L'artista presenta un'istallazione del 2008, piccole sfere di cenere e acqua disposte una dopo l'altra e classificate come in un erbario, illuminate e scaldate come in una incubatrice da una piccola luce ad incandescenza. La mostra e' corredata da un libro di artista in edizione numerata.
Sabato 6 novembre inaugura nello spazio NOPX|limitededitionpics di via Saluzzo 30 la mostra personale dell’artista cagliaritano Alessandro Biggio.
Si presenta per la prima volta a Torino un'installazione del 2008 corredata da un libro di artista in edizione numerata, realizzato per questa occasione.
Piccole sfere di cenere e acqua che stanno nel palmo di una mano, disposte una dopo l’altra e classificate come in un erbario, illuminate e scaldate come in una incubatrice da una piccola luce ad incandescenza, eco e memoria di una giovane stella, costituiscono Vivaio, una installazione di 17 supernovae che nel lavoro dell’artista, come in un epitaffio, raccontano la loro storia attraverso il nero ed il silenzio dello spazio.
Vivaio_2008_installazione_cenere|acqua|resina+lampadina ad incandescenza; 15 elementi 40x22cm cadauno + 2 dimensioni variabili Piccole sfere di cenere e acqua che stanno nel palmo di una mano , disposte una dopo l’altra e classificate come in un erbario, illuminate e scaldate come in una incubatrice da una piccola luce ad incandescenza, eco e memoria di una giovane stella, costituiscono Vivaio, una installazione di 17 supernovae che nel lavoro dell’artista, come in un epitaffio, raccontano la loro storia attraverso il nero ed il silenzio dello spazio.
CENERE cénere ['ʧenere] s.f., s.m.inv., agg.inv. 1 Polvere grigia e impalpabile, costituita dal residuo della combustione di una sostanza animale o vegetale_Hoepli. Il significato simbolico della cenere è legato alla sua somiglianza alla polvere e al suo essere il residuo freddo e allo stesso tempo purificato della combustione, dopo l'estinzione del fuoco; è considerata pertanto in molte culture come simbolo di morte, fugacità, pentimento e penitenza, ma anche di purificazione e di resurrezione. “Tre sono le sostanze che danno corpo a ogni cosa” dice Paracelso. E ci spega facendo l’esempio del legno:” ciò che brucia è lo zolfo(....)ciò che fuma è il mercurio (....) ciò che diventa cenere è il sale”. Il sale è il sedimento corporeo, il cadavere. Oswald Croll, Chymische Kleinod, Francoforte, 1647. Senza la morte da consunzione per il fuoco non può esserci resurrezione, perchè nella cenere si trova “il sale della magnificeza” che reca la vita nuova_D. Stolcius Von Stolcenberg, Viridarium Chymicum, Francoforte, 1624.
ACQUA acqua [àc-qua] s.f. Composto chimico di due atomi di idrogeno e uno di ossigeno, incolore, inodore, insapore; costituente fondamentale degli organismi viventi, è presente in natura allo stato liquido (fiumi, laghi, mari), allo stato solido (neve, ghiaccio), allo stato aeriforme (vapor acqueo)_Sabatini/ Coletti. L’acqua è cedevole, senza forma, non ha principio, non ha fine. Nella sua imprevedibilità possiede tanto la calma, la gravità e la profondità abissale della Terra, quanto l'inquietudine dell'Aria e la mobilità del Fuoco. È energia fecondatrice, ma anche purificatrice e implica sempre una trasformazione, una rinascita. Nel ciclo degenerazione- generazione, è sempre presente l’elemento acqueo, inteso come morte_vita: la vita, dunque, si congiunge con la morte per dare origine ad una nuova vita. È elemento dinamico, che scorre e può generare trasformazioni, rappresenta il flusso del divenire. In nessun momento è uguale a se stessa.
SUPERNOVA [su-per-nò-va] s.f. (pl. -vae) Il termine supernova identifica un'esplosione stellare estremamente energetica che costituisce lo stadio finale dell'evoluzione delle stelle massicce (tipi Ib e Ic e II) o il risultato dell'interazione catastrofica di una nana bianca con un'altra stella in un sistema binario stretto (tipo Ia). L'esplosione di una supernova è caratterizzata da un'emissione luminosa tale che può uguagliare per un periodo di tempo limitato la luminosità della galassia che la ospita. Se l'esplosione avviene nella nostra galassia, la Via Lattea, in una posizione tale da risultare pienamente visibile dal nostro pianeta, il risultato è l'apparizione di una "nuova stella" nella sfera celeste ("nova" è il termine latino per "nuova"), che in certi casi può essere visibile anche durante il dì. Il prefisso "super" la distingue da una nova, la quale è anch'essa una stella che aumenta la sua luminosità, ma in maniera nettamente minore e con un meccanismo diverso. Una supernova è l'unico meccanismo naturale conosciuto per produrre gli elementi più pesanti del ferro (tra cui cobalto, uranio, nichel, piombo, iodio, tungsteno, oro e argento), che si formano nell'atmosfera rovente della supernova sfruttando l'enorme energia a disposizione.
Alessandro Biggio (1974), vive e lavora a Cagliari. Ha partecipato a numerose mostre fra cui: 2010; “Lavora Idiota”, mostra di fine corso work-shop con Diego Perrone e Christian Frosi, organizzazione Giorgio Viganò, Civico Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta. “About the city”, Castello San Michele, a cura di Alessandra Menesini con la Fondazione Bartoli-Felter. 2009; “Sotto le stelle del Massimo”, opere acquisite dal Nuovo Teatro Massimo di Cagliari; “Transito”, Galleria dello Sperone – Bastione Saint Remy, Cagliari, a cura di Matilde Gianfico 2008; “Cagliari per l’Arte in Sardegna” (personale), Lazzaretto, Cagliari. A cura di Alessandra Menesini; “Recupage”, Lazzaretto, Cagliari, promossa dalla Fondazione Bartoli-Felter, a cura di Alessandra Menesini; Premio Giovane Artista 2008, indetto dalla Fondazione Bartoli-Felter in occasione della mostra “Recupage”. “La spina nel grano”, Castello San Michele, Cagliari, a cura di Sara Costa 2007; Gemine Muse, “Le armi del potere”, Castello di Racconigi, Torino, a cura di Olga Gambari.
Sue personali si sono tenute a Cagliari presso lo Studio PMA (2007), lo Studio LIXI (2006) e mil Centro Man Ray (2003).
Inaugurazione: Sabato 6 novembre 2010 ore 18.30
Nopx limitededitionpics
Via Saluzzo 30 - Torino