Due mostre: 'Dal mestiere all'opera' presenta una selezione di cento stampe originali, le piu' celebri accanto ad altre praticamente inedite, proponendo una rilettura critica e aggiornata e mostrando come la bellezza apparentemente spontanea delle immagini di Doisneau fosse frutto di un formidabile intuito. Le immagini di 'Palm Springs 1960', presentate per la prima volta in Italia, mostrano un aspetto poco noto del grande fotografo.
Un cantore della vita di tutti i giorni che alla forza del verso epico preferiva
quella sommessa della strofa rozza ma arguta. Questo era Robert Doisneau.
Al suo genio garbato e lucido, alla sua fotografia tenera e divertente, Forma
rende omaggio con due mostre: Dal mestiere all’opera e Palm Springs 1960.
Nato nel 1912 a Parigi, da questa città Doisneau non si staccò mai del tutto.
Parigi come mondo, la fotografia come pretesto, la curiosità come spinta e
la leggerezza come stile: nessuno come lui ha realizzato foto indimenticabili
cogliendo sempre un punto di impalpabile equilibrio, frutto di una sapienza
rara, meticolosamente perseguita.
Dal mestiere all’opera presenta una selezione di cento stampe originali, le
più celebri accanto ad altre praticamente inedite. L’ampia selezione, arricchi-
ta da documenti privati e testimonianze raccolte con l’aiuto amorevole delle
figlie del fotografo, propone una rilettura critica e aggiornata e mostra come la
bellezza apparentemente spontanea delle immagini di Doisneau fosse frutto
di un formidabile intuito, di grande esperienza, di lavoro sapiente. Il passaggio
dal mestiere all’opera avviene con la gravità insospettabile di chi riusciva a
fermare sulla pellicola i frammenti di un mondo di cui voleva provare l’esi-
stenza.
Ma oltre le strade di Parigi, dove ritraeva amanti e bambini, Doisneau ha realiz-
zato sorprendenti e inaspettate fotografie a colori. Nel 1960 la rivista Fortune
lo incarica di raccontare la vita di una città, nata come un fiore sgargiante
nel deserto della California: Palm Springs. Doisneau accetta la sfida e tra la
sabbia del deserto, le palme, il cielo blu cobalto, gli abiti chiassosi, i cocktail e
i campi da golf, compone il suo personale sogno americano in un’esplosione
di colori. Le immagini di Palm Springs 1960, presentate per la prima volta in
Italia, mostrano un aspetto poco noto del grande fotografo e sorprenderanno
anche il visitatore più esperto.
Giocoliere, funambolo, illusionista forse per troppo realismo: ironizzando su
di sé, Doisneau affermava di affrontare il lavoro come fosse l’unico antidoto
all’angoscia di non essere. Questo è la cifra del grande fotografo che voleva
realizzare il suo lavoro come fanno gli artisti di strada, con pudica lucidità.
Immagine: Robert Doisneau, L’automobile rotta, 1960, Atelier Robert Doisneau, Parigi
Inaugurazione: 21 settembre 2010 ore 19
Forma - Centro Internazionale di Fotografia
piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano
mar-dom 10-20, gio-ven fino alle 22
Ingresso: 7.50 euro, ridotto 6 euro, scuole 4 euro