Banksy
Shepard Fairey
AJ Fosik
Ron English
Mark Dean Veca
Dalek
Mike Giant
Barry Mcgee
Doze Green
Futura2000
David Ellis
Jeff Soto
Dface
Victor Castillo
Phil Frost,
Space Invader
Jonone
Andrew Schoulz
Jeremy Fish
Dave the Chimp
Will Barras
Jason d'Aquino
Swoon
Jim Houser
James Jean
Retna
Chaz Bojorquez
Mr Jago
Bo130
Microbo
Blu
Ericailcane
Travis Millard
Zedz
Rendo
30 artisti internazionali espongono dipinti, serigrafie, sculture e urban toys. Il tema trattato in mostra e' la differenza che esiste tra le varie categorie della Urban Art: il Pop Surrealism, la Lowbrow, la Street Art, il Writing e la Toy Culture. Opere di Banksy, Dave the Chimp, Ericailcane, Barry Mcgee...
The Don Gallery presenta una mostra collettiva con più di 30 artisti italiani ed internazionali: dipinti, serigrafie, sculture e Urban Toys provenienti dalla collezione privata di Matteo Donini, alias The Don, fondatore e proprietario della galleria.
Il tema trattato è la differenza che esiste tra le varie categorie della Urban Art: il Pop Surrealism, la Lowbrow, la Street Art, il Writing e la Toy Culture. Tra gli artisti presenti spiccano i nomi di: Banksy, Shepard Fairey, AJ Fosik, Ron English, Mark Dean Veca, Dalek, Mike Giant, Barry Mcgee, Doze Green, Futura2000, David Ellis, Jeff Soto, Dface, Victor Castillo, Phil Frost, Space Invader, Jonone, Andrew Schoulz, Jeremy Fish, Dave the Chimp, Will Barras, Jason d’Aquino, Swoon, Jim Houser, James Jean, Retna, Chaz Bojorquez, Mr Jago, Bo130, Microbo, Blu, Ericailcane, Travis Millard, Zedz, Rendo….
‘In Italia esiste un po’ di confusione quando si vuole trattare il tema ‘Graffiti’, in pochi conoscono le differenze tra le correnti chiamate Pop Surrealism, Lowbrow, Street Art, Graffiti e Writing. Da molti anni sono appassionato di Urban art e in questi anni mi sono reso conto che il fenomeno si è evoluto in maniera spropositata. Stiamo ormai assistendo ad un nuovo movimento artistico globale con le sua storia e i suoi protagonisti’. (Matteo Donini)
Street art (in italiano Arte di strada) è il nome dato dai mass-media a quelle forme di arte che si manifestino in luoghi pubblici, spesso illegalmente, nelle tecniche più disparate: spray, sticker art, stencil, proiezioni video, sculture, ecc. La sostanziale differenza tra la street art e i graffiti si riscontra nella tecnica, non per forza vincolata all'uso di vernice spray, e al soggetto non obbligatoriamente legato allo studio della lettera, mentre il punto di incontro che spesso fa omologare le due discipline rimane il luogo e alle volte alcune modalità di esecuzione, oltre all'origine mass-mediatica della terminologia (originariamente semplicemente Writing).
Il writing, anche detto Graffitismo, è una manifestazione sociale, culturale e artistica diffusa in tutto il pianeta, basata sull'espressione della propria creatività tramite interventi sul tessuto urbano. Correlata ad essa sono gli atti dello scrivere il proprio nome d'arte (tag) diffondendolo come fosse un logo. Il fenomeno, ricordando la pittura murale (murales - disegni su muro), è da alcuni ad essa accostato, e viene spesso associato ad atti di vandalismo, poiché numerosi adepti utilizzano come supporti espressivi mezzi pubblici o edifici di interesse storico e artistico.
Lowbrow Art: termine coniato nel 2006 d Robert Williams, pittore e fondatore della rivista Juxtapoz, per identificare un movimento artistico degli anni ’70 nato in California. Lo stile di quest’arte è quello di coniugare la cupezza degli incubi americani con la sensualità delle Pin Up, si caratterizza per il suo tagliente sens of humour, sarcastico che spesso unisce religiosità e kitsch.
Pop Surrealismo: spesso confuso con la Lowbrow Art. Movimento nato alla fine degli anni ’90 e catalizzato intorno alla rivista Juxtapoz, ha come maggiori esponenti Mark Ryden, Todd Schorr, Ron English e Marion Peck. I pop surrealisti creano danze macabre, tele boshiane rivisitate in chiave pop e caratterizzate dall’uso di tinte neogotiche. Fra i collezionisti e gli ammiratori del genere: Jim Jarmush, John Water e Stephen King, fra gli altri.
Con il termine Designer Toys vengono identificati giocattoli e altri personaggi da collezione prodotti in tiratura limitata (normalmente da 50 a 1000 esemplari) e ideati da artisti e designer di tutto il mondo. I materiali con cui vengono realizzati i Designer Toys sono vari, tuttavia la maggioranza dei Toys in commercio è fatta di vinile o plastica. È da segnalare però che per alcune produzioni artigianali si trovano anche figure in legno, ferro e stoffe varie (in questo caso si parla di Plush Toys).Gli autori di queste figure sono illustratori, grafici o designer delle più disparate origini, sia geografiche che stilistiche. La nascita del fenomeno viene solitamente collocata attorno alla metà degli anni ‘90 anche se la vera esplosione in tutto il pianeta è avvenuta nei primi anni del nuovo millennio. Altri termini con cui vengono identificati i Designer Toys sono: Urban Toys, Vinyl Toys, Canvas Toys, Art Toys, Toyz o semplicemente Toys.
Press Elena Bari: press@newrelease.it - 02.47956722
Inaugurazione giovedì 30 settembre dalle 18.00
The Don Gallery
Via Cola Montano 15, Milano
Orario: 12-18.30, domenica e sabato su appuntamento
Ingresso libero