Diverse sedi
Roma

Temporaneo
dal 12/11/2010 al 27/11/2010
06 86398381
WEB
Segnalato da

Nomas Foundation




 
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12/11/2010

Temporaneo

Diverse sedi, Roma

Arte contemporanea nella citta' in evoluzione. Quattro opere di giovani artisti esposte in diversi luoghi di Roma alterano temporaneamente il paesaggio urbano, interrompendo l'abituale fruizione dello spazio pubblico attraverso interventi che mutano l'immaginario di chi e' solito attraversarli. Un progetto di Nomas Foundation e IMF nell'ambito della 34ma edizione del Roma Jazz Festival Foundation. Opere di Francesco Arena, Simone Berti, Sandrine Nicoletta e Alberto Tadiello.


comunicato stampa

Luoghi vari: EUR – Università degli Studi Roma Tre – Auditorium, Parco della Musica – Casa del Jazz

Un progetto nell’ambito della 34° edizione del Roma Jazz Festival, “Gezz – Generazione jazz”

Come si racconta il cambiamento di una città? Come si fa spazio alla modernità in un tessuto urbano connotato dalla storia?

Quattro opere di giovani artisti italiani esposte in luoghi pubblici della città di Roma alterano temporaneamente il paesaggio urbano, interrompendo l’abituale fruizione dello spazio pubblico attraverso interventi che mutano l’immaginario di chi è solito attraversare quei luoghi.

Temporaneo rappresenta, attraverso il linguaggio dell’arte, il cambiamento che riconfigura le nostre città in una prospettiva contemporanea e diventa l’occasione per ripensare alla categoria di monumento in una prospettiva performativa che riscrive temporaneamente i luoghi dell’abitare.

Artisti e opere:

Francesco Arena, Torre, 2007 – EUR Laghetto, Passeggiata del Giappone – Antistante Palazzo ENI
Torre, 2007
metallo zincato, parquet, legno, cm 120x85x438 cm.
Courtesy Galleria Monitor, Roma
Simile alle torri di avvistamento e realizzata con una struttura di metallo che sostiene 340 metri quadri di parquet, Torre, è un' opera che segna un limite tra memoria e oblio della storia del ventesimo secolo. I 340 metri quadri corrispondono infatti, alla presunta superficie in cui gli operai dello stabilimento siderurgico "Ilva" di Taranto furono assoggettati a mobbing. Una scala consente di salire in cima e guardare da un'altezza diversa il paesaggio circostante. Un monumento contemporaneo che indaga, comprende e reinterpreta i fatti accaduti, fornendo sugli stessi un diverso punto di vista.

Simone Berti, Senza Titolo, 2008 – Casa del Jazz, Atrio - Viale di Porta Ardeatina, 55
Senza titolo, 2008
Una forma vegetale, un fiore artificiale, un giglio, per la precisazione, il cui stelo è formato da un tubo di cemento e i petali da riccioli di alluminio. La coesistenza tra forme naturali e componenti industriali, introduce lo spettatore in un mondo semi-organico, sospeso in una dimensione immaginaria, visionaria, apparentemente impossibile e al contempo sempre più probabile. Senza Titolo modifica il paesaggio, introduce ad uno spazio urbano nuovo, popolato da figure imprevedibili, ad un artificiale pulsante.

Sandrine Nicoletta, Barrel (unit), 2010 – Università degli Studi Roma Tre – Piazzale del Rettorato, Via Ostiense, 159
Barrel (unit), 2010
barile, lampadina, stampa su alluminio, materiale adesivo, scritta adesiva cm 90x58x58 cm.
Un' opera di carattere politico, che riflette sul recente passato e sulla storia odierna. I barili, uguali a quelli contenenti il greggio, realizzati nel 2005, riportavano la scritta 'Therefore we shall sleep well', altri con il grafico della crescita del prezzo del petrolio e poi il semplice numero 100, manifestando la volontà di aprire un discorso critico / polemico, sulla presenza delle truppe americane in Iraq e sull'aumento del costo del petrolio. A quegli stessi barili, nel 2010 con Barrel (unit) se ne aggiunge uno bianco che sarà una superficie a disposizione delle riflessioni del pubblico, nel tentativo di comprendere se, al di là delle dichiarazioni politiche, qualcosa sia veramente cambiato.

Alberto Tadiello, LK100A, 2010 – Auditorium, Parco della Musica – Viale Pietro de Coubertin
LK100A, 2010
Struttura metallica, motore elettrico, sirena, manuale, sistema di cavi, 360 x 350 x 460 cm.
Courtesy T293, Napoli.
Un'imponente scultura, un' installazione sonora, nella quale la presenza fisica della struttura metallica incontra quella immateriale del suono, dando così vita ad un'opera extra-ordinaria e imprevedibile. LK110A, si presenta come un organismo nuovo nello spazio pubblico, un sistema complesso, che generando rumore, introdurrà una singolare presenza nel paesaggio urbano, producendo un nuovo stato di tensione nei passanti. Il suono si fa spazio: stordisce e sfiorisce.

http://www.temporaneoart.org
International Music Festival Foundation \ Via Salaria 292 – 00199 Roma Tel. 0039.069020745 http://www.imffoundation.com
Info e press office: Viale Somalia, 33 00199 Roma tel. +39 06 86398381 info@nomasfoundation.com http://www.nomasfoundation.com

In collaborazione con: Fondazione Musica per Roma, Azienda Speciale Palaexpo, Eur S.p.A.,
Università degli Studi Roma Tre, Associazione Socialart
Media partner: Radio3
Sponsor tecnico: Studio Mangano

Immagine: Francesco Arena, Torre, 2007

Inaugurazione sabato 13 novembre 2010, ore 11.00
Auditorium, Parco della Musica, Viale Pietro de Coubertin, Roma

Luoghi vari:
E.U.R laghetto (tra la passeggiata del Giappone e Viale Oceania)
Università degli Studi Roma Tre piazzale del Rettorato
Auditorium, Parco della Musica viale Pietro de Coubertin, 30
Casa del Jazz viale di Porta Ardeatina, 55

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