Claudio Beorchia
Andrea Fabbro
Riccardo Giacconi
Iacopo Seri
Giovanni Oberti
Paolo Paggi
Cesare Pietroiusti
Stalker
Barbara Fassler
Johann Merrich
Belinda Frank
Matteo Efrem Rossi
Hinrich Sachs
Michelangelo Corsaro
Marta Ferretti
Nina Fiocco
Giulia Gabrielli
Gaia Martino
Lorenzo Mazzi
Marco Segato
Filipa Ramos
L'evento si sviluppa attorno all'idea del microcambiamento in grado di innescare fenomeni dalle conseguenze radicali. Attraverso interventi minimi, diversi artisti aggiungono nuovi significati all'esperienza dello spazio. All'esposizione si affiancano una serie di incontri con professionisti di varie discipline. Il 18 ottobre alle 19 interventi degli artisti Giovanni Oberti, Paolo Paggi, Cesare Pietroiusti e Stalker.
a cura di: Michelangelo Corsaro, Marta Ferretti, Nina Fiocco, Giulia Gabrielli, Gaia Martino, Lorenzo Mazzi
In collaborazione con il Senato degli Studenti dell’Università IUAV e l’Assessorato alle Politiche
Giovanili di Venezia, lunedì 18 ottobre 2010 alle ore 19.00 presso il Collegio Armeno Moorat
Raphael di Venezia viene presentato al pubblico il progetto Irukandji che si svolgerà durante l’intera
settimana dal 18 al 25 ottobre 2010.
L’evento si sviluppa attorno all’idea del cambiamento impercettibile inteso come microcambiamento
in grado di innescare fenomeni dalle conseguenze radicali. Costantemente infatti assistiamo a una
grande quantità di eventi macroscopici e significativi senza tuttavia averne la percezione. Dalla
proliferazione delle città, al succedersi delle mode, dall’azione di un enzima alla lenta crescita delle
ossa, al progressivo degrado di un edificio, molti cambiamenti che si svolgono quotidianamente
sotto i nostri occhi rimangono inevitabilmente esclusi dalla nostra percezione.
Sebbene i limiti della percezione siano del tutto evidenti, in molti casi è proprio grazie alla
consapevolezza di questi limiti che si impone l’esigenza di una maggiore attenzione rispetto a quello
che ci circonda: è attraverso il continuo succedersi di impercettibili interventi che si verificano
fenomeni più grandi e complessi.
Giovedì 21 ottobre alle ore 19.00 durante l’inaugurazione della mostra Irukandji, uno spazio
all’apparenza vuoto metterà alla prova la soglia di attenzione del pubblico. Il visitatore sarà invitato
a prendere parte a un processo di riconoscimento dell’impercettibile tramite gli effetti che le opere
site specific hanno sulla percezione dello spazio espositivo.
Attraverso interventi minimi gli artisti Claudio Beorchia, Andrea Fabbro, Riccardo Giacconi,
Iacopo Seri e un collettivo anonimo aggiungeranno nuovi e più profondi significati al luogo e
all’esperienza di questo spazio.
Le opere saranno in mostra per tutta la durata dell’evento, fino a lunedì 25 ottobre 2010.
Se da un lato l’accesso all’impercettibile è garantito da una maggiore attenzione rispetto alla
realtà che ci circonda, dall’altro è necessario adottare un approccio multidisciplinare in grado di
garantire la dinamicità del punto di vista. Solo in questo modo è possibile elaborare nuove capacità
di conoscenza. Grazie a una costante apertura a diverse prospettive è infatti possibile sviluppare gli
strumenti necessari per venire a contatto con realtà ed esperienze altrimenti inaccessibili.
All’esposizione delle opere si affiancano momenti di dialogo e confronto attraverso una serie di
incontri con professionisti di varie discipline, dalla musica alla politica, dalla fisica alla danza,
dall’urbanistica alla curatela, alle arti visive, creando un’occasione in cui il pubblico potrà
contribuire alla discussione attraverso la propria esperienza dell’impercettibile.
Lunedì 18 ottobre alle ore 19.00 verrà presentato pubblicamente il progetto e lo spazio verrà
inaugurato dagli interventi degli artisti Giovanni Oberti, Paolo Paggi, Cesare Pietroiusti e dal
gruppo Stalker.
Sabato 23 ottobre alle ore 19.00 in collaborazione con Mario Gorni (DOCVA, Milano) e
Marco Segato, il tema sarà indagato attraverso una selezione video e una playlist a cura di
Filipa Ramos.
A seguire due performance sonore:
Johann Merrich feat. Belinda Frank, visual di +DadaVS+Vincent Lagan
Domenica 24 ottobre alle ore 13.00 un pranzo finale e la performance di danza contemporanea di
Sentirei Inversi concluderanno l’evento.
L’atmosfera conviviale sarà lo sfondo di una discussione libera e informale sul tema, con
Equal Rights Forlì, Barbara Faessler, Bruno Giorgini, Emanuel Lancerini, Elisa Omodei,
Matteo Efrem Rossi, Hinrich Sachs, Irene Visani.
Tutti gli incontri avverranno presso il magazzino in fondo al giardino interno del Collegio
Collegio Armeno Moorat Raphael
Dorsoduro 2596 (Ca' Zenobio) Venezia
orario
lunedì 18, giovedì 21, sabato 23 ottobre 19.00 – 23.00
domenica 24 ottobre dalle 13.00 in poi
lunedì 25 ottobre 10.00 – 18.00
ingresso libero