Storie Inventate. Mostra antologica dedicata a Pierluigi Rolando, organizzata dalla Regione Piemonte e curata da Paolo Levi.
Storie Inventate
Mostra antologica dedicata a Pierluigi Rolando, organizzata dalla Regione Piemonte e curata da Paolo Levi.
Designer di fama internazionale, Pierluigi Rolando (Torino, 1935) vanta una biografia scandita da primati. Laureato in ingegneria tessile all’Università di Leeds (Inghilterra), adotta, primo nel mondo, il ciclo verticale nella lavorazione del cashmere per l’azienda di famiglia. Intanto crea capi per Chanel e Pierre Cardin: “sculture in cashmere modellate sul corpo umanoâ€, li definisce. Nel tempo libero alterna interessi scultorei a interessi pittorici; inventa figure in polistirolo espanso e collages in legno, cartone e materiali vari. All’inizio degli anni ’70 passa al design con collezioni per lo sport attivo e contribuisce alla nascita della Fila, l’azienda dove firma tutte le linee sportive per ben 14 anni.
La scultura è da sempre la grande passione di Pierluigi Rolando. La prima mostra è del 1953, ad appena 18 anni, al salone de La Stampa a Torino. Presenta cinque bronzi che risentono delle suggestioni ascetiche di Giacometti. Una passione coltivata all’ombra dell’attività di designer tessile e sportivo. Per quarant’anni, la scultura è “vissuta istericamente nei ritagli di tempo, o fatta uscire come onirico disguisage sui capi dei guerrieri moderni quali ai miei occhi apparivano i campioni dello sport attivo, i Borg, i Vilas, i Messner e così viaâ€, dice. Nel 1993 Rolando sceglie di dedicarsi interamente all’arte. Espone nel 1995 al Castello di Rivara presso il Centro d’Arte Contemporanea, nel 1996 alla Galleria Ducale di Vigevano, nel 1997 al MIART di Milano, presso la Galleria “El Catalejo†a Marbella in Spagna e presso la Galleria Dialoghi a Biella. Nel giugno del 1998 Milano gli dedica un’importante antologica presso Spazio Prospettive. Nel 1999 Rolando espone al Museo Botton di Castellamonte. L’ultima sua mostra Cities, presso il Castello di Vicolungo, è dell’ottobre 2001.
Scrive Paolo Levi: “Nel panorama artistico italiano Pierluigi Rolando è un’artista atipico. Anziché seguire canoni espressivi tradizionali o sperimentazioni criptiche, egli è un ottimo â€uditore†della propria voce interiore. Riesce a conciliare Cartesio con Mercurio, la razionalità della forma riconoscibile con il messaggio poetico, dove l’osservatore è preso per incantamento da una realtà irrealeâ€.
Il catalogo, a cura di Paolo Levi, è edito dalla Giulio Bolaffi Editore.
Torino, Sala Bolaffi
via Cavour, 17