Tiziana Baracchi
Mariano Bellarosa
Lamberto Caravita
Bruno Cassaglia
Pino Conestabile
Carmela Corsitto
Laura Cristin Marcello Diotallevi
Maurizio Follin
Gabriella Gallo
Mauro Gentile
Claudio Grandinetti
Giosue' Marongiu
Valentino Montanari
Gianni Noli
Walter Pennacchi
Roberto Sanchez Roberto Scala
Renato Sclaunich
Salvatore Starace
Una mostra promossa da Itinerari 80 - il movimento culturale che ha continuato lo spirito Fluxus in Venezia- con opere di Claudio Grandinetti, Giosue' Marongiu, Valentino Montanari, Gianni Noli ed altri ancora.
a cura di Giancarlo Da Lio e Tiziana Baracchi
Itinerari 80 è il movimento che ha decretato la fine dell’austerità culturale in Venezia. In una Venezia che aveva rinunciato al suo ruolo di capitale di eventi accettando quello più facile, meno impegnativo di vetrina. Una Venezia delle non scelte. Ignorando movimenti come Fluxus. Infatti la Biennale del 1990 relegava Fluxus alla Giudecca isola che per l’ennesima volta ribadiva la negatività del suo nome. Itinerari 80 si è posto come continuazione naturale di Fluxus con artisti e situazioni espositive che andavano incontro all’uomo e non certamente al sistema. Quelle che potevano sembrare semplici reazioni convulsive hanno dimostrato nel tempo continuità, varietà, originalità coinvolgendo artisti di tutti i generi e latitudini ma impegnati solo nel significante.
Ora con la Sesta Giornata del Contemporaneo sottolineano non soltanto con un semplice titolo ma con presenze concrete del nostro tempo che non è quello del rimpianto alla ricerca di emozioni passate ma quello di un futuro che è da sempre costantemente presente. Una condizione naturale per noi ma non per coloro che tendono naturalmente al passatismo come unica variabile possibile. Ma il concetto di divenire, di movimento era stato troppo in fretta causa di rimozione grazie alla complicità di avvenimenti in così rapida evoluzione da stordire il modo di pensare e le nuove aspirazioni. Purtroppo gli organi istituzionali, ufficiali sono quelli che più di ogni altro sistema si oppongono all’evoluzione naturale. E’ così che le nostre città sono piene di brutture causate dalle contraddizioni e dalla miopia di chi è spesso adibito alle scelte. Una dittatura che si sostiene con una catena di mediocrità al ribasso che non sono più tollerabili. Ubi fluxus ibi motus.
inaugurazione 9 ottobre dalle ore 17
Garage n.3 Gallery
via Cavallotti, 83/B - Mestre (VE)
Ingresso libero