In molte delle sue installazioni Scaramella affronta il tema della consapevolezza della mortalita', attraverso l'uso di immagini e materiali sperimentali come lastre componibili e di grande formato, o ricorrendo a tecniche diverse, come cuciture, pittura o supporti tridimensionali. Le fotografie di Glen Sacks hanno un rapporto molto diretto con la citta': quelle in mostra sono il risultato di una ricerca fatta dall'artista sulla periferia estrema di Philadelphia.
La Temple University Rome, in collaborazione con la Z2O Galleria | Sara Zanin, sono lieti
di presentare la mostra Brutti ma buoni, degli artisti Gaia Scaramella e Glen Sacks.
La tematica della mostra si riferisce all’opera d’arte come prodotto estetico e oggetto
di bellezza da una parte, ed al ruolo dell’artista che con la sua opera offre un ponte
tra l’estetica e l’impegno sociale dall’altra. Come suggerisce il titolo, Brutti ma Buoni
– derivato dal nome del biscotto tipico toscano: informe e di colore indefinito ma molto
buono di gusto – l’artista è autorizzato a prendere come soggetto l’aspetto meno
estetico della realtà e trasformarlo, per renderlo, attraverso la sua visione e i suoi materiali
artistici, un oggetto di bellezza.
In molte delle sue installazioni Gaia Scaramella affronta il tema della consapevolezza
della mortalità, attraverso l’uso di immagini e materiali sperimentali come lastre
componibili e di grande formato, o ricorrendo a tecniche diverse, come ad esempio
cuciture, pittura o supporti tridimensionali.
Le fotografie di Glen Sacks hanno un rapporto molto diretto con la città: quelle in mostra
sono il risultato di una ricerca fatta dall’artista sulla periferia estrema di Philadelphia
(Pennsylvania, USA). Qui l’artista ha cercato di catalogare memoriali in zone dove
la violenza di strada ha lasciato le tragiche conseguenze di morte e sofferenza, oppure
lancia un messaggio implorando la fine della violenza e del degrado urbano.
Gaia Scaramella ha partecipato a numerose mostre collettive e personali, esponendo
i suoi lavori in contesti culturali di notevole spessore quali l’Isola di S. Elena, in occasione
della 53° Biennale di Venezia, ed il Museo ARCOS di Benevento. Tra le più recenti
partecipazioni, segnaliamo la XIV Biennale d’Arte Sacra a Teramo e la mostra Miraggi
nei Castelli di Brindisi e Taranto. Vari curatori si sono interessati al suo lavoro,
tra i quali Achille Bonito Oliva e Claudia Gioia.
Glen Sacks vive e lavora tra New York e Philadelphia. Nel 1991 ha ricevuto il prestigioso
Rome Prize a The American Academy in Rome, e successivamente ha ricevuto numerosi
premi da enti governativi americani. Dal 1990 partecipa ad importanti mostre collettive
e personali, per esempio alla Gallery 128 di New York e Di recente ha preso parte
a 40th Street Artist-in-Residence Program- University of Pennsylvania Fellowship.
Per ulteriori informazioni
Shara Wasserman 347 74 36 067
s.wasserman@tiscalinet.it
Inaugurazione martedì 5 ottobre, ore 19, 2010
Temple University Rome
Lungotevere Arnaldo da Brescia 15
orario dalle 10 alle 19 dal lunedì al venerdì
ingresso libero