L'esercizio della liberta'. Una ventina sono le opere in mostra, tra cui 'L'esercizio della liberta'', un'opera fra le piu' significative dipinte nel 1968.
"L'esercizio della libertà "
Gastone Novelli (Vienna 1925 - Milano 1968) è uno dei grandi protagonisti delle avanguardie degli anni Cinquanta e Sessanta, precursore di molte tendenze degli anni a seguire. La mostra che la Galleria Blu dedica a questo artista, scomparso purtroppo in un momento di grande creatività , indaga proprio gli anni più significa-tivi della sua ricerca con lavori eseguiti tra il 1959 e il 1968, periodo in cui la rea-lizzazione di opere dall'intenso impatto visivo si fonda su una fluida e originale compenetrazione delle funzioni segniche, iconiche, simboliche e concettuali in un intrecciarsi di ordine, intuito e profondità .
Una ventina sono le opere in mostra, tra cui "L'esercizio della libertà ", cm 205x100, un'opera fra le più significative dipinte nel 1968, l'anno in cui Novelli, assieme ad altri artisti, in polemica con l'intervento della polizia ai Giardini, si rifiutò di esporre alla Biennale di Venezia rovesciando le proprie tele contro le pareti. Il titolo di que-sto dipinto è stato assunto come emblema della mostra in quanto può essere consi-derato la sintesi della sua ricerca artistico-poetica.
Molte sono le opere fondamentali della sua produzione esposte nella rassegna. Dallo studio dell'artista, dove egli la conservò fino alla morte, arriva la grande tela di cm 190x300 "Le grandi e le piccole cose", eseguita a Saturnia nel 1959 e termi-nata nel 1964, che l'artista non aveva mai accettato di cedere a collezionisti o mer-canti, perché in essa riconosceva un importante documento della sua evoluzione dall'astrazione di ambiente romano (importanti i contatti con il gruppo Forma 1), che ne aveva caratterizzato la poetica per tutti gli anni Cinquanta, ad un suo perso-nalissimo linguaggio. Di altrettanto peso "Conoscenze" (1960) eseguita dall'artista per l'editore Vanni Scheiwiller, "Di che occuparsi se non dell'uomo" (1963) esposta alla VII Biennale di San Paolo del Brasile nel 1963 e all'importante antologica tenu-tasi alla Civica Galleria d'Arte Moderna di Torino nel 1972. E ancora "La Ruota della Fortuna" (1962) e "La collina degli eroi" (1964).
La mostra, che giunge a 38 anni esatti dalla prima presenza di Novelli in una manifestazione della Galleria Blu (l'artista è presente in altre mostre nel 1977, 1984, 1987 e 1997), è organizzata in collaborazione con la famiglia Novelli, con la quale la galleria da anni intrattiene un rapporto privilegiato.
In occasione dell'esposizione sarà proposto il cortometraggio "Il parto addomesticato" realizzato nel 1964 con la regia di Gastone Novelli.
La mostra si inaugura lunedì 23 settembre alle ore 21 e resterà poi aperta fino al 23 novembre tutti i giorni 9.30-12.30 / 15.30-19.30; sabato 15.30-19.30. Chiusa nei giorni festivi.
GASTONE NOVELLI (Vienna, 1925 - Milano, 1968)
Nota biografica
Gastone Novelli nasce nel 1925 a Vienna; sua madre Margherita Mayer von Ketchendorf è austriaca, il padre Jvan Novelli, italiano. Durante la Seconda Guerra Mondiale partecipa alla Resistenza, è incarcerato nel 1943 e liberato dall'ingresso delle truppe alleate a Roma. Nel 1945 si trasferisce a Firenze e due anni dopo si laurea in scienze politiche e sociali. Inizia la sua attività pittorica, conosce Max Bill, compie un primo viaggio in Brasile e rientrato in Italia, nel 1949, allestisce la sua prima personale al Teatro Sistina di Roma, dove espone una serie di dipinti riconducibili ad una matrice espressionista. Dal 1950 al 1954 risiede in Brasile, dove si impegna in molte e differenti at-tività . Prosegue la sua ricerca pittorica nell'ambito dell'astrazione geometri-ca, dedicandosi pure alla realizzazione di ceramiche, agli allestimenti e all'insegnamento. Nel 1955 si stabilisce a Roma ed entra rapidamente nel-l'ambiente culturale della città . Il 1957 è un anno fondamentale: compie molti viaggi a Parigi, dove incontra Tristan Tzara, André Masson, Man Ray e Hans Arp; tiene la sua prima personale alla galleria La Salita di Roma, dove espone delle opere nuove, di chiara ascendenza informale; fonda, con Achille Perilli, la rivista "L'esperienza moderna".
Negli anni immediatamente successivi viaggia molto, in Francia, negli Stati Uniti, in Grecia, in Turchia, ecc.; tiene molte esposizioni personali sia in Ita-lia che all'estero. La sua ricerca pittorica va verso un superamento dell'in-formale in chiave di segno e scrittura.
Iniziano delle collaborazioni con gli scrittori della neo-avanguardia italiana, con i quali condivide la medesima tensione verso la sperimentazione lingui-stica. Nel 1962 prende vita la pubblicazione "Antologia del Possibile" e nel 1964 la rivista "Grammatica".
Nel 1964 partecipa alla Biennale di Venezia, dove ottiene il premio Gullin. Nel 1965 allestisce una personale a New York alla Alan Gallery, nel 1966 pubblica "Viaggio in Grecia", un volume che contiene scritti e incisioni nati dai precedenti viaggi. Nel 1967 si trasferisce definitivamente a Venezia, do-ve partecipa attivamente al movimento del maggio '68 e per protesta contro l'intervento della polizia all'interno dei Giardini, si rifiuta, insieme con altri artisti, di esporre alla Biennale, rovesciando le proprie opere contro le pare-ti. In ottobre è a Milano dove inizia l'insegnamento all'Accademia di Brera.
Muore il 22 dicembre per un collasso postoperatorio.
Immagine: Gastone Novelli, Le grandi e le piccole cose, 1959-64
Inaugurazione: lunedì 23 settembre, ore 21.00
orario: 10.00-12.30 / 15.30-19.30; sabato 15.30-19.30; chiuso festivi
Milano, Galleria Blu, Via Senato 18