Alice Angossini - Triennale di Milano Ufficio Stampa e Comunicazione
In occasione del centenario della fondazione della nota casa automobilistica, l'esposizione punta a ripercorrere la presenza dell'Alfa Romeo sullo sfondo delle vicende culturali e sociali dell'Italia, con l'idea di mostrare piu' che l'automobile con la sua industria e la sua tecnologia, l'immaginario che la accompagna, fatto di desideri e di quotidianita'.
a cura di Francesco Casetti
La Triennale di Milano presenta Il segno Alfa, una mostra a cura di Francesco
Casetti in occasione del centenario della fondazione della nota casa
automobilistica.
L’esposizione punta a ripercorrere la presenza dell’Alfa Romeo sullo sfondo
delle vicende culturali e sociali dell’Italia, con l’idea di mostrare più che
l’automobile con la sua industria e la sua tecnologia, l’immaginario che la
accompagna: un immaginario che da un lato si nutre di desideri, e dall’altra
parte affonda le proprie radici nella quotidianità. Le automobili dell’Alfa Romeo
– oggetti che uniscono eleganza e utilità, raffinatezza e praticità, innovazione
e prestazione – sono qualcosa che tutti hanno sognato, e che molti hanno
posseduto.
La mostra vuole suscitare nello spettatore due atteggiamenti congiunti: lo stupore,
ma anche il piacere di riconoscere – e di riconoscersi. Nelle singole sale,
ciascuna dedicata ad un decennio, le automobili esposte dialogano con documenti
fotografici, con opere d’arte, con oggetti quotidiani, con elementi del paesaggio
urbano, con i film del periodo. Il risultato è quello di restituire lo spirito del
tempo lungo tutto un secolo.
Questo dialogo è accentuato dalla presenza di nove video a cura di Valeria Palermo,
ciascuno dedicato ai singoli decenni, con scene da documentari ma anche da pellicole
conosciute o meno note che lo spettatore potrà riscoprire attraverso rapidi
frammenti. Seguendo il filo di una cronologia ragionata, composta appositamente da
Peppino Ortoleva, storico di media e del costume, il dialogo si estende anche alla
storia politica, sociale e culturale del Paese, ben rappresentata da alcune prime
pagine del Corriere della Sera con riferimenti a eventi politici cruciali per il
periodo.
In ogni sala troveremo anche alcune opere rappresentative delle tendenze
estetiche del Novecento – nel tentativo di far interloquire la creatività
artistica con la creatività alla base dell’oggetto meccanico. Tra gli artisti
presenti in mostra: Valerio Adami, Giorgio De Chirico, Fortunato Depero, Mimmo
Paladino, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Mario Sironi. Infine si troveranno alcuni
oggetti che si sono fatti strada in ogni stagione – oggetti preziosi basati su un
lavoro di design, oggetti qualunque in cui si manifesta il bisogno di bellezza e di
decoro.
Il titolo Il segno Alfa richiama non solo la casa automobilistica ma anche la prima
lettera dell'alfabeto greco – quasi a sottolineare come ogni vettura, oltre che un
oggetto concreto, è anche un emblema. "Il segno Alfa" fa dunque riferimento alla
capacità dell'Alfa di farsi segno, di lasciar un segno, e di essere un segno che
viene prima di tutti in modo concreto, ma anche sul piano dell'immaginario.
L’immagine della mostra è una rielaborazione grafica di un disegno inedito di
Fortunato Depero con un’automobile in velocità. Il disegno sarà anche presente
in mostra. La mostra sarà avvolta da una musica di sfondo per tutte le sale,
composta appositamente dal maestro Giovanni Albini.
Ufficio stampa e comunicazione: Antonella La Seta, Responsabile
Alice Angossini, Marco Martello, Mattia Pozzoni
T. +39 0272434.205/247/240 | F. +39 0272434239 press@triennale.org
Immagine: 8C 2900 B Le Mans 1938
Inaugurazione 23 settembre ore 19.00
Conferenza stampa 23 settembre ore 11.30
Triennale di Milano
viale Alemagna, 6
Orario martedì-domenica 10.30-20.30
Giovedì e venerdì 10.30-23.00
Ingresso libero