Coevit Arte
Viadana (MN)
Via Gonzaga 10/A
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dal 21/9/2002 al 27/10/2002
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21/9/2002

Luoghi

Coevit Arte, Viadana (MN)

Gabriele Landi - Valeria Tognoni. Il luogo e' la materia immateriale che prelude al contatto psico-sensoriale con le opere del duo Landi-Tognoni o Lèvale se preferite.


comunicato stampa

Gabriele Landi - Valeria Tognoni (Lèvale)

Curatore: Luigi Meneghini

Il luogo è la materia immateriale che prelude al contatto psico-sensoriale con le opere del duo Landi-Tognoni o Lèvale se preferite.
L'accento sulla prima delle due e con una pronunzia appena aspirata conduce all'arsi. E' forse questa la dimensione più corretta per accostarsi alle opere che sono pittura e scultura parimenti, ideale sospeso, tendente all'iperbole, che avvolge e stupisce e che accorda un sentimento superiore. Rame, pigmento puro, velluto. Sono gli ingredienti del percorso che non necessariamente opera nel ''ristretto'' campo della storia dell'arte. Non che non siano presenti riferimenti con maestri del passato e/o contemporanei. Loro stessi affermano: ''Abbiamo sempre disegnato moltissimo, entrambi affascinati dalla figurazione.
Gabriele era ossessionato dal proprio autoritratto che ha realizzato un infinito numero di volte, anch'io (Valeria) sono sempre stata attratta dalla testa, dal mio volto. L'idea di testa ha progressivamente assunto una forma sempre più ''pura'' spogliandosi di ogni elemento fisiognomico per divenire essa stessa un qualche cosa di tutt'altro che univoco. In questo senso è stata per noi esemplare la lezione di Brancusi e la lettura che ne dà Jung, il quale considera le opere dello scultore rumeno degli archetipi in grado di generare una nuova genealogia di forme''. E' la fabbrilità del duo a dare segni inequivocabili. Rame, che è luce solidificata ma in perenne trasformazione, velluto scuro come controcanto umbratile. Il loro migrare di luogo in luogo prelude al viaggio come antiviaggio, come continuo confronto con se stessi nello spirito non di Marco Polo, ma quello immortale di Proust. I luoghi della mente aiutano a ritrovare l'antica pazienza del tempo immobile che è in fondo la ricerca di una perduta umanità antitesi alla velocità real-virtuale incombente. Segni, quindi, di una sophia ''tradizionale'' a carattere cosmologico e iniziatico; una sorta di ''miracolo nobile'' (arîya).

Rimane, così, ancora e per sempre una funzione dell'arte quella di fornire ''occasioni di riflessione'', occasioni che possono essere anche ''esemplari'' nel senso forte kantiano. (l.m.)

Promotori: Coevit Arte Galleria, Viadana.

Catalogo: CoevitArte

Inaugurazione: 22 settembre ore 11.30

Galleria Coevit - via Gonzaga 10/A - Viadana (MN)

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