Diverse sedi
Torino

Luci d'Artista 2010
dal 2/11/2010 al 30/10/2011
WEB
Segnalato da

ContemporaryArt Torino Piemonte




 
calendario eventi  :: 




2/11/2010

Luci d'Artista 2010

Diverse sedi, Torino

La XIII edizione della rassegna prevede l'esposizione di 21 opere in diverse strade, piazze e luoghi della citta'. Quattro sono le novita' di quest'anno: la realizzazione della nuova opera ideata dall'artista tedesco Tobias Rehberger per piazza Castello, l'allestimento dell'installazione di Richi Ferrero a Palazzo Carignano, la Cristallizzazione di Carlo Bernardini a Palazzo Bertalazone e infine lo scambio con la citta' di Lione che prevede la collocazione di un'opera nei giardini di Piazza Carlo Felice.


comunicato stampa

Illuminare Torino, coinvolgendo artisti torinesi e non, è un progetto che risale al 1997, quando Fiorenzo Alfieri, allora Assessore al commercio e alla promozione della Città, propose all’artista genovese Emanuele Luzzati di creare un intervento di forte impatto scenografico nei Giardini Sambuy di fronte alla Stazione di Porta Nuova. Venne così ideato e realizzato il Presepio, rappresentazione della Natività.

L'idea di illuminare la Città nasceva da un'esigenza concreta: una richiesta di aiuto al Comune da parte del mondo del commercio, il soggetto storicamente responsabile dell'illuminazione decorativa in occasione del Natale. La richiesta era appunto quella di ricevere un sostegno maggiore da parte dell'istituzione locale, dal momento che il servizio svolto dai commercianti poteva a tutti gli effetti essere considerato un bene di tipo pubblico, un servizio alla cittadinanza. L'amministrazione raccolse tale richiesta e diede il suo consenso ad intervenire purché questa fosse l'occasione per un innalzamento della qualità delle luci natalizie.

Il progetto raccolse da subito l’approvazione e l’apprezzamento non solo dei commercianti, ma anche dei cittadini e dei turisti.
L’anno successivo, utilizzando le parole di Alfieri, tratte dall’introduzione al primo catalogo su Luci d’Artista a Torino, “Mettendo insieme con gradualità proposte nostre, di alcune associazioni di via, di esperti, di artisti, di cittadini ci trovammo tra le mani un progetto davvero straordinario” (Electa, 1998). Vennero coinvolti infatti ben 14 artisti di diverse scuole e tendenze attive in città, che concepirono ovviamente l'illuminazione natalizia non come una semplice decorazione ma come un'opera d'arte a cielo aperto.

Fu solo l’inizio di una rassegna in continua crescita sia per il numero e per il grande impatto scenografico delle opere sia per la notorietà degli artisti coinvolti: 28 di cui 21 italiani e 7 stranieri provenienti da Belgio (Jan Vercruysse), Danimarca (Jeppe Hein), Francia (Daniel Buren), Germania (Rebecca Horn), Stati Uniti (Jenny Holzer e Joseph Kosuth) e Cina (Qingyun Ma).
La peculiarità dell’evento era, ed è tuttora, quella di utilizzare o di interagire con spazi non canonici ma accessibili a tutti, quali vie e piazze di Torino, con allestimenti d’arte realizzati con la luce, elemento che oltre alle sue finalità pratiche, ancestralmente ha sempre attratto e affascinato l’uomo come il suo esatto opposto “il buio”.

Oltre alle caratteristiche di immaterialità, di irradiazione, declinazione in colori diversi della luce e al processo/principio chimico o fisico che la scaturisce essa è inoltre da sempre strumento espressivo per gli artisti e fonte d’ispirazione.
Dal 2001 Luci d'Artista diventa l'evento di punta di un programma dedicato all'arte contemporanea concentrato nel mese di novembre, che nelle edizioni successive amplierà la propria durata fino a gennaio. In questo periodo si fa confluire il meglio dell'offerta in ambito artistico, coinvolgendo anche dal 2001 al 2005 i galleristi d’arte moderna e contemporanea con un progetto di opere in formato manifesto collocate sui palazzi della città.

Questa è in estrema sintesi la storia di Luci d’Artista che, rinnovandosi ad ogni edizione, continua ad accrescere il ruolo di spicco che Torino gioca nell'arte contemporanea.

La Collezione di Luci d'Artista nelle varie edizioni ha compreso le opere di: Mario Airò, Vasco Are, Carlo Bernardini, Enrica Borghi, Daniel Buren, Francesco Casorati, Nicola De Maria, Enrico Tommaso De Paris, Richi Ferrero, Marco Gastini, Carmelo Giammello, Jeppe Hein, Jenny Holzer, Rebecca Horn, Joseph Kosuth, Cie Leblanc, Emanuele Luzzati, Qingyun Ma, Luigi Mainolfi, Mario Merz, Mario Molinari, Luigi Nervo, Mimmo Paladino, Domenico Luca Pannoli, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Luigi Stoisa, Francesco Tabusso, Jan Vercruysse e Gilberto Zorio, Tobias Rehberger.

L’edizione 2010-2011 della rassegna prevede l’esposizione di 21 opere. Quattro sono le novità di quest’anno: la realizzazione della nuova opera ideata dall’artista tedesco Tobias Rehberger, l’allestimento dell’installazione di Richi Ferrero con la quale ha partecipato alla Luminale 2010 di Francoforte, la "Cristallizzazione" di Carlo Bernardini e infine lo scambio con la città di Lione che prevede la collocazione di un’opera nei giardini di Piazza Carlo Felice.

Il 6 novembre, in occasione della Notte delle Arti Contemporanee le Luci restano accese tutta la notte.
Le "Luci d'Artista" sono inserite all'interno del programma di Speciale Autunno di Contemporary TorinoPiemonte.

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CARLO BERNARDINI
cristallizzazione sospesa

Una nuova e sorprendente opera entra quest’anno a far parte di Luci d’Artista: Cristallizzazione sospesa di Carlo Bernardini illuminerà il cortile del seicentesco Palazzo Bertalazone, trasformando lo spazio da contenitore dell'opera a forma aperta e "permeabile".
Il progetto di luce di Carlo Bernardini è teso a trasformare la percezione del luogo, inglobando in un illusorio volume il vuoto degli spazi aerei tra i complessi architettonici.

Le sue installazioni sperimentali cambiano la percezione modificando le coordinate visive all'ambiente reale; si possono osservare come forme triangolari o romboidali tipiche di un espressionismo libero dello spazio con cui Bernardini opera, disegnando in negativo linee di luce nell'ambiente buio così come su un foglio scuro.
Il vuoto nella massa plastica dell'opera, privilegia la trasparenza della forma sul paesaggio chiamato così ad essere visivamente parte integrante del volume stesso.
Questa grande installazione spaziale in fibra ottica, progettata appositamente per “Luci d’Artista” a Torino, é strutturata come una concatenazione di più installazioni in cui l'una inizia esattamente dove l'altra finisce.

Inaugurazione mercoledì 3 novembre 2010, ore 19

Palazzo Bertalazone di San Fermo XVII sec.
Via San Francesco d’Assisi 14, 10122 Torino
orario: dal martedì al sabato ore 15.00 -19.00
ingresso libero

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Tobias Rehberger - My noon

Tobias Rehberger (Esslingen, Germania, 1966) è uno dei più noti artisti tedeschi contemporanei, vincitore del Leone d'oro alla 53° Biennale di Venezia. Il suo lavoro ha messo in discussione l'oggetto stesso dell'arte e la sua funzionalità, trovandosi spesso ad interagire con architettura e design.

L’interesse per i motivi geometrici, per le forme semplici e lineari e per il loro rapporto con le volumetrie degli edifici, hanno portato alla realizzazione di progetti in cui l’intervento artistico incontra la definizione degli spazi d’uso comune: pensiamo ad esempio al progetto Cafeteria sempre per l’ultima Biennale. La luce, artefice fondamentale della percezione dello spazio, è stata sempre parte necessaria della sua ricerca.

Il confronto costante con le forme architettoniche, l’interesse e l’esperienza nella creazione di opere dirette ad un vasto pubblico, nonché il rapporto già stabilito con la città di Torino (dove Rehberger aveva tenuto una personale proprio alla GAM nel 2002) lo ha reso autore ideale del nuovo progetto per Luci d’Artista.

Il lavoro proposto, di dimensioni monumentali, sarà collocato in uno dei luoghi più affascinanti della città, Piazza Castello, ponendosi così in dialogo con i palazzi storici che ne costituiscono lo scenario. Il confronto con la memoria storica ha portato l'artista a riflettere sul concetto di tempo, mantenendo tuttavia il carattere enigmatico che contraddistingue il suo lavoro.

Rehberger ha scelto di rielaborare una grande versione luminosa di un orologio che permette di scandire le ore non in sessantesimi, ma in formato binario: in pratica, il meccanismo che è concettualmente alla base dell'orologio digitale.
L'aspetto sarà quello di una scultura astratta, composta da anelli e elementi lineari di metallo sui quali saranno installati led luminosi. Ogni parte della scultura andrà a rappresentare un'unità temporale, ore, minuti e secondi, cercando di focalizzare l'attenzione del pubblico sui suoi movimenti e sul loro significato.

La ripetitività ciclica delle variazioni dovrebbe infatti, nelle intenzioni dell’artista, incitare chi guarda all’indagine sui motivi delle variazioni, ponendo la scultura in relazione al dibattito sulla ricerca di funzionalità nell’oggetto artistico.
Danilo Eccher

Piazza Castello, Torino
ingresso libero

Ufficio Stampa
Emanuela Bernascone
tel +39 011 19714998 - fax +39 011 19716566
info@emanuelabernascone.com

Immagine: Carlo Bernardini

Gli artisti e i luoghi:
Carlo Bernardini cortile Palazzo Bertalazone - via san Franceso d'Assisi
Daniel Buren piazza Palazzo di Città
Francesco Casorati via Garibaldi
Nicola De Maria piazza San Carlo
Richi Ferrero cortile Palazzo Carignano
Marco Gastini Galleria Subalpina
Carmelo Giammello via Pietro Micca
Rebecca Horn Monte dei Cappuccini
Joseph Kosuth Murazzi
Qingyum Ma Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (via Modane)
Luigi Mainolfi via Lagrange
Mario Merz Mole Antonelliana
Mario Molinari Giardini Reali
Luigi Nervo Piazzetta Mollino
Domenico Luca Pannoli via S. Francesco d'Assisi da via P. Micca a via Prati
Giulio Paolini via Po
Michelangelo Pistoletto Porta Palazzo
Tobias Rehberger piazza Castello
Luigi Stoisa via Roma
Gilberto Zorio Laghetto di Italia '61
Cie Leblanc piazza Carlo Felice

Dal 3 Novembre 2010

Torino, diverse sedi
ingresso libero

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