Una nuova sala espositiva dedicata all'arte contemporanea latinoamericana inaugura con la personale dell'artista messicana intitolata 'The pickled and the hatched'. La mostra propone fotografie, sculture e installazioni recenti in cui la Edburg individua in modo poetico le crepe e le fratture che condizionano il nostro stare al mondo.
a cura di Paulo Perez Mouriz
SPAZIONUOVO è lieto di annunciare l’apertura della sua nuova sala espositiva al centro di Roma
dedicata all’arte contemporanea latinoamericana, che verrà inaugurata con la prima mostra
personale in Italia dell’artista messicana Daniela Edburg (Houston TX – 1975) patrocinata
dall’Ambasciata del Messico in Italia e dalI’Istituto Italo Latinoamericano.
Nelle dodici opere recenti esposte in mostra (fotografie, sculture e installazioni) Daniela Edburg
individua in un modo molto poetico i diversi fulcri generativi della crisi, le crepe e le fratture che
condizionano il nostro stare al mondo, che sanciscono le nostre limitazioni e minano le nostre
potenzialità. L’attività culturale ha per la Edburg una doppia valenza: poiché se la creatività
richiede disciplina, l’eccesso di creatività può portare all’autodistruzione, la genialità può condurre
alla malattia mentale e, dunque, la virtù può tramutarsi in vizio. Ed è proprio in questo modo che
l’artista, pure lei una tessitrice compulsiva come la protagonista dell’opera Spinster (2008, 100x150
cm), vuole sottolineare quanto la natura umana creativa possa essere autodistruttiva.
Come sostiene Rosa Pierno nel testo critico scritto in occasione della mostra, nel lavoro di Daniela
Edburg -già vincitrice del Premio Arte Laguna 2009 come miglior artista straniera nella sezione Arti
Fotografiche con l’opera The Bride (2009, 100x150 cm)- la presenza del paradosso scaturisce
dall’immagine come un profumo sottile e invadente che connota l’ossessione del lavoro a maglia
come difesa dall’ambiente e dagli avvenimenti esterni e, al contempo, come modalità di
impegnare il proprio tempo nell’assenza degli stessi. Questo atteggiamento è esemplificato
nell’opera The Fisherman (2008, 100x150 cm) dove il pescatore tesse la trama infinita che gli
impedisce di osservare il mondo al di là de la sua propria realtà e finisce per soffocarlo.
La mostra si avvale del contributo di Furdess, Valrhona e dell’Hotel Adriano.
Inaugurazione alla presenza dell’artista: mercoledì 10 novembre dalle 19.00 alle 21.00
Spazionuovo Contemporary Art & Design
via d’Ascanio 20, 00186 – Roma
orario di apertura: da martedì a sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30