Venezia e le avanguardie del dopoguerra. Liricita'. E' questa la nota dominante della grande antologica dedicata ad Ennio Finzi che si inaugura nella splendida sede espositiva del Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro.
VENEZIA E LE AVANGUARDIE DEL DOPOGUERRA
Liricità . E' questa la nota dominante della grande antologica dedicata ad Ennio
Finzi ("Ennio Finzi. Venezia e le avanguardie del dopoguerra") che si inaugura
nella splendida sede espositiva del Complesso Monumentale di San Salvatore in
Lauro venerdì 27 settembre 2002 (ore 19.00).
Dalla stagione informale dei primi anni Cinquanta, a quella "gestaltica" del
ventennio 1960-80, fino alle tracce liriche e luminose della produzione ultima,
viene presentato con questa mostra uno studio organico sull'opera del maestro
contemporaneo, per il quale, come nota Floriano De Santi, "la superficie del
quadro e il suo rapporto con il colore svolgono un ruolo determinante in cui
l'opera diviene un'esperienza unita e in continuo mutamento."
Accanto alle tele del maestro, si potranno ammirare le opere degli artisti che
influenzarono le avanguardie venenziane o ne furono protagonisti: saranno
esposti il meraviglioso Concetto spaziale 55GI di Fontana, le tele degli anni
Cinquanta di Soldati, e per le generazione successive - tra gli altri - i
capolavori di Vedova (Dal Ciclo della protesta, 1956, Immagine del Tempo, 1957),
di Burri (Bianco T52), e lavori di Turcato, Munari, Afro, Crippa, Guidi,
Santomaso, Le Parc e altri.
Nell'immagine: 'Luce vibrazione: nero giallo', 1968, Ennio Finzi.
L'esposizione giunge opportuna per considerare ampiamente e approfonditamente il
lavoro di un artista ormai riconosciuto come una voce determinante nel panorama
dell'arte contemporanea, specificatamente per quanto riguarda l'evoluzione dello
spazialismo e dell'arte astratta in Italia, come dimostrato dalla presenza di
alcune sue opere in mostre di ricapitolazione generale quali "Venezia 1950-59,
il Rinnovamento della Pittura in Italia", tenuta nel 1999 a Palazzo dei Diamanti
di Ferrara e la recentissima mostra a Museo del Corso dal titolo "Dal Futurismo
all'Astrattismo".
Questa presentazione comparativa permetterà infatti di comprendere e
approfondire il ruolo fondamentale di trascinatore ed innovatore dei movimenti
artistici veneziani di Ennio Finzi, artista già apprezzato e considerato dalla
critica più attenta. Finzi svolge "quel ruolo di trait d'union", scrive Giovanni
Granzotto, "fra le correnti europee più avanzate culturalmente e le
corrispondenti declinazioni lagunari, ma anche fra le generazioni dei 'mostri
sacri' e quella dei ragazzini terribili nati a cavallo degli anni Venti".
Nell'opera di Finzi, scrive Dino Marangon nel catalogo della mostra, "il colore
diventa la più immediata sostanza e il tramite privilegiato di ogni rapporto con
il reale".
Il colore è infatti per Ennio Finzi "un'idea, un concetto, una metafora,
un'ambiguità ... E' una grande favola da inventare o reinventare, sospesa, alta e
al di sopra delle disgrazie umane".
CENNI BIOGRAFICI
Ennio Finzi è nato a Venezia nel 1931. Giovanissimo si interessa alla pittura e
alla musica. Dal 1950 entra nei movimenti veneziani d'arte d'avanguardia, dando
inizio ad un ciclo di opere sul tema delle "scale cromatiche", sul principio
della spazialità strutturata. Dal 1954 viene invitato a partecipare a mostre
collettive a carattere anche internazionale: ricordiamo la XLII Biennale di
Venezia (1986); la mostra alla Galleria d'Arte Moderna Palazzo Forti, di Verona,
catalogo con testi di Giorgio Cortenova e Toni Toniato (1987); la rassegna alla
Galleria d'Arte Moderna Palazzo dei Diamanti, Ferrara (1988); l'esposizione al
Palazzetto dell'Arte città di Foggia (1996); è stato invitato alla mostra
"Spazialismo: Arte Astratta 1950-1960", Basilica Palladiana, Vicenza; alla S.
Gregorio Art Gallery, Venezia, Los Angeles, presentazione di Luca Massimo
Barbero; significativi esemplari della sua opera sono stati presentati alla
Quadriennale di Roma (1999) e nella rassegna "Venezia 1950-59, il Rinnovamento
della Pittura in Italia", Palazzo dei Diamanti, Ferrara (1999); nell'aprile del
2000 con il Patrocinio del Ministero per i Beni Culturali ha esposto al Castello
Quattrocentesco di L'Aquila con la mostra "Finzi e Licata a confronto". Nel 2002
le sue opere sono presenti nella mostra "Dal Futurismo all'Astrattismo", Museo
del Corso, Roma.
Inaugurazione 27 settembre 2002 ore 19.00
Orario:
da martedì a venerdì
[10,15 - 13,15; 15,15 - 19,15]
Info: tel. 06.6873842
Catalogo con testi di Floriano de Santi, Giovanni Granzotto, Dino Marangon.
(Edizioni Verso l'Arte in collaborazione con Il Cigno G.G. Edizioni)
Il catalogo sarà disponibile dal giorno dell'inaugurazione.
Complesso Monumentale di San
Salvatore in Lauro, Museo Mastroianni,
P.zza San Salvatore in Lauro 15, Roma