L'eclettico sentire. La mostra, introdotta da Marianna Accerboni, propone venti opere realizzate dall'artista a olio e ad acrilico dalla fine degli anni Settanta a oggi.
a cura di Marianna Accerboni
Sabato 30 ottobre 2010 alle ore 18.30 a Trieste al Centro Socio Culturale di Villa Prinz (Salita di Gretta 38) avrà luogo l’inaugurazione della mostra personale del pittore Giuseppe Saracino. La rassegna, che è curata e sarà introdotta dall’architetto Marianna Accerboni, propone una ventina di opere realizzate dall’artista a olio e ad acrilico dalla fine degli anni settanta a oggi e rimarrà visitabile fino al 7 novembre (orario: tutti i giorni 10 • 12.30 - 17 • 19 / mercoledì e venerdì 10 • 12.30).
Artista squisitamente eclettico - scrive Accerboni - Giuseppe Saracino frequenta da anni in pittura il tema del paesaggio, che interpreta con notevole sensibilità e libertà cromatica e con un pizzico di poesia. Anche il nudo rientra fra i soggetti di suo interesse e, in ambedue i casi, l’artista, che ha seguito per anni i corsi di Figura tenuti da Nino Perizi al Museo Revoltella di Trieste e quelli di paesaggio curati dallo stesso Maestro nelle cave del Carso, ama donare al fruitore un transfert d’emozione e di suggestione, realizzato a olio o ad acrilico con maestria, ma anche con una sorprendente capacità di scegliere stili e inclinazioni diverse a seconda del proprio stato d’animo.
Eclettismo (dal greco eklektós scelto, selezionato) indica l'atteggiamento di chi non segue un unico metodo, ma fonde metodi diversi tratti da più indirizzi o scuole. E in filosofia indica un particolare indirizzo speculativo, che in età ellenistico-romana, conciliava dottrine filosofiche di diversa provenienza, da Platone ad Aristotele: Saracino, di origine pugliese e di cultura classica, segue la via dell’eclettismo in modo del tutto naturale e istintivo, riuscendo a fornire diverse, luminose interpretazioni del soggetto, in una sorta di divertito esercizio di stile, in cui coinvolge anche il tema del nudo, che risolve con delicatezza e proprietà, facendo uso di colori più sognanti - e quasi romantici - per il tema del corpo femminile.
Sotto il profilo stilistico la sua rappresentazione è composta nell’ambito di un amorevole impressionismo, che cattura naturalmente la luce e i colori dei boschi e dei corsi d’acqua, ma nel cui contesto il pittore sperimenta con entusiasmo tecniche e modi diversi, che lo avvicinano al postimpressionismo e all’espressionismo figurativo, fino a una parziale dissoluzione della forma, conducendolo quasi sulla soglia dell’astrazione.
In tale ambito Saracino - conclude Accerboni - agisce anche attraverso l’iterazione del segno, a volte affastellato e quasi nervoso, a volte attraverso una più pacata stesura tonale, fermo restando che il punto di partenza fu un dipinto a olio realizzato nel 1978, il quale allora gli valse un premio e lo convinse, incoraggiandolo, a proseguire sulla strada della pittura.
Personaggio particolarmente creativo, l’artista ama anche il teatro e quest’anno ha fondato una Compagnia di teatro dialettale, per cui scrive i testi, che poi anche interpreta.
Inaugurazione Sabato 30 ottobre 2010 alle ore 18.30
Villa Prinz
salita di Gretta, 38 - Trieste
Tutti i giorni 10 -12.30 e 17-19, mercoledi e venerdi 10 -12.30
Ingresso libero