(c)arte di credito inaugura il ciclo di mostre Il Prossimo Mio, in cui 8 artisti sono stati invitati ad esprimersi con la propria arte sugli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Il primo artista ospite ha realizzato per l'occasione quattro incisioni ed una installazione.
Al via il 28 ottobre il ciclo di mostre “Il Prossimo Mio” presso la Galleria Whitecubealpigneto, che
chiude l'Anno Europeo della Lotta alla Povertà e all’Esclusione Sociale.
A conclusione dell'Anno Europeo della Lotta alla Povertà e all’Esclusione Sociale parte il
progetto “Il Prossimo Mio”, un ciclo di sei mostre realizzato con il contributo della Provincia di Roma, in cui 8 artisti
sono stati invitati ad esprimersi con la propria arte sugli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio, per gridare l'urgenza
di una comune presa di coscienza e di responsabilità verso il prossimo che è mio e l'altro che mi è prossimo.
Artefice del progetto, la Galleria Whitecubealpigneto che, traendo ispirazione da Malevich, mette a disposizione il
proprio spazio: un quadrato bianco e uno sfondo bianco che si lasciano modellare di volta in volta dall'opera dell'artista.
Per il progetto espositivo la curatela è affidata a Sguardo Contemporaneo.
In un momento in cui le parole spesso si sovrappongono e rimangono inascoltate, in cui le immagini scorrono rapide
senza lasciare il tempo di riflettere, l'arte diventa lo spazio dell'osservazione, del silenzio e della riflessione. Così, arti
molteplici come l’incisione, la fotografia, la pittura e l’installazione performativa, e materiali differenti quali la
carta, il legno, la plastica, il cartone e la stoffa si susseguono in un unicuum che trova una sintesi indissolubile nel
luogo che le accoglie e nella missione che le sostiene.
“L'artista che non si arrende all'astrazione, ma raccoglie le sfide sociali del proprio tempo, lascia un segno durevole,
come una sottolineatura di ciò che è, che grida e che scorre nelle pieghe della storia e dell'animo umano. Per questo gli
Obiettivi del Millennio non possono lasciarci indifferenti” dichiara Rossella Alessandrucci, direttore artistico della
Galleria e ideatrice del progetto.
Questo è tanto più vero se si pensa che in Italia è stato ulteriormente ridotto l'aiuto pubblico allo sviluppo che oggi
ammonta ad appena lo 0,16% del PIL. L'Unione Europea rappresenta il 50% dell’aiuto globale, per questo l'Anno
Europeo della Lotta alla Povertà e all’Esclusione Sociale e le iniziative collegate costituiscono un'imperdibile
opportunità per riportare gli Obiettivi del Millennio all’attenzione della comunità internazionale.
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Roma, 28 ottobre 2010 – A conclusione dell'Anno Europeo della Lotta alla Povertà e all’Esclusione Sociale parte il progetto “Il Prossimo Mio”, un ciclo di sei mostre realizzato con il contributo della Provincia di Roma, in cui 8 artisti sono stati invitati ad esprimersi con la propria arte sugli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio, per gridare l'urgenza di una comune presa di coscienza e di responsabilità verso il prossimo che è mio e l'altro che mi è prossimo.
Artefice del progetto, la Galleria Whitecubealpigneto che, traendo ispirazione da Malevich, mette a disposizione il proprio spazio: un quadrato bianco e uno sfondo bianco che si lasciano modellare di volta in volta dall'opera dell'artista.
Ad inauguare il ciclo di mostre sarà Vittorio Pavoncello con (C)ARTE DI CREDITO, un progetto con cui l'artista intende contribuire alla riflessione sul 1° Obiettivo di Sviluppo del Millennio: dimezzare la povertà estrema e la fame nel mondo.
Verranno presentate quattro incisioni ed una installazione che resteranno esposte fino al 20 novembre.
Le tre incisioni di grandi dimensioni, già esposte alla Biennale di Lubjana del ’97, compongono una trilogia che affronta varie forme di povertà, tanto materiale quanto spirituale: Undernourished, Il mondo delle parole e Le solitudini. La quarta incisione dal titolo Il culto dell'Umanità - già parte della collezione dell’Israel Museum di Tel Aviv - simbolizza un modello di cultura che pone l’integrità del valore umano come perno della convivenza civile, premessa necessaria ad eliminare le ingiustizie sociali.
Al centro dello spazio, l’installazione Grazie, focalizzata sulla mendicità come presenza invisibile, si costituisce come punto di raccordo tra gli elementi visivi e sonori. La scena che Pavoncello ricrea nello spazio espositivo è la stessa che tante volte si osserva distrattamente per strada: l’assenza umana, qui trasformata in presenza tangibile, è sinonimo di un’identità negata dall’indifferenza di chi guarda.
Il testo critico è di Sguardo Contemporaneo.
(C)ARTE DI CREDITO nasce da una riflessione meta-artistica sull’incisione come tecnica marginalizzata dall’arte contemporanea per giungere ad un discorso più ampio sull’Uomo, la povertà e l’esclusione sociale”, afferma Vittorio Pavoncello, artista, autore e regista teatrale che si distingue per il suo impegno sociale e la sua ricerca di nuove forme d'arte all'avanguardia, tra cui l'arte digitale. Fa parte del Webism Group of Worldwide Artists, movimento nato nel 2003 e composto da oltre 60 artisti provenienti da vari Paesi del mondo, che credono nell'arte come motore di cambiamento che favorisce il superamento di tutte le barriere, da quelle politiche a quelle culturali.
A completare l'opera, il giorno dell'inaugurazione verrà messa in scena la pièce teatrale “1000 parole prima di morire” dello stesso autore, che verrà interpretata dagli attori Federica Fiorillo e Paolo Zaccaria.
Per maggiori informazioni:
Lilia Illuzzi - Sulleali Comunicazione Responsabile
Cell: 328 0533657 - E-mail: lilia.illuzzi@sulleali.it
Inaugurazione: giovedì 28 ottobre, ore 18.30
WhitecubealPigneto
via Braccio da Montone 93, Roma
Mar-ven 18.30-21 e su appuntamento
Ingersso libero