Fabbrica Eos
Milano
piazza Baiamonti, 2
02 6596532 FAX
WEB
Francesco Di Luca
dal 20/10/2010 al 19/11/2010
mart-sab 10-13 e 16-19

Segnalato da

Fabbrica Eos




 
calendario eventi  :: 




20/10/2010

Francesco Di Luca

Fabbrica Eos, Milano

Cocoon - Il senso dell'assenza. L'artista utilizza il ferro come materiale d'espressione, tagliato e saldato per comporre le sue sculture. Strutture che contengono il vuoto, ma al tempo stesso gli danno un significato.


comunicato stampa

a cura di Alberto Mattia Martini

Alla sua prima mostra personale in Fabbrica Eos, galleria dove ha esordito nel 2008 nella collettiva “Fresco di Fabbrica”, Francesco Di Luca presenta una serie di lavori inediti che testimoniano l’approfondimento di una tecnica già consolidata, ma anche una svolta nella scelta dei contenuti.

Di Luca utilizza il ferro come materiale d’espressione, tagliato e saldato per comporre le sue sculture. Strutture che contengono il vuoto, ma al tempo stesso gli danno un significato. Di ferro è anche il supporto dei dipinti, creati attraverso un procedimento che l’artista così descrive: “I dipinti su ferro prendono forma in più passaggi: con l’utilizzo della fotografia, quindi di un software per elaborare le immagini, per poi procedere alla realizzazione fisica dell’opera. Una parte fondamentale del lavoro è focalizzata sul disegno, molto grafico, che consente di enfatizzare i contrasti. Velature di antiruggine, preservano le parti ferrose da mantenere in luce”.

Di Luca continua a concentrarsi sulla contemporaneità e sulla vita di tutti i giorni. Aveva iniziato a indagare le giovani generazioni e le loro insicurezze, dando vita a sculture di lamiera saldata che mostravano corpi giovanili racchiusi nelle cosiddette “corazze alla moda”: abiti griffati, accompagnati a pose e gesti sicuri, necessari in realtà a nascondere un vuoto interiore e una fragilità difficili da accettare. E quindi, da mostrare.

L’artista, sposta ora l’attenzione sulla parte più buia della contemporaneità: quella che occupa continuamente le pagine della cronaca, la parte del male e della tragedia perpetrata da uomini su altri uomini. In mostra, l’installazione dedicata alla Prigione di Guantanamo, struttura criticata per i soprusi sui prigionieri e la reiterata violazione dei diritti umani. Di Luca si unisce agli atti di denuncia attraverso l’arte, fra i pochi mezzi capaci di sfuggire alla censura.

Numerose, poi, le opere dedicate ad altre “oscurità” del mondo d’oggi: le contraddizioni della società statunitense, la tragedia dei soldati-bambini, il fanatismo razziale, il terrorismo dei Kamikaze, le vittime della strada.
Sculture che, evidenzia il curatore Alberto Mattia Martini, “riportano l’attenzione sugli artefici del vuoto. Su coloro che in questo caso producono solo assenza di vita”.

UFFICIO STAMPA Eleonora Tarantino Press & Media
(tel. 335/6926106) le immagini ad alta definizione sono disponibili in formato elettronico o su cd, inviare richiesta a: pressmedia@tin.it

Inaugurazione: giovedì 21 ottobre, dalle ore 18.30
L’artista sarà presente all’inaugurazione.

Fabbrica Eos
Piazzale Baiamonti, 2 Milano Tel. 02 6596532
orari: da martedì a sabato 10-13, 16-19
Ingresso libero

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