il volere di un saggio, cosa importa contare sette o otto cieli? Fu-Shi fu il primo mitico sovrano cinese, a lui viene attribuita l'invenzione della scrittura, della musica e dello strumento con cui Yu il grande misurò il mondo. La figura del cerchio allora simbolizza anche i diversi significati della parola: un primo cerchio ne simbolizza il significato letterale, un secondo cerchio il significato allegorico e un terzo cerchio quello mistico. Nel buddismo Zen troviamo spesso disegni di cerchi concentrici, che rappresentano l'ultima tappa del perfezionamento interiore, l'acquisizione dell'armonia dello spirito. Jung ha mostrato che il simbolo del cerchio è un'immagine archetipica della totalità della psiche, il simbolo del Sè.
Il cerchio è figura che sovrasta il flusso del tempo, misteriosa e trasversale… “
Evelina Schatz

Il cosmo di Evelina Schatz
L’arte di Evelina Schatz rappresenta il singolare epicentro di una possente corrente energetica, da cui si dipartono cerchi che fanno fibrillare la coscienza di lettori, spettatori, artisti e storici dell’arte. Evelina Schatz è iniziatore e catalizzatore di innumerevoli imprese e progetti, e senza posa genera e sviluppa nuove idee. La sua poliedrica attività creativa non si muove in cerchio, ma secondo una spirale che si viene via via allargando e che punta al geroglifico dell’infinito. A ogni giro, la spirale si impregna dell’intera eredità delle fasi precedenti e conduce l’autore a un livello nuovo, schiudendogli le porte delle mosse successivi.

Non è un caso che il cerchio rivesta nella produzione di Evelina Schatz tale rilevanza: è impegnata nella creazione di una biblioteca universale sferica, in cui la pagina su cui scrivere è rappresentata dal nostro pianeta. Metaforicamente, ha realizzato questo progetto con il ciclo di poesie scritte su globi di legno. In un altro progetto, i testi si spostano su dischi di zinco e sono ordinati in una biblioteca lunare. Conducendo lettori e spettatori verso orbite cosmiche che aprono la via alle stelle. Implacabile orbita recita il titolo di uno dei libri del artista-poeta.
Mikhail Pogarskij

Nel cerchio di Evelina Schatz
Capriccio ovvero estro, bizza, ghiribizzo.
Nelle opere di Evelina Schatz il capriccio è potenza armonizzata al desiderio e l’opera risulta estro incondizionato.
Evelina Schatz ci sorprende nell’eleganza disseminata del cerchio, legni recuperati, levigati, composizioni di architetture, locomotive frontali cerchiate con il rosso e la città annebbiata che svanisce. Vi sono tondi perfetti dai quali fa capolino, come nel manto nevoso illibato un fiore prosciugato ed eterno. Il doppio di tutti noi che trova nel cerchio la ripetizione continua, un continuum di rinascita illimitata, forme di circuito vitale che non impongono la propria fine. Fusione di mondi, collage, ritratti, ritocchi, fotografie inserite in mondi tutto-tondo a volte tridimensionalmente fuse a piccoli globi uniformi. Nascondere il proprio viso con un tondo, piatto o obliquo, affinché l’essere scappi, fili via, sia irriconoscibile e possa ricomporsi con identità differenti e molteplici, uomo, donna, vegetale o belva.

Eppure nel cerchio possiamo essere l’uno e il suo opposto. Innocenti e colpevoli, seducenti e orridi, vittoriosi e persi, prede e assassini. Il capriccio del cerchio è un travestimento della forma, la possibilità di essere ogni cosa in ogni luogo. Evelina Schatz in questa mostra non vuole fare sottrazioni, non ci propone parti d’ombra, ma la compiutezza circolare di ogni frammento, con il cerchio che diventa contenitore del tutto, luce e ombra, e parte dello stesso indimenticato destino. La forma perfetta che ritorna possente e delicata dove tutto è possibile e inversamente probabile. Evelina Schatz cerchia con il coltello della vita la saggezza silenziosa dei savi.
Donatella Airoldi

Evelina Schatz è nata sul mare di Odessa, lì dove l’Occidente incontra l’Oriente, da genitori di culture diverse. Figlia d’arte, vive da tempo in Italia. Dal 1998 la sua vita scorre fra Milano e Mosca. Poeta e scrittore bilingue, scrive in italiano e in russo. Artista e performer, saggista, storico e critico dell’arte, regista e scenografo, insomma, poligrafa, suoi saggi, scritti di narrativa e di teatro sono stati pubblicati in Italia, in Russia e in altri paesi. Curatore di mostre e eventi d’arte contemporanea. Ha collaborato diversi anni con il Corriere della Sera. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia. Opera omnia della sua poesia in lingua russа è uscita nel 2005 per la casa editrice Russkij Impuls (Mosca), accompagnata da una imponente pubblicazione di tre studiosi, A.Golovanova, V.Kalmykova, G.Kulakin Archeologia del poeta. Dizionario delle immagini di Evelina Schatz. Compositori italiani e russi hanno tradotto in musica molte delle sue poesie e prose poetiche, eseguite in numerosi concerti in tutt’il mondo, trasmessi alla radio e alla televisione. A partire dalla Biennale di Venezia nel 1978, ha esposto in Italia e all’estero libri-oggetto, edizioni numerate e in copia unica, opere di poesia visiva. Nel 1996 inizia a lavorare su opere plastiche, creando poesie-sculture, ceramiche e assemblaggi di materiali e segni che chiama re-melt. Operando in più campi dell’espressione artistica, è arrivata a un linguaggio in cui poesia, scultura, assemblaggio e collage, teatro e performance si mescolano in un unico oggetto artistico. Ha creato due minuscole e preziose case editrici kārwānSamizdat (libri in serie numerati manufatti) e caffèLadomir, curando design personalmente. I suoi lavori si trovano nei musei e nelle collezioni private in diversi paesi.

EVENTI IN MOSTRA:
martedì 28 settembre alle ore 18,30 presentazione del libro di Bruno Galluccio ‘VERTICALI’, ed. Einaudi e performance di Alberto Mori

martedì 5 ottobre alle ore 18,30 serata di lettura e musica ‘Al ballo dei cerchi’

tra i poeti: Antonella Anedda Roma, Maria Attanasio Sicilia, Franco Buffoni Roma, Bruno Galluccio Napoli, Josif Galperin Mosca, Franco Gordano Cosenza, Adele Desideri Milano, Alberto Mori Crema, Akim Sambaev Mosca, Evelina Schatz Mosca-Milano, Stefano Soddu Milano, Fausta Squatriti Milano, Tibe Varese, Pier Paolo Venier Trieste-Milano, Simone Zanin Pordenone

inaugurazione: martedì 21 settembre alle ore 18,30
alle 19,30 performance di Tibe
alle 20,00 Trio Jazz Cortellessa (gt), Valdina (dr), Cappelletti (bs)

Galleria Quintocortile
Viale Col di Lana 8 - Milano
orario: martedì - giovedì dalle 17,00 alle 19,00
Ingresso libero

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Giorgio Celon
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