Heavenly City. In mostra un giovane artista di Shanghai che ispirandosi all'antica tradizione pittorica delle stampe Shan Shui, profondamente impregnata di significato filosofico e religioso, crea dei mondi che uniscono tre elementi: la fotografia, la manipolazione digitale e la composizione.
a cura di Claudio Composti
La cultura orientale ha sempre avuto un’attenzione particolare per la Natura e le sfumature della Vita. Tutto è un equilibrio tra le energie che governano il mondo. Semplicemente potremmo rintracciarle nei 5 elementi alla base del Feng Shui: legno, metallo, aria, acqua, fuoco.
Yang Yongliang è un giovane artista di Shanghai: ispirandosi all’antica tradizione pittorica delle stampe SHAN SHUI,di tema naturalistico, profondamente impregnata di significato filosofico e religioso, crea dei mondi che uniscono tre elementi: la fotografia, la manipolazione digitale e la composizione. Se i primi due elementi sono considerati da Yongliang come mera espressione, è alla composizione che assegna il ruolo primario.
Per Yongliang, uno dei temi più importanti è quella del rapporto con la tradizione culturale e artistica del suo paese e questa è la ragione per cui egli ha tratto ispirazione dalle Shan-Shui.
Dopo aver studiato arte alla Fine China Art Academy Institute, questo giovane artista fonde l’eredità millenaria di Shan-Shui per parlare dei problemi di oggi, come l'urbanizzazione, la globalizzazione e il rapporto dell’Uomo con la Natura e l’impatto su di essa. Yongliang utilizza la fotografia digitale e, soprattutto, il computer che gli consente di creare questi mondi onirici,fortemente digitali ma,allo stesso tempo,dal sapore antico con l’intento di unire, in un suggestivo e personalissimo mix, tradizione e contemporaneità. Da vicino, si rivelano come una vista sulla città sorprendentemente moderna.
Yang gestisce perfettamente le contraddizioni tra effimero e permanente, vigoroso e gentile, bello e brutto per fare un lavoro del tutto poetico e armonioso. Si raggiunge un perfetto equilibrio tra fragilità e pericolo, bellezza e crudeltà, in un’estetica che è anche contemplazione e auto-esame di vari temi sociali e culturali. La serie intitolata "Haevenly City" vede potenti nubi di polvere alte fino a raggiungere il "cielo" sottolineando la recente pianificazione delle infrastrutture e la dislocazione di milioni di persone in centri commerciali, nuove cattedrali e agorà della società contemporanea, e grattacieli sempre più alti, nuove torri di Babele che cercano di raggiungere, in altezze sempre più ardite e “tracotanti” ,le nuvole degli dèi.
Inaugurazione 9 Novembre 2010, ore 18
Claudio Composti
Art Director
mc2gallery contemporary art
Viale Col di Lana 8 - 4° cortile
Orario: Da Martedi a Venerdi, Sabato su appuntamento 10-13 / 15-19
ingresso libero