Lo scrigno delle consuetudini. La personale dell'artista e' la sesta mostra del progetto "Il museo dei musei" ideato dal curatore Carlo Franza. Quaranta opere tra dipinti e carte sintetizzano il suo percorso, che parlano della realta', del tempo, del consumarsi della materia.
a cura di Carlo Franza
Ha preso il via, all’interno dello storico “Palazzo Borghese” di Firenze il nuovo progetto, dal titolo “IL MUSEO DEI MUSEI”, un percorso artistico internazionale ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte di piano internazionale Prof. Carlo Franza. Questa mostra dal titolo “Lo scrigno delle consuetudini” è la sesta del nuovo percorso, imponendosi come evento di singolare importanza culturale in quanto è desiderio del curatore proporre in una città d’arte come Firenze nomi di rilievo dell’arte contemporanea, capaci di dettare e significare gli svolgimenti più intriganti del fare arte nel terzo millennio. L’esposizione curata dall’illustre Storico dell’Arte di fama internazionale, Prof. Carlo Franza, che firma anche il testo in catalogo dal titolo “Lo scrigno delle consuetudini ”, riunisce quaranta opere, talune anche grandi, dell'artista italiana Francesca Scalisi, apparsa da tempo agli occhi della critica internazionale come una delle figure più effervescenti del new informel .
Nel corso della serata inaugurale si terrà la Performance da “ Imperdonate” di Liliana Ugolini, Morgana Edizioni. Lettura di monologhi in poesia a cura dell’ autrice, Improvvisazioni al flauto di Laura Manescalchi
Scrive Carlo Franza (Master Beni Culturali IED MILANO): “Tracce, scritture, articolazioni, la pittura come schermo delle proprie storie e del proprio sentire. Queste opere dipinte raccontano di notazioni legate alla simbologia del tempo, al consumarsi della materia e del mondo, svelando il grado di tensione delle immagini, il ritmo interno di dolce eco naturale. E' un estrarre i termini di una edificazione del quadro quale luogo separato, sufficiente a se stesso, di restituzione oggettiva non del reale, certo, ma della potenzialità della pittura. Francesca Scalisi parte dalla realtà, distanziandosene, facendo lievitare tutto in una dimensione di libera fantasia, in un rispecchiamento di luci, di colori, di sensazioni, che traggono la loro forza evocativa da un profondo stato emotivo. Realtà e immaginazione, biografia e pittura. Dipinti e carte carichi di una specie di fiamma, la fiamma della vita o della presenza, dell'esistenza e della realtà. Certe opere sono come parole essenziali, tracciate nel vuoto assoluto e il sensibile è allora il tramite, la scoria di un'immagine che s'attacca alla vita, per non perderla, e cresce e si carica e si fa cuore, ombra, tramestio, solitudine e velo, pulsione e fuoco, lacerazione e assenza. Si avvertirà come spontaneismo e sperimentalismo, lo stesso che ha movimentato Rothko e Wols, ma anche Kline e l'italiano Emblema, sorreggono i muri della materia che diventa pittura, squarciando con i toni finestre di luce, scritture atmosferiche, impaginazioni serrate di immagini frammento. E' come se la linfa imperfetta ponesse in opera dei corto circuiti, declinando così dilatazioni oltre i limiti della tela e dello spazio, di ciò che ormai possiamo ben definire neonaturalismo astratto”.
Biografia dell'artista
Francesca Scalisi è nata a Salemi nel 1970, ma vive e lavora a Trapani. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Palermo ed oggi è titolare della cattedra di Discipline Pittoriche all’Istituto d’Arte di Trapani. Numerose già le sue presenze in Italia con mostre personali e rassegne di livello come “Gemine muse” e “Stanze monografiche”. Nel 2004 l'illustre Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza la invita nel progetto “Strade d'Europa” a tenere una mostra Personale al Centrale Ristotheatre di Roma; nel marzo 2010 sempre il Prof. Carlo Franza gli cura a Firenze prima all'Otel Ristotheatre una mostra di 40 carte dal titolo “La linfa imperfetta ”, poi in autunno a Palazzo Borghese un'antologica dal titolo “Lo scrigno delle consuetudini”. Ed è sempre il Prof. Carlo Franza a candidarla al Premio delle Arti Premio della Cultura del Circolo della Stampa di Milano edizione 2010.
Cenni biografici del Curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
Immagine: Paesaggio informale, acrilico e collage su tela, 100x80
Inaugurazione: sabato 25 settembre 2010 ore 19
Palazzo Borghese
Via Ghibellina, 110n - Firenze
Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 17, la sera ad eventi