Per la sua prima personale in Italia da MC Magma, Ryan ha deciso di mostrare la sua piu' recente produzione, insieme ad una selezione del lavoro precedente, che lo ha reso famoso in pubblicazioni come Butt, I.D., Dazed and Confused, Vice. Venate di una piu' malinconica e dolce poesia, le nuove foto sono forse la prova piu' evidente del suo talento.
PROJECT BY MANLIO CAROPRESO
IN COLLABORATION WITH ERNESTO ESPOSITO
In anteprima italiana MC Magma propone la personale del fotografo Ryan
McGinley.
Nato nel 1977 in New Jersey, nel 1995 si trasferisce a New York per
studiare graphic design presso la Parsons School of Design. Durante gli studi
linteresse di Ryan si indirizza verso la fotografia. Inizia cos? ad aggirarsi
per la citt? , cominciando a riprendere lo stile di vita di cui ? partecipe. La
sua vita e il suo lavoro si trovano alla confluenza tra lhip-hop e i graffiti,
lambiente gay dellEast Village, il mondo dellarte e la vita notturna
disordinata dei suoi amici. Analogamente a Nan Goldin, Ryan ? realmente parte
attiva della cultura che ? solito fotografare. Da questo punto di vista ha
sviluppato unestetica assolutamente nuova. I suoi lavori sono stati pubblicati
su molte riviste, tra queste: Vice, V, The Fader, Butt, ID, Dazed and Confused e
Index. Recentemente Indexbooks ha pubblicato in un libro monografico una
raccolta di sue fotografie. Tra i suoi ritratti per Index quelli della
batterista jazz Suzy Ibarra, della pop star britannica Momus e dellattore cult
Leo Fitzpatrick.
Alcune generazioni hanno il privilegio di rappresentare un'epoca.
L'unicit? di certe realt? giovanili occupa una posizione di rilievo
nell'immaginario collettivo. La ragione di tale successo, oltre a circostanze
geografiche e storiche, ? da attribuire a linguaggi che associano a referenze
del passato (dalla musica alla moda), realt? contemporanee: giovent?,
trasgressione e bellezza s'incontrano in un territorio che diventa invidia per
alcuni e modello per molti. Miniera inesauribile per trend setter, i personaggi
di queste scene si spengono rapidamente, vittime di un consumismo sfrenato,
schiacciati dallo sfruttamento dei loro sogni e dal peso delle loro sconfitte.
Tuttavia alcuni di loro nutrono una tale passione per la vita da
documentarne ogni istante con rara dedizione. Come spesso accade, solo
pochissimi hanno il talento e la sensibilit? di catturarne i momenti pi?
intensi. Ryan McGinley ? sicuramente la voce pi? profonda di una delle scene pi?
interessanti degli ultimi anni. Giovanissimo, Ryan vive e lavora a New York,
immerso nella singolare cricca gay dell'East Village e flirtando con i
graffitisti della Manhattan downtown. Con intensa e precisa dedizione, questo
precoce talento fotografa le scorribande, i dolori e gli amori di un eclettico
gruppo di amici. Considerato da molti l'erede pi? promettente di Wolfgang
Tillmans e Nan Goldin, Ryan ha passato gli ultimi anni della sua vita a
documentare alcuni dei personaggi pi? pittoreschi della sua comitiva. A
differenza di Tillmans, i "modelli" di Ryan sembrano diventare quasi familiari:
la ripetitiva ossessivit? con la quale ne fotografa i momenti pi? o meno
gloriosi, dai gesti pi? quotidiani agli eccessi di droga e alcool, emoziona e
commuove. Lo sguardo di Ryan ? unico, perch? lui stesso ? parte della subcultura
che fotografa. Come lui stesso dichiara "Ad un certo punto, ho deciso di
diventare il fotografo del gruppo".
Accanto alla sua produzione di snapshot, McGinley coltiva un ambizioso
progetto: fotografare e "censire" la generazione che popola la vita in downtown.
Per il momento ha raccolto cinquemila Polaroid che, spera, saranno pubblicate in
un libro o acquisite in blocco da un museo. Come un archivista, Ryan raccoglie e
conserva, documentando la bizzarra vita di una grande metropoli: con incredibile
precisione il suo lavoro ci mostra come, in barba alle teorie sulla
globalizzazione, i gruppi giovanili si stiano dividendo in posse locali,
chiudendosi in colorate trib? urbane.
Per la sua prima personale in Italia da MC Magma, Ryan ha deciso di
mostrare la sua pi? recente produzione, insieme ad una selezione del lavoro
precedente, che lo ha reso famoso in pubblicazioni come Butt, I.D., Dazed and
Confused, Vice (e pi? recentemente raccolte in un libro pubblicato da
Indexbooks). Venate di una pi? malinconica e dolce poesia, le nuove foto sono
forse la prova pi? evidente del suo talento: la composizione gi? matura e
precoce, diventa pi? raffinata, il suo sguardo evolve, ma non ne perde la
freschezza. Gli stessi personaggi sono cresciuti, sono molto pi? a loro agio con
i propri corpi, sembrano aver risolto alcune delle giovanili insicurezze.
Paradossalmente la rappresentazione della vita di questi giovani, anche se
popolata di eccessi, sprigiona un'ottimismo ed una spensieratezza tutta
particolare. A venti anni si coltivano sogni e speranze che saranno destinati a
realizzarsi o essere delusi; Ryan attraverso le sue foto sembra volerci dire che
a New York o qualsiasi altra citt? del mondo, si vive una sola volta e ogni
attimo merita di essere preziosamente custodito.
Testo di Daniele Balice
D.B. ? un curatore e critico indipendente. Il suo lavoro si basa
sullinterdisciplinariet? dei suoi interessi: la sua attivit? di scrittore
spazia ed analizza in modo trasversale altri ambiti come la musica, la moda e
l'architettura, considerando tutti questi linguaggi fondamentali per l'analisi
del contemporaneo. Ha collaborato con Flash Art, Zingmagazine, Soma e Vogue
Italia oltre che redattore per Intervista.
Inaugurazione: marted? 24 settembre 2002 dalle ore 18.30
Ryan McGinley sar? presente all'inaugurazione marted? 24 settembre 2002 e
su appuntamento dal 22 al 27 settembre per incontri con la stampa.
Orari di galleria dal mercoled? al sabato, dalle 15.00 alle 19.00
Precedenti anteprime personali: ANNIKA LARSSON, maggio 1999 - LAETITIA
BENAT, giugno 1999 - GINA TORNATORE, novembre 1999 - GIASCO BERTOLI, febbraio
2000 - BRUCE LABRUCE, settembre 2000 - JEMIMA & DOLLY BROWN, novembre 2000 -
PIETER SCHOOLWERTH, febbraio 2001 - ANTHONY GOICOLEA, aprile 2001 - IKE UDE,
settembre 2001 - TIM DOUD, novembre 2001 - BRIAN CYRIL GRIFFITHS, febbraio 2002
PIETER SCHOOLWERTH, maggio 2002. Fasterproject: SABRINA SABATO, giugno 2002.
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