Ufficio Comunicazione - Comune di Rivalta di Torino
La mostra ripercorre le tappe fondamentali del lavoro, degli ultimi dieci anni, dell'artista torinese, una ricostruzione di quei passaggi sostanziali, di quelle trame che Grassino intessuto per costruire un percorso sulla realta' e la metarealta', sul sogno e l'incertezza.
a cura di Alessandro Demma
Dopo le due mostre collettive La commedia umana di Balzac. Omaggio al romanziere assoluto ed
Eroi Eroine. Iconologia e simulacro, il Castello di Rivalta presenta la mostra personale di Paolo
Grassino. Curata da Alessandro Demma e organizzata dal Comune di Rivalta di Torino e dalla
Galleria Giorgio Persano, la mostra Paolo Grassino 2000... 2010 ripercorre le tappe fondamentali
del lavoro, degli ultimi dieci anni, dell’artista torinese, una ricostruzione di quei passaggi
sostanziali, di quelle trame che ha intessuto per costruire un percorso sulla realtà e la metarealtà, sul
sogno e l’incertezza.
Nel suo intenso e tormentato percorso, Grassino ha trovato la direzione del suo incedere sul viale
dell’arte: “una costante ricerca”, ha sottolineato Alessandro Demma, “sul significato dell’esistenza
in cui ha sapientemente distillato la natura e l’artificio, la cultura letteraria e quella metropolitana,
mettendo in scena una pièce che recita il dramma degli opposti: reale/immaginario,
conscio/inconscio, luce/buio, rumore/silenzio, divenire/degenerazione, organico/inorganico.
La materia diventa forma, sostanza, elemento ora reale ora simbolico di un complesso “teatro
dell’assurdo” in cui il ferro, la spugna, il nylon, l’alluminio, il polistirolo, la cera, la resina, il
cemento, la luce e il suono, danno forma agli elementi di queste tranches de vie, di questi
“documenti umani” dalle dimensioni drammatiche, oscure, impenetrabili; figure plastiche che
giocano un finale di partita tra realtà e immaginazione, tra vita e dimensione onirico-fantastica.
Quelli creati dall’artista torinese sono scenari insoliti e sorprendenti, corpi, oggetti e spazi, dove
s’incontrano e s’inquietano il quotidiano e l’irreale, il banale e il perturbante.
I corpi che l’artista esplora sembrano ripercorrere la lezione di Artaud: il corpo delle sue sculture è
un “corpo senza organi”. Privi di soggettività e d’organismo, i corpi di Grassino sono materia
autogenerantesi che rappresenta una condizione oggettiva di significato. Così, nella loro condizione
di Semilibertà e di metamorfosi, le sculture umane e animali, i Travasi così come il Branco,
diventano il logos della condizione esistenziale dell’essere umano, le superfici narrative di una
complessa riflessione sulle condizioni sociali, politiche e culturali, “gusci” di vita, di storie e di
memorie.
Un mondo tragico che l’artista torinese costruisce attorno a noi, un universo di materia e
forma che infrange gli stati d’animo dello spettatore, che disorienta la percezione della realtà per
accompagnarci in ambienti fantastici e irreali ma al contempo possibili. Così Cardiaco, Madre,
Deriva, e ancora le sue riflessioni sull’architettura e lo spazio, Armilla, Lavoro rende liberi, Rivolta,
diventano gli scenari affascinanti di questi viaggi onirici, di questa dimensione surreale che racconta
la realtà delle cose, di un “realismo magico” che divora lo spazio e il tempo della scena per colpirci
e indurci a riflettere sulla nostra esistenza.
Durante il periodo di svolgimento della mostra, il personale del Dipartimento Educazione del
Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea organizzerà visite guidate al Castello di Rivalta
per gli studenti delle scuole rivaltesi.
Organizzazione e produzione: Comune di Rivalta di Torino, Galleria Giorgio Persano Torino
In collaborazione con: Dipartimento Educazione Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea
Inaugurazione sabato 2 ottobre 2010, ore 17
Castello di Rivalta di Torino
via Orsini 1, Rivalta di Torino
Orari: dal martedì al venerdì dalle ore 15 alle 18.30
sabato e domenica dalle 10 alle 18.30
Ingresso gratuito