Il vago, l'indeterminato, spesso ci attirano, poiche' sono sinonimi di possibilita'. E' questo che Luigia Bersani e Matteo Bosco evidenziano nelle opere in mostra, composte ciascuna da un'immagine e da una poesia.
a cura di Fabrizio Gilardi
Parlando della nebbia, così frequente nella sua Bassa Padana, Cesare Zavattini ebbe modo di affermare che “sparge un po’ di poesia, come è sempre del vago…”. Queste parole sembrano riecheggiare nelle immagini di Luigia Bersani, frutto dei suoi numerosi viaggi e delle ancor più numerose passeggiate nella natia Roma.
Il vago, l’indeterminato, spesso ci attirano, poiché sono sinonimi di possibilità e questo è l’attimo che Luigia Bersani e Matteo Bosco evidenziano e, in qualche modo, eternano nelle opere in mostra, composte ciascuna da un’immagine e da una poesia, che affrontano lo stesso tema.
Sappiamo però che l’anelito di eterno è solo un gioco di noi umani, con tutte i contenuti estremamente seri che hanno i giochi. La nostra esperienza ci suggerisce altri attimi che seguiranno e qui nascono le nostre attese, le nostre speranze ma anche le nostre angosce, poiché l’arciere, protagonista di una delle opere in mostra, non sa se la sua freccia colpirà il bersaglio ed è cosciente di ciò perché ha fallito altre volte o, almeno, ha visto altri fallire. Così gli attimi passati modificano il presente e influiscono sul futuro, come avviene per le gocce d’acqua generate dalla fontana e che stanno galleggiando nell’aria in miriadi di urti, tema di un’altra delle opere.
L’attimo dopo dipenderà dall’attimo prima ma anche viceversa e da questa concatenazione di sensazioni, emozioni e sentimenti nasce negli umani la volontà di agire, il protendersi volitivo verso il mondo, ma si potrebbe dire che da qui nasce anche ciò che da senso alla vita, il protendersi della vita stessa verso l’infinito.
testo di Fabrizio Gilardi
Luigia Bersani ( Roma, 1984 ) è laureata in giurisprudenza e lavora nel campo del diritto internazionale. Ha maturato esperienze sia nel mondo della diplomazia internazionale che del giornalismo. Parallelamente a tutto ciò coltiva una grande passione per la fotografia che l’ha portata ad esporre in diverse mostre personali e collettive. Matteo Bosco ( Palmanova-UD, 1977 ) è laureato in informatica. Alla sua attività professionale presso un’azienda di consulenza informatica di Milano, abbina la scrittura di versi, prosa e saggistica, toccando temi che vanno dall’attualità alle recensioni cinematografiche.
L’organizzazione della mostra è di ‘Action art’, realtà sorta nel settembre 2009, che si propone l’obiettivo di sostenere giovani artisti emergenti, alla ricerca di visibilità sul mercato, ma privi della rappresentanza di una galleria o di un curatore. L’iniziativa nasce da una serie di appassionati del settore ed è guidata da Fabrizio Gilardi, operatore culturale e artista egli stesso.
Organizzazione e ufficio stampa
Action Art http://www.myspace.com/action.art
Inaugurazione 3 novembre ore 18
Libreria nuova Scaldapensieri
via Don Bosco, 39 - Milano
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