Museion - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea
Bolzano
via Dante, 6
0471 223411 FAX 0471 223412
WEB
-2+3
dal 28/10/2010 al 15/10/2011
mart-dom 10-18, giov 10-22. Ingresso libero dalle 17 alle 22 e visita guidata gratuita alle 19

Segnalato da

Caterina Longo - Museion




 
calendario eventi  :: 




28/10/2010

-2+3

Museion - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, Bolzano

In esposizione piu' di 1300 opere dalla collezione di Museion -molte mai esposte prima- per la mostra che chiude la stagione espositiva 2010 del museo. Il titolo sembra evocare operazioni algebriche, ma e' in realta' una sintesi della complessa azione di spostamento delle opere dai depositi del piano interrato (-2) agli spazi espositivi del terzo piano. Registi dell'operazione gli artisti Stefano Arienti e Massimo Bartolini, che Museion ha invitato a confrontarsi in veste di curatori con la propria collezione e la sua storia. A cura di Letizia Ragaglia e Frida Carazzato.


comunicato stampa

a cura di Letizia Ragaglia e Frida Carazzato

L’operazione è imponente: saranno più di 1300 le opere dalla collezione di Museion –molte mai esposte prima –per la mostra che chiude la stagione espositiva 2010 del museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano. “-2+3 …”: il titolo sembra evocare operazioni algebriche, è in realtà una sintesi della complessa azione di spostamento delle opere dai depositi del piano interrato (-2) agli spazi espositivi del terzo piano. Registi dell’operazione gli artisti Stefano Arienti e Massimo Bartolini, che Museion ha invitato a confrontarsi in veste di curatori con la propria collezione e la sua storia.

Parte della collezione di Museion, così come si trova all’interno dei depositi, trova quindi spazio sui piani espositivi, pur mantenendo la sua attività interna: le opere infatti possono essere normalmente richieste in prestito o ritornare dalle mostre a cui sono state prestate. Il visitatore ha quindi l’occasione di partecipare alla normale attività del museo sulla collezione, cosi come alle modalità di conservazione e di archiviazione.

“-2+3” è anche l’occasione per sviluppare percorsi di approfondimento su diversi nuclei tematici interni, sugli artisti che vi ricorrono e sulla storia del museo stesso. Le opere in mostra appartengono a differenti correnti artistiche che si trovano all’interno della collezione: dall’Informale, agli esponenti del Gruppo Zero, dalla Pop Art all’Arte Povera, dall’Arte Cinetica all’Arte Concettuale, fino alla collezione di Paolo Della Grazia, denominata Archivio di Nuova Scrittura, in deposito a Museion.

L’invito rivolto ai due artisti nasce da considerazioni sulla natura del museo e sul ruolo che oggi riveste. “Mouseion” - da cui prende il nome il museo di Bolzano - è per eccellenza il luogo delle muse, delle arti, delle virtù intellettuali e civili. Ogni museo è un’individualità dalla natura complessa, che può e deve essere capita attraverso le molteplici ragioni per cui si è formata la collezione. Già gli umanisti-collezionisti del XV e XVI secolo hanno dato al museo il ruolo di laboratorio della storia e di conoscenza del mondo. Da questo pensiero nasce la decisione di coinvolgere Stefano Arienti e Massimo Bartolini ovvero dall’idea che gli artisti possano ricoprire per certi aspetti il ruolo di umanisti contemporanei e fare della collezione del museo il loro laboratorio di idee.

La motivazione viene rafforzata dal percorso che gli artisti hanno alle loro spalle: Stefano Arienti (Asola, MN, 1961) si è ripetutamente confrontato con lo statuto delle immagini e del concetto di autore e ha già lavorato sul tema della collezione in altre istituzioni. Tra i suoi ultimi interventi in relazione con lo spazio e la storia, l’eredità artistica e sociale, le mostre alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e al Palazzo Ducale di Mantova. Massimo Bartolini (Cecina, LI, 1962) si è concentrato nella progettazione e costruzione di opere che trasformano lo spazio con l’intento di indurre un coinvolgimento attivo nel visitatore – tra gli ultimi progetti quello in occasione della Biennale di Venezia 2009 per la Sala F (giardini).

“Il nostro non è un allestimento filologico o storico. E nemmeno affettivo: non abbiamo scelto tutte le opere che ci sono piaciute di più. Piuttosto abbiamo cercato, e a volte trovato senza nemmeno cercarle, opere il cui accostamento sprigionasse delle alchimie …” così i due artisti sul progetto a Museion.
Oltre al confronto con le opere della collezione, Arienti e Bartolini realizzeranno due progetti specifici che indagano il concetto di collezione e di autorialità e che entreranno a loro volta a far parte della collezione di Museion.

Il lavoro di Arienti per la mostra a Museion apre una riflessione sulla nozione di autorialità e sull’elaborazione della memoria a confronto con la riproduzione tecnica delle immagini. L’artista ha ritratto alcune opere emblematiche della collezione del museo; dalle riproduzioni sono state poi realizzate delle fotocopie. Queste copie autenticate grazie a un timbro saranno distribuite gratuitamente al pubblico in alcuni punti dello spazio espositivo. Grazie all’interpretazione e allo sguardo di un altro artista, la semplice riproduzione di un’opera d’arte della collezione si arricchisce di un valore aggiunto.

Massimo Bartolini tocca invece un altro aspetto del patrimonio museale: i video. Per l’occasione l’artista ha realizzato un’installazione che mostra metaforicamente come la collezione sia il perno attorno a cui ruota il museo stesso. Sugli scaffali di una libreria, tenuti da una colonna centrale, sono posizionati dei proiettori che mostrano le riprese di diversi video della collezione di Museion. Le riprese sono state realizzate durante le fasi di allestimento della mostra: ogni video si è così caricato del contesto della sua stessa proiezione e della sua storia. I rumori, la duplice ripresa e la riproduzione dell’ambiente di proiezione, risultano essere, anche in questo caso, un valore aggiunto alle opere d’arte.

Una guida cartacea, distribuita gratuitamente, aiuterà il pubblico ad orientarsi all’interno degli spazi espositivi. Infine, Museion invita il pubblico a venire a trovare più volte la propria collezione: dato l’alto numero di opere esposte e i tanti percorsi possibili, con un unico ingresso si potrà tornare a visitare gratuitamente la mostra per altre quattro volte.

Stefano Arienti
La ricerca di Stefano Arienti, (Asola, 1961) affronta molti dei temi legati al complesso sistema della visione nella convinzione che la pratica artistica possa contribuire a risvegliare le percezioni sopite dalla sovraesposizione agli stimoli a cui siamo sottoposti. Artista tra i più influenti della sua generazione, ha partecipato a numerose personali e collettive tra cui la sua retrospettiva al MAXXI di Roma nel 2004 e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nel 2005, la partecipazione alla Anteprima Bovisa, Milano Europa 2000, alla Triennale di Milano nel 2001 e alla Biennale di Venezia del 1993 nella sezione di Aperto. Tra gli ultimi interventi in relazione con lo spazio e la storia, eredità artistica e sociale, si ricordano le mostre alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e al Palazzo Ducale di Mantova.

Massimo Bartolini
Massimo Bartolini (Cecina, 1962) utilizza nel proprio lavoro tecniche diverse come foto, video, installazioni, ma negli ultimi anni si è concentrato nella progettazione e costruzione di opere capaci di trasformare lo spazio e i luoghi con l’intento di indurre un coinvolgimento attivo nel visitatore. Tra gli ultimi interventi si ricorda quello in occasione dell’ultima Biennale di Venezia per la Sala F (giardini), acquisita da Unicredit Group per il MAMbo di Bologna. Qui lo spazio è stato concepito dall'artista come luogo di condivisione, spazio dinamico dove tre grandi tavoli possono funzionare da plateau o palcoscenico. Massimo Bartolini fa parte di “Base progetti per l’arte”, un collettivo di artisti della regione Toscana attivo dal 1998 che si proporne di essere un luogo unico in cui promuovere aspetti interessanti dell’arte di oggi.

Catalogo multilingue edito da Mousse Publishing, Milano. (primavera 2011)
Guida cartacea alla mostra gratuita.

Sono partner istituzionali di Museion la Provincia Autonoma di Bolzano, Alto Adige, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e i MUSEION Partner.

Ufficio stampa Museion
press@museion.unibz.it
Caterina Longo t. +39 0471 223428
Elisa Tessaro t. + 39 0471 223431

Immagine: Foto Ivo Corà

Preview: giovedì 28 ottobre 2010, ore 11
Visita alla mostra con Letizia Ragaglia, direttrice di Museion. Gli artisti Stefano Arienti e Massimo Bartolini saranno presenti.

Inaugurazione: venerdì 29 ottobre, ore 19
Gli artisti sono presenti

Museion - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano
via Dante, 6 - Bolzano
Orari: da martedì a domenica 10.00-18.00, giovedì 10.00-22.00
Ingresso libero dalle 17.00 alle 22.00 e visita guidata gratuita alle 19.00
Lunedì chiuso
Biglietti: Intero 6, ridotto 3.50
Con un biglietto d’ingresso è possibile tornare a visitare la mostra quattro volte.

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