Una decina di nuovi lavori e un'installazione costituiscono il nucleo della mostra personale. Partendo dalle esperienze optical e costruttiviste, l'artista crea una 'scrittura visiva' attraverso l'uso di tarlatana e filo.
a cura di Valerio Dehò
Una decina di nuovi lavori e un’installazione costituiranno il nucleo della mostra presso la Galleria Spazia di Bologna di Emanuela Fiorelli, artista romana protagonista di una ricerca originale e complessa.
La sua arte idealmente si richiama alle esperienze optical e costruttiviste, in cui la struttura formale diventa un terreno per visioni multiple, per effetti ottici estremamente coinvolgenti. Una ricerca astratta nella sua apparenza ma le sue forme flottanti, sempre in leggero apparente movimento, danno spazialità ad una sorta di scrittura visiva. La Fiorelli sospende l’opera in uno spazio indefinito e lo spettatore ne diventa il complemento.
Molto importante è anche l’uso dei materiali come la tarlatana, un tessuto di cotone di ampia utilizzazione, e il filo, con cui l’artista tesse delle complesse strutture geometriche che si compongono in forme spesso aggettanti e strettamente interconnesse. L’universo della Fiorelli mette in moto l’immaginario scientifico, la sua geometria emotiva crea labirinti, tracciati sempre leggeri che non rivelano mai interamente la propria origine. Sa creare dei misteri minimali e degli effetti di luce e di prospettiva che considerano sempre una totalità di punti di vista.
Questa compresenza tra ordine e caos viene risolta nella funzionalità di una bellezza contemplativa che stimola la mente e l’occhio in una vertigine di percorsi e trame.
catalogo a cura di Valerio Dehò
Immagine: Mandala ovest, 117x150x11, tarlatana tinta e filo di cotone, 2010
Inaugurazione: sabato 23 ottobre 2010 ore 18.00
Galleria Spazia
Via dell’Inferno, 5 - Bologna