Agli antipodi della realta'. In mostra un artista italiano che ha saputo integrare le radici della street art in un discorso piu' ampio, capace attraverso un immaginario personale di evitare ogni classificazione di sorta.
A cura di Guillaume Von Holden
Guido meglio conosciuto come 108 nasce nel 1978 nella piccola e grigia Alessandria, inizia il suo percorso nei primi anni ’90 avvicinandosi ai graffiti ed all’evoluzione delle lettere formulando uno stile del tutto personale. Sul finire del decennio influenzato dai graffiti dell’Europa neolitica sostituisce al suo nome sole tre cifre particolarmente legate alla spiritualità ed alla sfera dell’occulto, codificando un nuovo linguaggio in cui ad un approccio classico alla street art si sovrappone un magma di forme gialle, larve, ottenute ritagliando pellicole viniliche che appaiono per le strade di tutto il mondo.
Il registro si fa quindi più astratto, seppur ancora legato ad una forma organica, sino a spostarsi su un versante sempre più oscuro e formalmente declinato in pochissime varianti. Così il giallo viene del tutto sostituito da grandi campiture nere, l’outline è sempre più spigoloso, le dimensioni non sono più quelle di uno sticker, bensì quelle di grandi interventi su pareti di fabbriche dismesse.
108 è ad oggi uno degli artisti italiani che, come altri della sua generazione - fra cui Dem, Moneyless, Dr. Pira, Erica il cane, Blu, Cyop and Kaf, solo per citarne alcuni - ha saputo integrare le radici della streetart in un discorso più ampio, capace attraverso un personalissimo immaginario di saltare a piè pari ogni classificazione di sorta.
Negli ultimi anni le grandi forme nere tracciate da Guido hanno invaso l’Europa grazie a festival come ‘Infart’, ‘Fame’, ‘Santarcancelo’, ‘Across Rewriting’, ‘hEART(h)’, ‘Sweet Sheets’, ‘PAC180’, mostre personali come la recente ‘Wonderkammer’ con il sodale Dem, ed eventi di assoluto rilievo come ‘Nusign’ del 2004 prima grande mostra sul post-graffitismo europeo, ‘Walls’ del 2007 in occasione della 52° Biennale di Venezia, ed infine ‘Nomadaz’ a Los Angeles, mostra dedicata anch'essa al graffitismo europeo datata 2008. Questa sorta di enorme tour che non manca di far tappa in aree urbane periferiche di tutta Italia, adesso fa tappa a Palermo in occasione di ‘Agli antipodi della realtà’, mostra personale o piccola antologia articolata in tre momenti.
Il primo più strettamente espositivo e di maggior riflessione consta di un wallpainting dal forte impatto emotivo ed un ciclo di opere su carta di piccolo e medio formato, un affresco in scala ridotta del declino della storia dell’uomo dissolta in un nero abbacinante. Un secondo momento vedrà l’artista affrontare una grande parete di un polo industriale abbandonato di Palermo. Infine, chiude il progetto una piccola edizione numerata realizzata e assemblata a mano dall’artista, sorta di bignami di questa accorata apologia del declino.
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Witch House & Okkvlt art
A cura di Raumkrank
‘Witch House & Okkvlt art’ è una breve analisi di un filamento culturale o sotto-culturale che si sta velocemente formando attorno ad alcune label quali ad esempio ‘Disaro’, ‘Pendu’ e ‘Clan Destine Records’, generando un cut-up che sposa sapientemente riferimenti crowleyani e italo-disco, zombie movies ed estetica acida targata '60. RAUMKRANK cura un set audiovisivo che vede protagonisti tre dei maggiori esponenti di questo magma, ‘Mater Suspiria Vision’ (Germania), ‘Owleyes’ (California), ‘Modern Witch’ (Colorado), artisti che stringono un legame indissolubile tra una pasta sonora cupa e ridondante fatta di citazioni e remix ad un immaginario in bilico tra Psicomagia, chaos magic, golden dawn, tarocchi e croci rovesciate, ma anche DIY ed estetica pop violentata e distorta.
LIVESET:
GIAMPIERO RIGGIO [twee_pop] + LARVA [noise_drone_ambient]
Inaugurazione 5 novembre ore 19
Zelle Arte Conteporanea
Via Matteo Bonello n°19 / Via Fastuca n°2, Palermo
Orario: dal martedì al sabato dalle 17 alle 20
ingresso libero