Marc Chagall
Salvador Dali'
Giorgio de Chirico
Paul Delvaux
Max Ernst
Rene' Magritte
André Masson
Joan Miro'
Man Ray
Alberto Savinio
Yves Tanguy
Fernando Botero
Umberto Boccioni
Arnold Bocklin
Paul Klee
Max Klinger
Plinio Nomellini
Gaetano Previati
Sandro Chia
Mimmo Paladino
Julian Schnabel
David Salle
Jan Fabre
Damien Hirst
Tony Oursler
Pinot Gallizio
Luca Beatrice
Da Chagall a Fellini. Il sogno e' il tema, il soggetto o il pretesto che ha invaso l'immaginario estetico degli artisti in mostra. Il percorso intreccia il Simbolismo di inizio Novecento con l'arte contemporanea e i diversi 'surrealismi' e con alcune delle piu' suggestive espressioni del cinema. Marc Chagall, Salvador Dali', Giorgio de Chirico, Max Ernst, Rene' Magritte, Yves Tanguy, Fernando Botero... dialogano con le prime esperienze visionarie di Umberto Boccioni, Arnold Bocklin, Paul Klee, Max Klinger, Plinio Nomellini, Gaetano Previati. Infine il panorama contemporaneo con le esperienze pittoriche della Transavanguardia - Sandro Chia, Mimmo Paladino, Julian Schnabel, David Salle - e le suggestioni proposte da video, installazioni e sculture di artisti come Jan Fabre, Damien Hirst, Tony Oursler, Pinot Gallizio.
a cura di Luca Beatrice
L’universo onirico è stato ed è il contenitore dal quale attingere per interpretare le utopie e le fantasie che
hanno accompagnato i desideri e le sfide dell’uomo moderno. Con la psicanalisi di Sigmund Freud, il sogno, o
meglio l’inconscio, già introdotto come riflessione teoretica da Cartesio, Locke e Leibnitz, diventa la modalità
espressiva del pensiero irrazionale, ora esplicitato e analizzato nelle sue modalità latenti o manifeste, tra
censure e incomunicabilità. Nel campo delle arti visive, il sogno è stato il teatro di scenografie - surreali e
fantastiche - che si sono tradotte in opere d’arte fortemente simboliche. L’introspezione psichica ha potenziato
l’immaginazione degli artisti dando il via a nuove forme di espressione artistica.
Le teorie dell’inconscio di Freud, riassunte in quello che viene definito il “testo d’avvio” della psicanalisi
(L’interpretazione dei sogni, 1899), aiuteranno André Breton nella stesura del Manifesto (1924) del
Surrealismo così definito: “Automatismo psichico puro, attraverso il quale ci si propone di esprimere, con le
parole o la scrittura o in altro modo, il reale funzionamento del pensiero. Comando del pensiero, in assenza di
qualsiasi controllo esercitato dalla ragione, al di fuori di ogni preoccupazione estetica e morale”.
Il sogno è il tema, il soggetto o il pretesto che ha invaso l’immaginario estetico degli artisti scelti da
Luca Beatrice per costruire il percorso espositivo di una mostra che intreccia il Simbolismo di inizio
Novecento con l’arte contemporanea, i diversi “surrealismi” con alcune delle più suggestive
espressioni del cinema.
Le opere di questi artisti prenderanno posto come su un palcoscenico, allestito negli spazi espositivi
della Galleria Nazionale dell’Umbria.
Alcuni dei più rappresentativi esponenti del movimento surrealista insieme agli artisti che nel cuore del
Novecento si sono misurati con il mondo dell’inconscio – Marc Chagall innanzitutto e poi Salvador Dalì,
Giorgio de Chirico, Paul Delvaux, Max Ernst, Renè Magritte, André Masson, Joan Mirò, Man Ray,
Alberto Savinio, Yves Tanguy, Fernando Botero – dialogheranno con le prime esperienze visionarie legate
al sogno, presenti in mostra con opere di Umberto Boccioni, Arnold Böcklin, Paul Klee, Max Klinger,
Plinio Nomellini, Gaetano Previati, mentre il panorama contemporaneo farà da compendio al tema con le
esperienze pittoriche della Transavanguardia italiana e internazionale – Sandro Chia, Mimmo Paladino,
Julian Schnabel, David Salle – e le suggestioni proposte da video, installazioni e sculture di artist-star
del nuovo millennio – Jan Fabre, Damien Hirst, Tony Oursler, Pinot Gallizio.
Particolarmente rappresentativa è la presenza di Chagall, di cui sono esposte 6 opere di grande impatto e
qualità pittorica, interpretando così, insieme a Fellini uno dei ruoli principali nel Teatro del Sogno che Luca
Beatrice metterà in scena a Perugia, tra arti figurative e cinema.
Una parte fondamentale dell’esposizione sarà infatti dedicata al cinema: il surrealismo di Luis Buňuel,
l’assurdo di Samuel Beckett, “Sleep “di Andy Warhol e la sua controparte odierna di Sam Taylor Wood,
“Spellbound” (Io ti salverò) del 1954 di Alfred Hitchcock – la cui sequenza del sogno è stata realizzata da
Salvador Dalì - con un importante omaggio a Federico Fellini, di cui, oltre ai film “I clown” e “La città delle
donne”, verranno proposti manifesti e disegni originali del suo famoso “Libro dei sogni”.
Con questa esposizione Perugia conferma la propria vocazione a palcoscenico d’arte internazionale e
metatemporale proponendo, per il prossimo autunno, un’esposizione dedicata all’arte contemporanea
(storicizzata e non) che volutamente fuoriesce dal binario in gran parte già percorso – e con grandissimo
successo - dei maggiori interpreti della pittura e della scultura umbra (Arnolfo di Cambio, Perugino,
Pintoricchio, Cerrini). La mostra perugina corona un percorso iniziato “intra moenia” già da alcuni anni e volto
alla ricerca di una nuova identità culturale, aperta ad accogliere le sollecitazioni provenienti dal fermento che
attraversa la società contemporanea in tutti i settori della cultura: arte, letteratura, cinema, architettura ecc.
Una mostra, dunque, che rivela un “sogno” in procinto di diventare “realtà”.
La mostra è promossa dal Comune di Perugia in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali, la Regione Umbria, la Provincia di Perugia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
L’organizzazione è affidata a Civita e la realizzazione del catalogo all’editore Giunti.
Ufficio Stampa Civita
Barbara Izzo-Arianna Diana
Tel 06 692050220-258
e-mail izzo@civita.it
Anteprima stampa 24 Settembre 2010, ore 11.30
Galleria Nazionale dell'Umbria
Corso Vannucci 19, Perugia
La mostra è aperta:
Dal martedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 19.30.
La biglietteria chiude alle 18.30
La mostra è chiusa il lunedì, 25 dicembre e 1° gennaio
Aperto lunedì 27 settembre, 1° novembre, 6 e 27 dicembre e 3 gennaio.
Biglietti: Intero € 9,00, Ridotto € 7,00
per minori di 18 e maggiori di 65 anni, gruppi di oltre 15 persone, universitari con tesserino, possessori della Card Perugia Musei e titolari di apposite convenzioni
Ridotto speciale € 3,00 per scuole elementari medie e superiori
Gratuito per minori di 6 anni, due insegnanti accompagnatori per classe, giornalisti con tesserino, disabili con un accompagnatore.
Cumulativo € 10,00 valido per l'ingresso in mostra e nella Galleria Nazionale dell'Umbria
Prenotazioni
La prenotazione è obbligatoria per gruppi e scolaresche
ordinaria € 1,00 a persona
scuole € 0,50 per ogni studente