Galleria Eventinove
Torino
via della Rocca, 36/a
011 8390013 FAX
WEB
Giosetta Fioroni
dal 10/11/2010 al 22/12/2010
mart-sab 13-19.30

Segnalato da

Eventinove Artecontemporanea



approfondimenti

Giosetta Fioroni



 
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10/11/2010

Giosetta Fioroni

Galleria Eventinove, Torino

Long ago and far away e' il brano cantato da Gene Kelly a Rita Hayworth in Cover Girl del 1944. Il titolo della mostra, che comprende undici carte d'argento realizzate tra il 1966 e il 1970, e' emblematico del lavoro dell'artista romana. L'immagine corporale e' per Fioroni non un'icona pubblicitaria o mediatica, ma il contorno o il profilo su cui vengono registrati i passaggi, fisici e psichici, dell'esistere al mondo. (Germano Celant)


comunicato stampa

La galleria Eventinove di Torino è lieta di presentare Long ago and far away, una personale di Giosetta Fioroni, figura di spicco nella storia dell’arte contemporanea italiana.

Il titolo della mostra, che comprende undici carte d’argento realizzate tra il 1966 e il 1970, è emblematico del lavoro dell’artista romana che, assieme a Mario Schifano, Franco Angeli e Tano Festa, ha fatto parte del gruppo poi chiamato Scuola di Piazza del Popolo. Long ago and far away è, infatti, il brano cantato da Gene Kelly a Rita Hayworth in Cover Girl del 1944.

Racconta l’artista: “Quando ho scoperto che il titolo che ho scelto per la mostra era la canzone di quel film, ho pensato che fosse una bellissima coincidenza. I lavori storici che espongo a Torino sono ritratti di ragazze da copertina, di “cover girls”, proprio come la pellicola di Charles Vidor.

All’epoca della loro realizzazione queste immagini raffiguranti modelle e attrici furono molto criticate: negli anni del femminismo “estremo” dava fastidio che dipingessi icone di femminilità”. Erano critiche senza fondamento, perché, come scrive Germano Celant nella grande monografia dedicata dall’artista romana e pubblicata a marzo da Skira: “L’immagine corporale è per Fioroni non un’icona pubblicitaria o mediatica, ma il contorno o il profilo su cui vengono registrati i passaggi, fisici e psichici, dell’esistere al mondo. È un esserci al femminile che passa attraverso l’esibizione pittorica di volti, labbra, gesti, posture”.

Il filo conduttore che lega le opere in mostra non è solo l’uso di immagini di fascino e seduzione o l’anno di realizzazione, ma anche la tecnica e il colore usati, quella pittura color argento che negli anni è diventata una sorta di firma di Giosetta Fioroni. “Uso l’argento dagli anni ’60. Sin dall’inizio mi è sembrato un non-colore che nel suo metafisico rivelarsi ben si adattava a raccontare in modo semplice e conciso, uno sguardo, una figura, un volto. Oggi, più di allora, serve anche a mantenere quel tocco nostalgico che è il carattere più tipico della memoria”.

Giosetta Fioroni nasce a Roma nel 1932 in una famiglia di artisti: il padre Mario è scultore e la madre Francesca dipinge ed è marionettista. Frequenta l’Accademia di Belle Arti dove l’incontro con Toti Scialoja sarà importante nella sua formazione artistica. All’inizio degli anni Sessanta è l’unica figura femminile a far parte di un movimento in seguito definito “Scuola di Piazza del Popolo”, con Angeli, Schifano e Festa. Nel corso degli anni espone nelle gallerie Tartaruga di Roma, Naviglio di Milano, Amelio di Napoli, De’ Foscherari di Bologna, Dell’Oca di Roma, Corraini di Mantova, Studio Bernabò di Venezia e molte altre. Gli anni Novanta iniziano con un’antologica alla Calcografia Nazionale di Roma dedicata a tutto il suo lavoro su carta. Nel 1993 Achille Bonito Oliva la invita alla Biennale di Venezia, dove torna nel 1995 per la mostra “Percorsi del gusto”. La serie di bassorilievi policromi, “I 100 Alberi”, è esposta nel 1998 su una parete di 25 metri alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma. L’anno successivo è la Pinacoteca Loggetta Lombardesca di Ravenna a dedicarle un’antologica dei lavori su tela. Nel 2001 la personale “Dì al tempo di tornare” è allestita presso la Camera dei Deputati, mentre nel 2004 la galleria milanese di Marco Rossi - Spirale Arte espone una selezione di tele storiche e recenti dedicate a Goffredo Parise, suo compagno per molti anni. Tra i tanti che hanno scritto di lei ricordiamo: Goffredo Parise, Alberto Arbasino, Guido Ceronetti, Furio Colombo, Erri De Luca, Nanni Balestrini, Paolo Vagheggi, Vittorio Sgarbi, Rosetta Loy, Emanuele Trevi, Alberto Boatto, Mario Fortunato, Renato Barilli, Alberto Fiz, Mario Vallora, Gillo Dorfless, Emilio Vedova, John Ashbery, Elena Volpato, Nino Castagnoli, Marisa Vescovo, Vittorio Gregotti, Achille Bonito Oliva.

Inaugurazione 11 novembre ore 19

Galleria Eventinove (nuova sede)
via della Rocca, 36 - Torino
Orario: mart-sab 13-19,30
Ingresso libero

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