ContemporAneA - White wall 2000-2010. L'artista per le sue tele attinge a diverse fonti come il realismo magico e a certo pop nostrano con punte di surrealismo.
A cura di Raffaele Cinzio
La suggestione creativa per Enrico Grasso nasce dal piacere di cogliere nel dettaglio la visione di una realtà. Il suo lavoro ci porta spesso a ricordare l’esperienza di Domenico Gnoli dove il dettaglio assumeva forme ancora più estreme. Enrico nel suo lavoro attinge a diverse fonti: al realismo magico, a certo pop nostrano, con sfiziose punte di surrealismo focalizzando la sua attenzione su un particolare specifico, instaura un gioco intrigante, e dal dettaglio a ognuno è data facoltà di pensare all’insieme.
Ogni quadro è la tessera di un puzzle, ci cattura anche con la sua accurata esecuzione di un ineccepibile qualità pittorica, citiamo anche i suoi quadri oggetto tridimensionali che se hanno talvolta la consistenza del gadget coniugano eleganza a grande maestria, in gioco e per gioco divertente, ma non certo banali.
Critica a cura di Angela Noya
Vernissage Giovedì 14 Ottobre 2010 ore 18:00 - 21:00
Ashanti Galleria
via del Boschetto, 117 - Roma
Orario: 10.30-20, lunedi 16.30-20, ven e sab 10.30-21
Ingresso libero