No politics, no war, just simple stories. Per il ciclo 'unosolo-project', in esposizione i lavori che Crispino ha realizzato durante la sua ultima residenza a Gerusalemme, frutto di una rielaborazione di materiali appartenenti al suo archivio familiare legato alla guerra del Libano del 1984. La mostra inaugura la nuova sede milanese della galleria.
In occasione dell’inaugurazione della nuova sede milanese, unosolo, la project room di 1/9 unosunove, è lieta di annunciare la mostra personale di Raffaella Crispino (1979, Napoli).
No politics, no war, just simple stories presenta i lavori che l’artista ha realizzato durante la sua ultima residenza presso il JCVA di Gerusalemme e frutto di una rielaborazione di materiali appartenenti al suo archivio familiare legato alla guerra del Libano del 1984. Oggetti e immagini provenienti da temporalità diverse vengono qui messi in relazione per di aprire una nuova narrazione. Il titolo nega e al tempo stesso conferma una situazione di conflitti a cui fa eco l’interesse dell’artista verso i grandi temi raccontati attraverso una diretta esperienza su campo e storie di vita quotidiana.
Raffaella Crispino si interroga costantemente sui luoghi in cui si trova, ne osserva le caratteristiche rispettandone le diversità, porta alla luce contraddizioni e svela possibili affinità con il proprio luogo di origine e la propria storia personale. Lavori fotografici, archivi di immagini e oggetti ritrovati durante i frequenti viaggi, video ed installazioni ci restituiscono uno sguardo sulle culture israeliana e palestinese, il racconto di un viaggio che diventa un attento ritratto sociale, antropologico e politico senza mai perdere di vista il lato più emotivo e spontaneo.
Tra i lavori in mostra, il video Lebanon 1984 condensa il tema del conflitto, il fascino verso quelle terre orientali e una forte componente privata. Si tratta di una rielaborazione di un lungo film amatoriale realizzato dal padre dell’artista ai tempi in cui egli pilotava gli elicotteri dell’ONU durante la guerra del Libano nel 1984. Immagini di gente del luogo, voli e salvataggi in elicottero si alternano con scene goliardiche tra colleghi, accompagnate da una personale selezione musicale scelta degli stessi protagonisti. Un opera-reperto che nella leggerezza e spensieratezza dei suoi elementi racconta un quotidiano speciale con toni nostalgici, ironici, comici, e spesso anche eroici.
Raffaella Crispino vive e lavora a Napoli. Si è laureata in Arti Visive presso lo IUAV di Venezia e in scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Ha vinto due borse di studio con la New York University e con l'università UdK di Berlino. Lo scorso gennaio è stata invitata alla residenza artistica del JCVA di Gerusalemme curata da Nirith Nelson. Precedentemente ha partecipato alle residenza artistica del CCA-Kitakyushu in Giappone e del Casino Luxembourg. Tra le piu recenti mostre personali ricordiamo: Senza Titolo (Inno Nazionale Italiano), a cura di Sottobosco, Chan Arte, Genova (2009); Transit 3, a cura di A. Rispoli, M. Sheleff e E. Viola, CCA Contemporary Art Center, Tel Aviv (2009); La Casa dei Sette Conti, a cura di Jota Castro, One Piece Contemporary Art Gallery, Roma (2007). Attualmente partecipa alla Biennale di Paesaggistica di Bat-Yam in Israele con un’installazione urbana permanente.
Inaugurazione: mercoledì 22 settembre 2010 ore 18
Galleria 1/9 unosunove
Via Broletto 26, Milano
mar-ven 15-19 o su appuntamento
Ingresso libero