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8/10/2010

Eric Serafini

Mandelli Arte Contemporanea (nuova sede), Seregno (MB)

A cura di Sergio Mandelli

A Seregno, presso Mandelli Arte Contemporanea, il 9 Ottobre alle 18,00 viene inaugurata una personale di Eric Serafini dal titolo Vintage-Pop. Nato nel 1962 a Mureaux, presso Versailles, da genitori italiani, Eric Serafini ha studiato architettura a Parigi e design automobilistico a Torino. Oggi vive in un’antica casa di campagna, di cui ha personalmente curato la ristrutturazione, in provincia di Reggio Emilia.
Nella sua carriera di designer ha svolto attività in diverse carrozzerie e case automobilistiche, specializzandosi nella realizzazione di modelli sportivi estremi, sempre tenendo presente la classicità e le linee del passato. Sono opera sua la versione Sport della BUGATTI EB 110 ed i primi bozzetti della LOTUS ELISE, la capostipite di tutte le LOTUS di ultima generazione.
Partendo dall’idea della strumentazione di vetture che hanno calcato le piste negli anni ’50 ’60 ’70 ha poi realizzato lo stile degli OROLOGI SERIE 548 di ROSSO CORSA.

Oggi, abbandonato il design di automobili, si dedica alla pittura riscuotendo successo internazionale di critica e di pubblico: le sue opere sono esposte nelle più prestigiose gallerie d’arte in Italia e all’estero.
La caratteristica della sua pittura, perlopiù virata sul bianco e nero, è di stampo prettamente pop.
L’affermazione può sembrare paradossale, in quanto da un’opera pop ci si aspetterebbe innanzitutto un uso abbondante di colori squillanti.
Ma se pensiamo a certe caratteristiche della Pop – Art, questo termine non è così sorprendente; di fatto cosa faceva Warhol con le sue Marylin e Liz Taylor? Usava delle immagini estremamente popolari, reinterpretandole e sottomettendole ad un uso particolare del colore serigrafico, che sottoponeva poi con successo all’attenzione del mercato dell’arte; inoltre, riprendendo una pratica di Picasso, che per lungo tempo ha riflettuto pittoricamente su alcune opere del passato (tipica la sua insistenza sulle Meninas di Velazquez), ha applicato il suo stile nella rivisitazione di capolavori della storia dell’arte; la più celebre di queste rivisitazioni è probabilmente quella dedicata all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.
Lo stesso si può dire di alcuni cicli di Lichtenstein, che traduce nel suo mondo a pallini tipografici ogni sorta di immagine proveniente dalla storia dell’arte, da Dalì, a Carrà, allo stesso Picasso. E il cerchio in qualche modo si chiude.
Eric Serafini non fa un’operazione molto diversa: il suo campo di esplorazione sono le immagini esistenti, che siano dipinti ripresi da opere famose (splendida la serie dedicata alle Madonne), o da fotografi celebri, come la serie dedicata a Steichen, o di divi del cinema (sì, anche lui ha dipinto, e molte volte, Marylin Monroe).
A lui però il retinato tipografico non piace, e nemmeno le macchie serigrafiche; Serafini è uno che dipinge come Dio comanda.
Non solo, ma ha anche deciso che quel certo uso del bianco e nero, a cui sa conferire quella certa morbidezza, derivata da infiniti esercizi sul Correggio e su Leonardo, dà alle stesse immagini un fascino particolare, che noi colleghiamo per comodità all’atmosfera delle fotografie retrò, in realtà sono proprio peculiari del suo fare pittura.

In questa fase confusa della storia e del mercato dell’arte, in cui solo pochi specialisti (e spesso nemmeno loro) riescono a determinare solidi criteri di valutazione delle nuove espressioni artistiche, è una consolazione sapere che ci sono pittori che, con la loro abilità, riescono a darci dipinti di alta qualità e regalarci momenti di intensa contemplazione estetica.

In mostra saranno esposte una trentina di opere recenti, che offrono una ampia rappresentanza dei suoi soggetti tipici.

Inaugurazione: Sabato 9 Ottobre ore 18.00

Galleria Mandelli Arte Contemporanea
Via Garibaldi, 89 - Seregno

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