Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
La mostra, suddivisa in 4 percorsi e composta da oltre 250 pezzi, racconta l'itinerario filosofico e di vita dell'autore, attraverso una rassegna di dipinti, schizzi, fotografie, documenti, manoscritti, edizioni, cimeli, in parte inediti.
a cura di Sergio Campailla
La ricorrenza del Centenario della morte di Carlo Michelstaedter offre l'occasione per tracciare un bilancio al di fuori dei percorsi commemorativi, che potrebbero risultare sconvenienti per una figura che dell'antiretorica ha fatto una bandiera. Per questo la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, in collaborazione con la Biblioteca Statale Isontina e il Comune di Gorizia, promuove la Mostra Internazionale “Carlo Michelstaedter. Far di se stesso fiamma” che ripropone, in una straordinaria galleria di immagini, l'itinerario filosofico e di vita di questo autore inclassificabile.
La vicenda si brucia in un brevissimo intervallo di ventitré anni. Quando, il 17 ottobre 1910, Carlo Michelstaedter si toglie la vita con un colpo di pistola, poco prima della dissertazione della sua tesi di laurea, è soltanto uno studente sconosciuto che a Gorizia, nella periferia dell' Impero austro-ungarico, vive ed esprime un disagio oscuro. A distanza di cento anni da quel tragico gesto si configura una parabola di significato ben diverso: quella tesi, non arrivata alla discussione, è valutata come uno dei testi filosofici più alti del Novecento italiano, una delle più brillanti tesi di laurea che siano mai state scritte.
La pubblicazione interamente postuma delle opere filosofiche, poetiche e pittoriche, pone di fronte all'impressionante creatività di un talento precocemente maturo. Il rapporto tra questa produzione e la sua biografia realizza un valore aggiunto di enorme fascino. Carlo Michelstaedter è diventato un'icona inconfondibile, il simbolo di una giovinezza integra e incorruttibile, visionaria ed estranea alle lusinghe borghesi della carriera.
La mostra curata da Sergio Campailla, suddivisa in quattro percorsi fondamentali e composta da oltre 250 pezzi, racconta il mistero di una vocazione esuberante e tragica attraverso una rassegna straordinaria di dipinti, schizzi, fotografie, documenti, manoscritti, edizioni, cimeli, in parte inediti.
Il percorso comincia da Gorizia, la “Nizza austriaca”, una città-giardino a misura d'uomo, circondata da dolci alture e sovrastata dal castello, sede di una comunità ebraica ristretta ma fiorente.
La seconda parte del percorso è dedicata a Firenze dove Michelstaedter frequenta l'Istituto di Studi Superiori venendo a contatto con professori famosi e colti condiscepoli. Si scoprono le prime relazioni sentimentali e amorose di Carlo, rimaste sino ad ora in ombra.
Nella terza parte il discorso ci riconduce a Gorizia dove Michlstaedter rientra definitivamente e, consegnata la tesi si laurea, il 17 ottobre, si toglie la vita.
La rassegna chiude con l’esposizione dei libri provenienti dalla biblioteca di Carlo e con le edizioni postume dei suoi scritti.
L'organizzazione è di Civita Tre Venezie. Il Catalogo è edito da Marsilio
Il progetto espositivo rientra in una serie di iniziative realizzate a Gorizia in occasione dell’Anno Michelstaedteriano, ideate e promosse da enti pubblici e privati tra i quali: il Comune di Gorizia, la Provincia di Gorizia e l’ICM – Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei.
Inaugurazione 15 ottobre 2010, ore 11.30
Palazzo della Torre - Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
via Carducci, 2 - Gorizia
orario: da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
sabato e domenica con orario continuato 10/19
ingresso libero