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18/9/2002

Giorgio Cattani

Lattuada Studio, Milano

Grande continuita' con spirito di ricerca il cammino sull'arte di Giorgio Cattani.
Protagonista agli inizi degli anni ottanta con il C.V.A Palazzo dei Diamanti di Ferrara nella video arte italiana che lo vede presente nelle maggiori manifestazioni internazionali: dal Centre George Pompidou di Parigi alla Biennale di Sao Paulo in Brasile, dal video premiato al Festival del Cinema di Locarno, alla Galleria d'Arte Moderna di Bologna.
Cattani attualizza quel progetto proponendo video installazioni e film video che lo portano alla presenza di Documenta Otto a Kassel con l'attenzione di Vittorio Fagone all'esposizione alla Bleeker Gallery di New York, dove inizia il percorso di lavoro insieme ad Achille Bonito Oliva. Di grande impatto e' la sua proposta alla 23esima Biennale di Venezia.
Attenta e presente e' la critica italiana ed internazionale alla sua proposta fuori dal coro con numerosi interventi di descrizione ed analisi, ricordiamo alcuni nomi: Francesca Alfano Miglietti, Giacinto di Pietrantonio, Vittoria Coen, Marisa Vescovo, Giuseppe Frazzetto, Marco Meneguzzo, Pierre Restany, ecc.. Ammon Barzel lo invita ad esporre al Museo Pecci di Prato nella rassegna "Spazi 88 ". Anticipa l'intreccio di varie discipline proponendo mostre dove la pittura si coniuga sempre piu' alle atmosfere installative, numerose sono le gallerie e gli spazi museali che ospitano le sue opere, da Vienna a Barcellona da Madrid a Basilea a Roma. Consolidando un rapporto storico, lo Studio Lattuada propone con questa mostra lavori pittorici di grande suggestione e forte riferimento all'attualita'.

"...si e' spento il monitor, rimane l'ultimo abbaglio di luce di una tecnologia malata. Il navigatore sembra perdersi, poi si accorge che e' il mare perso: allora frammenti di memoria si muovono sopra il tumulto dell'oggi, lampi di desideri assopiti danno corpo alla nave del sogno, la stiva tiene i ricordi, allora, i quadri sono cartoline (immagini) sdrucite su intimita' consumate (logorate) non tutto e' a fuoco, la nitidezza acceca, allora sono i contorni che rendono forma il segno. Pigmenti non maturati ed ossidi colorati cancellano l'orizzonte e parlano del qui. Le immagini sono terre perse dove contenitori fluttuanti rimandano al reperto contemporaneo, non chiedono supporto, sono vuoti a perdere, il mito e' cancellato (dimenticato) ma traspare il vissuto, e' questo che chiede parola. L'arte e' un partire per un non so dove, l'unica certezza e' il viaggio non l'approdo..."

Per Mare Perso

Ho salutato Achille a Roma al ristorante Santa Lucia, il fumo del suo sigaro accompagnava un bicchiere di vino rosso che Bartolo portava dalle sue terre, sono arrivato al porto di Civitavecchia e quella grande barca piena di umori, di odori e di colori, ha salpato verso il porto di Alghero. Li' il fumo di un altro sigaro, quello di Nicola, mi ha fatto strada verso Sassari, e sono state altre parole, e sono stati altri profumi. Sempre l'idea di essere in un non lougo con quelle navi che lambivano l'intenso mare della Sardegna, continui viaggiatori, perenni viaggianti ognuno con i propri sogni e con il proprio pensiero, ma la' tutti confusi nell'alto del mare. Altro porto quello di Taormina dove l'anima abbraccia la storia, ritrovo Giuseppe, conosco Enzo, poi il mare dall'alto e quella terrazza infinita che attorno a wisky eleganti e granite colorate con Nicola, Fernando, Antonio, nuotiamo nel vortice dell'arte. Il mare e' perso o sono persi i marinai, non c'e' piu' bisogno di grandi capitani, troppe volte le grandi navi sono uscite fuori rotta, allora, c'e' voglia di quella piccola barca dimenticata, di quei remi che mani vissute modellano come magiche sculture e c'e' l'immenso desiderio di nuotare sopra quei colori dimenticati.
Poi il cielo verso Milano da Flavio e Fiorella.

VERNICE: giovedi' 19 settembre 2002 ore 19.00 fino a fine ottobre 2002
Lattuada Studio Via dell'Annunciata n.31
ORARI: mar-sab. 11.00-13.00/16.00-19.30 dom-lun chiuso

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