Con la musica in testa. La ricerca pittorica dell'artista approda a un tratto grafico che esplora le caratteristiche somatiche dei suoi soggetti, enfatizzate da un segno sporco, a tratti schizofrenico.
La passione per la musica, tema del progetto al quale lavora da più di un anno, incontra sulla tela, in uno scambio simbiotico, il segno da “ascoltare” con gli occhi e il suono da “vedere” con l’anima.
La ricerca pittorica approda a un tratto grafico che esplora le caratteristiche somatiche dei suoi soggetti enfatizzate da un segno sporco a tratti schizofrenico. Ne coglie così passioni tormenti e vita vissuta.
La “linea di contorno”, che è essenza delle figure, si riavvolge e si “scioglie” in un passaggio dal bianco e nero al colore rivelando luce e ombra in un continuo gioco di sensazioni visive.
Riccardo Brizzi nasce a Grosseto il 3 marzo 1974. Diplomatosi al Liceo Artistico si trasferisce a Firenze dove si laurea in Architettura. In questi anni di formazione guarda al lavoro di artisti come Schiele, Toulouse Lautrec, e alle opere architettoniche di Gaudì, Tadao Ando e Ghery. La passione per la musica cresce parallelamente a quella per il fumetto dal quale trae ispirazione e tecnica. L’amicizia con Guido Guidi, divenuto nel frattempo uno dei più importanti illustratori italiani, favorisce l’approfondimento in questo tipo di disegno. Nel ’96, in qualità di percussionista, entra a far parte di una band musicale, i Magnapasta, che subito catturano l’attenzione di pubblico e critica. Fondamentali risulteranno i consigli e gli insegnamenti di musicisti come Antonio Gentile, Ettore Bonafè, Rocco Zecca. Risalgono a questo periodo anche le collaborazioni con i Bizantina, il gruppo folk-rock Tran de Vie, e con il Teatro di Vincenzo De Caro. Nel 2003 fonda gli ZEV da cui l’anno seguente nasceranno gli Scaramouche, la pagina più bella e anche la più “dolorosa” della carriera musicale di Brizzi. Nel 2005 la band lega il suo nome a Cabo Cavallo, ex frontman dei Litfiba e a Carlo Barducci. Il risultato è un contratto con la EMI e un cd che guadagna velocemente i primi posti sul mercato. Sono gli anni delle tourné come gruppo di supporto ad artisti del calibro dei TOTO, JOVANOTTI e ROY PACI. Il gruppo si scioglierà solo tre anni più tardi, nel 2008. La delusione, come anche la felicità relativa al seppur breve successo avuto, sono oggi raccontate attraverso la pittura. La musica rimane tuttavia una costante nella vita dell’artista che nel 2009 forma un nuovo gruppo, i GAUDI, con cui propone brani popolari e cover italiane di Capossela, Pino Daniele e De Andrè.
Inaugurazione 28 settembre ore 18
In occasione del vernissage si esibiranno i cantautori Jan De Clercq, Carlo Sciannameo e Michele De Filippo. Folk e rock saranno il sottofondo della serata a partire dalle ore 18.30 (fino alle 21).
Zoe
via dei Renai, 13 - Firenze
Dalle 12.00 alle 15.30 e dalle 18.00 alle 1.30
Ingresso libero