Carte e tele abravisive. I lavori esposti entrano, volutamente, in una dimensione regolata da meccanismi semplici ma particolarmente profondi. Superando il facile inganno dovuto a una apparente e rarefatta gestualita', meditata e ricercata fino quasi a una sua assenza, entriamo in un'altra dimensione nella quale riaffiorano sentimenti inconsci.
"Carte e tele abravisive"
Curatore: Fabrizio Boggiano
Vivere a contatto con il mondo dell'arte permette di essere compartecipi di
profonde emozioni, soprattutto se si parla di arte contemporanea. Questa,
infatti, supera le facili contemplazioni di un passato indiscutibilmente
prestigioso e, nello stesso tempo, protegge dai sogni legati a un futuro troppo
spesso improbabile. Anzi, sapendola leggere, talvolta anticipa il futuro stesso
obbligandoci così a riflettere su cambiamenti già in atto anche se non ancora
visibili. Dipenderà poi da noi fare tesoro di tutto questo al fine di migliorare
noi stessi e il mondo nel quale viviamo.
La mostra qui presentata si inserisce proprio in questo spirito e i lavori
esposti entrano, volutamente, in una dimensione regolata da meccanismi semplici
ma particolarmente profondi. Superando il facile inganno dovuto a una apparente
e rarefatta gestualità , meditata e ricercata fino quasi a una sua assenza,
entriamo in un'altra dimensione nella quale riaffiorano sentimenti inconsci.
Non si parla, e neppure mi interessa farlo, di estetica del segno, ma,
piuttosto, di un segno che graffia prima il cuore e poi la mente, ricordandole
di essere ancora viva e presente nel mondo. Un gesto che il "nostro" amabile
artista (e non potrebbe essere altrimenti) traccia su tele e carte abrasive. Le
quali, magicamente, diventano "abrasive". Il lavoro di Alberto Berliat non ha la
presunzione di purificarci ma, al di là degli appiattimenti mediatici tendenti a
scollarci dalla realtà , mostra chiaramente che, nonostante tutto, siamo ancora
vivi. La forza di queste opere regala profonde e inaspettate emozioni e sono
convinto che, fermandovi per alcuni istanti di fronte a esse, in silenzio,
potrete sentire di nuovo battere il vostro cuore. Così come, se vi guarderete
semplicemente intorno, riconoscerete, la sera dell'inaugurazione, gli occhi
graffianti e dolcissimi del "nostro" artista.
E così, auspicando la pace del mondo, inizieremo a cercare la nostra.
Fabrizio Boggiano
Inaugurazione: Sabato 21 settembre 2002, dalle ore 18 alle ore 21
Orario: dal martedì al sabato dalle 9,30 alle 12,30 / dalle 15,30 alle 19
E-mail: f.boggiano@tiscalinet.it
Joyce & Co.
GALLERIA ARTISTICO LETTERARIA
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