Centro Cultural Borges
Buenos Aires
Viamonte 525 esq. San Martin
+54 (11) 55555359
WEB
Sergio Ceccotti
dal 7/10/2010 al 20/10/2010
lun-sab dalle 10 alle 21, Domenica dalle 12 alle 21

Segnalato da

Energiapress



 
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7/10/2010

Sergio Ceccotti

Centro Cultural Borges, Buenos Aires

Los colores de la vida. Presentando un nucleo di opere che vanno dal 2000 ad oggi l'artista ci dimostra la sua necessita' di entrare, quasi sempre in maniera furtiva, nel presente quotidiano della realta'.


comunicato stampa

a cura di Massimo Scaringella

Da sempre la pittura ha avuto per l’uomo una magica essenza, che esperta o primitiva, può per la pura apparenza plastica trasmetterci sensazioni che plastiche non sono, darci per intero la verità della complessità del reale; forme visibili e altre incorporee; calore, suoni, odore, pensiero, silenzi, sensualità, tempi passati e tempi presenti ossia “ i colori della vita”. Assecondando un desiderio molto diffuso di rifugiarsi o di mettersi al sicuro in una visione storica o enigmatica della vita. E in questa visione Sergio Ceccotti è da moltissimi anni una figura di riferimento della pittura figurativa italiana che dalla tradizione “metafisica” dei primi del novecento si propone come “avanguardia” alle soglie del XXI secolo. Presentando un nucleo di opere che vanno dal 2000 ad oggi l’artista ci dimostra la sua necessità di entrare, quasi sempre in maniera furtiva, nel presente quotidiano della nostra realtà appunto dal titolo della mostra ne “i colori della vita”. Lui stesso dice che il suo lavoro è < una collaborazione tra lo spirito , gli occhi e la mano, mira effettivamente a trasmettere attraverso l’elemento visualizzante di un quadro, un’idea di reale che deve e vuole compenetrarsi e combaciare con il reale stesso. Cosi che tela, sguardo dello spettatore e idea dell’autore si intersechino nella visione dell’esperienza quotidiana. strade, stanze di appartamenti, ponti, sopraelevate, paesaggi urbani notturni, verande; il tutto abitato da uomini e donne in atteggiamenti comuni e in luoghi comuni con oggetti comuni>.

Secondo Edward Lucie-Smith nella monografia dedicata all’artista < nelle sue pitture Ceccotti rappresenta tutte le fasi del malessere del XX secolo. Ma utilizza il suo compromesso con l’ansia in un modo profondamente creativo per sostenere uno specchio di fronte a molti aspetti della società urbana moderna>.

Quasi a significare che gli oggetti quotidiani del nostro vivere, nelle mani di Sergio Ceccotti, diventano la chiave di volta di una interpretazione di vita. Una narrazione la sua che ci fa assaporare l’immaterialità della vita entrando nella materialità delle cose per assaporarne meglio la loro poesia. La mostra è curata da Massimo Scaringella.

Inaugurazione 8 ottobre

Centro Cultural Borges
Viamonte 525 esq. San Martin - Buenos Aires
Orari: da Lunedì a Sabato dalle 10 alle 21 / Domenica dalle 12 alle 21
Intero $ 10.00.
Studenti e pensionati $ 8.00

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